I dolori alle mani in MTB è una problematica che si sente spesso: non solo su discese lunghe e tecniche, ma anche in single track corti o tratti relativamente facili. Può essere un fastidio o un vero e proprio dolore che rende difficoltoso tenere il manubrio.

Proviamo a vedere varie situazioni per provare a risolvere questo fastidioso problema. Ovviamente i nostri sono consigli su posture errate o scelta di componenti non idonei, in caso di patologie o problemi più gravi bisogna consultare il proprio medico per evitare gravi infiammazioni o altro.
Ecco, per ordine di importanza, le cause maggiori per il dolore alle mani in MTB.
FRENARE CON UN DITO
È finita l’epoca dei V-Brake e le frenata a 4 dita! Ora abbiamo degli impianti frenanti che, anche nei modelli base, sono performanti e permettono la frenata a un dito (indice). Naturalmente parlo di freni a disco idraulici. Stare con un dito sul freno (e non 2/3) permette di rilassare la mano e averla meno in tensione anche nei tratti di scorrimento. Un dito serve anche per usare il freno in maniera migliore riuscendo a fare frenate più modulate.

Quindi abbandona il brutto vizio di frenare a più dite! La frase “ma ho sempre frenato così” non vale. Spesso la frenata a 2 dita è per colpa di una errata distanza ‘leva-manopola’: una leva troppo vicina fa si che con il dito indice non vada a premere all’estremità della leva, non facendo leva e quindi aiutandomi con un secondo dito (maggiori informazioni nei link di approfondimento qui sotto).
Un consiglio è di evitare frenate prolungate ma meglio lasciar prendere velocità alla bici (rilasciando i freni) per poi frenare in modo più deciso. Le mani, e il surriscaldamento dei freni, ringrazieranno.
LINK DI APPROFONDIMENTO
Ti consiglio di vedere il nostro video ironico ma professionale dedicato ai 10 ERRORI DA NON FARE IN MTB e COME POSIZIONALE LE LEVE FRENO IN MTB
PRESSIONE DEGLI PNEUMATICI
Avere una pressione idea limite tutti gli urti ad alte frequenze che sono una delle principali cause dei dolori alle mani in MTB.
Cosa è l’unico componente che mette in contatto la bici con il terreno? Si, sono i copertoni, perché le sospensioni arrivano poi a fare da filtro. Sta a significare che è importantissimo avere una pressione idonea per avere un’ulteriore “sospensione” che lavora per noi: una sospensione che non si tramuta in rimbalzo ma in assorbimento degli ostacoli.

Ad alcuni atleti non piace avere pressioni troppo basse perché, specie in caso di coperture più leggere da cross country, tendono a spanciare e a non avere precisione in caso di guida aggressiva su terreni compatti. Ecco allora che sono arrivati gli inserti (o salsicciotti), molto usati in ambito agonistico visto che danno innegabili vantaggi ad atleti tecnici e avanzati (approfondisci: A cosa servono gli inserti per MTB?).
Noi consigliamo di lavorare sempre con coperture non troppo leggere, sacrificando un po’ il peso in cambio di un feeling di guida ottimale.
LINK DI APPROFONDIMENTO
Ti consiglio di guardare questo articolo per approfondire l’argomento: LA PRESSIONE CORRETTA NELLE GOMME MTB
STATO DI SALUTE DELLA FORCELLA
L’altro filtro tra noi e il terreno sono le sospensioni: forcella e/o ammortizzatore nel caso di full-suspension. Un aspetto che sicuramente può inficiare sul dolore alle mani in mountain-bike è lo stato di salute, e relative regolazioni, della nostra forcella.
Dividiamo tale argomento in 3 sottosezioni: manutenzione, pressione e regolazione.
MANUTENZIONE
Le sospensioni devono essere revisionate: la maggior parte dei biker non cura questo aspetto ed è un peccato. Una sospensione revisionata è equivalente ad averne acquistata una nuova. Dico questo perché capita che, quando si sente lavorare male la sospensione, si pensa a cambiarla con l’ultimo modello. Spesso è una spesa inutile, almeno che non si fa solo per risultare più figo con gli amici.

SERVICE FOX
Ecco cosa consiglia Fox, a livello di Service, sulle sue sospensioni. Consigliamo di rivolgersi sempre a centri autorizzati.
REGOLAZIONE DELLE SOSPENSIONI
Intervenire sulla forcella è uno dei consigli principali per quando si ha dolore alle mani: pressione e regolazione.
Qui si apre un paragrafo che potrebbe durare in eterno: la regolazione delle sospensioni! Gli atleti professionisti del downhill si affidano alle telemetrie per settarle al meglio ma, il nostro obiettivo, non è ricercare la miglior performance al centesimo ma avere un assetto confortevole e funzionale senza commettere errori grossolani in fase di regolazione.

L’errore più comune è quello di diminuire troppo la pressione della forcella pensando di trovare maggiore comfort ma in realtà si arriva all’effetto contrario: togliere troppa pressione fa sì che la forcella lavori nell’ultima metà della corsa andando spesso in fondo corsa, risultando così dura e poco sensibile. Tale situazione non è un bene nemmeno per le quote geometriche della bici.
Altro errore è regolare il ritorno della bici troppo veloce per il proprio stile di guida: questo rende la bici molto nervosa e poco confortevole.
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TI consiglio questo articolo: COME REGOLARE LE SOSPENSIONI IN MTB
POSIZIONE COMANDO FRENI
Il posizionamento o, per meglio dire, l’inclinazione verticale del freno può portare a posture errate e, indirettamente, al dolore alle mani. L’obiettivo è riuscire a frenare, in posizione di fuori sella, senza avere rotazioni del polso. Inclinandole in modo corretto, eviterai di doverle andare letteralmente a cercare nel momento del bisogno.


LINK DI APROFONDIMENTO
Ti suggerisco questo articolo: COME POSIZIONALE LE LEVE FRENO IN MTB
POSIZIONE DEL MANUBRIO
Un manubrio troppo basso farà caricare di più l’anteriore e, indirettamente, le mani sulle manopole. Alzare un po’ la posizione del manubrio, tramite gli appositi spessori, porta a ridurre il carico sull’anteriore e quindi sulle mani.

LINK DI APPROFONDIMENTO
Andare da un biomeccanico: L’IMPORTANZA DI UN BIOMECCANICO – QUANTO VA ALTO IL MANUBRIO DA MTB?
STILE DI GUIDA
Dove mettere le ruote è importante… e anche come si guida! Essere sciolti alla guida e scegliere le linee più flow ci porta più sicurezza e meno rigidità. Il consiglio quindi è frequentare un corso di guida che, oltre a vedere tutti gli aspetti tecnici di cui abbiamo parlato, porta anche una tecnica maggiore nella postura e nell’approcciare eventuali tratti tecnici, specialmente a livello mentale.

L’aspetto mentale è molto importante perché consente di guidare meno in tensione e più sciolto: spesso è appunto la tensione a portare rigidità nel nostro corpo e quindi dolori indiretti derivanti dal fatto che stiamo prendendo “nei denti” tutte le asperità che arrivano dal terreno.
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Abbiamo analizzato vari aspetti legati alla tecnica di guida in MTB con tono ironico ma professionale: CORSI VIDEO MOUNTAIN BIKE
