Un aiuto per bilanciare il corpo, è questa la funzione dei nastri OmStrip che ho avuto modo di provare per alcuni giorni; sia in sessioni di discesa che in allenamenti pedalati.
Cos’ la tecnologia F.I.R.?
Omstrip f7 è un dispositivo che unisce la tecnologia F.I.R. a precise frequenze biostimolanti.
Fir significa Far Infrared Ray, ovvero sono i raggi infrarossi lontani che vengono emessi dal sole, ma non visibili ad occhio nudo. Anche il nostro corpo produce una minima quantità di F.I.R., che consistono in uno spettro solare che cattura le radiazioni termiche che emette, trasformandole in energia per le cellule del nostro corpo.
A questa tecnologia si uniscono 7 frequenze che partono da un valore basale vicino ai 2,5 Herz e che hanno la funzione di migliorare il benessere fisico.
La testimonianza di De Bertolis

Massimo De Bertolis è un ex biker italiano specializzato nelle lunghe distanze. Ha vinto i Campionati del mondo UCI Mountain Bike Marathon 2004 a Bad Goisern, in Austria. Oltre a innumerevoli vittorie a livello nazionale, ha primeggiato nel primo round della Coppa del Mondo UCI XCM 2005 e si è classificato al 5° assoluto. Ora è Team manager del Team Wilier Pirelli.
RABENSTEINER E LUCA BRAIDOT
Fabian Rabensteiner ha vinto il titolo europeo qualche settimana fa e sappiamo che usa quotidianamente OmStrip. Il segreto della vittoria? Come ha riferito De Bertolis, non esiste la bacchetta magica, ma tanti tasselli messi assieme danno vantaggio. Anche Luca Braidot ne ha fatto uso nella sua vittoria a Lenzerheide.


OMSTRIP SPORT
È certamente il prodotto che più ci interessa, la sua funzione è quella di migliorare il controllo del gesto atletico e la gestione dei carichi. Permette un miglior recupero anche grazie ad un sonno più efficace, ottimizza l’irrorazione sanguigna e ingenerale il rendimento muscolare.


LA PROVA
Come affermato, ho provato questi nastri sia nelle situazioni proprie della discesa, alla pìPiana di Vigezzo, che durante alcune uscite pedalate su strada; al fine da verificare gli eventuali benefici nelle due diverse situazioni.
Su strada la sensazione è di avere un gesto della pedalata più facile e istintivo; in pianura questo si traduce in una pedalata più fluida, come se venissero ridotte le resistenze interne. In quelle che sono le dinamiche proprie del gravity, la percezione è stata simile; ovvero un migliore bilanciamento del corpo , unito a una maggiore facilità nei movimenti.
Se nelle prove su strada vi è stato un valore oggettivo su cui basarsi, la velocità in pianura; definire dei dati per quel che riguarda la discesa è più complicato, ma la sensazione di benessere generale prodotto permette di guidare in modo più rilassato e con maggiore sicurezza.
