In MTB si buca: al momento non esiste un sistema per non bucare. L’unica soluzione saranno le gomme piene quando ci sarà un materiale leggero, flessibile ed economico. Ma al momento dobbiamo scegliere cosa inserire all’interno del nostro copertone: inserto, camera d’aria o tubeless? Se sei ancora dubbioso, ti consiglio di leggere questo articolo dove mettiamo a confronto pregi e difetti dei 3 sistemi.
Ora però parliamo degli Inserti MTB, o Mousse, o salsicciotti nello slang comune. Ma partiamo con la domanda base: cosa sono gli inserti (o salsicciotti)?
COSA SONO I SALSICCIOTTI?

Gli inserti sono dei cilindri, in materiale più o meno rigido (polistirene, polietilene, polipropilene, schiuma a celle chiuse, schiuma a celle aperte e chi più ne ha più ne metta) e diverse forme/caratteristiche in base ai modelli. L’obiettivo però rimane sempre lo stesso, cioè proteggere il cerchio da colpi accidentali.
Come si vede dalla foto, gli inserti vanno inseriti tra il cerchio e il copertone, proprio come una camera d’aria, ma poi servirà una valvola tubeless per permettere il gonfiaggio (e relativo liquido, molto consigliato). Quindi, in poche parole, è un sistema tubeless a tutti gli effetti con l’aggiunta di un materiale plastico al suo interno che ne favorisce la protezione del cerchio.

PERCHÉ USARE UN INSERTO IN MTB?
Come avrai notato, noi non li chiamiamo “inserti antiforatura”, come si è diffuso erroneamente nell’ambiente Mountain Bike. Inserendo un salsicciotto all’interno della gomma, il rischio di foratura rimarrà il medesimo di un sistema tubeless però con la differenza che, con l’inserto, possiamo tornare a casa o finire una PS in gara senza perdere troppo terreno.

Ecco i vantaggi:
- Permettono di girare a pressioni basse, aumentando il feeling di guida, senza sbattere sul cerchio al primo grosso colpo su qualche pietra.
- Sempre in un uso a pressioni basse, è scongiurato il rischio di stallonamento.
- In un uso agonistico, ci consente di non perdere terreno in caso di foratura (aspetto molto importante).
PRESSIONI CONSIGLIATE
Cerchiamo di dare un range di pressione, fermo restando le tanti variabili come la consistenza della carcassa, lo stile di guida, le condizioni del terreno e la tipologia di utilizzo, se XC, Enduro o DH (in questo articolo abbiamo parlato delle pressioni ottimali da utilizzare).
In Mountain bike le pressioni si aggirano tra i 1.5 bar e i 1.8 bar e, con un inserto, si può scendere a 1.2 bar senza problemi (prendete le pressioni sempre con il giusto senso critico viste le tante variabili in gioco). Il tutto a vantaggio del comfort e del grip.

Di norma si gira un 0.3/0.4 più bassi ma non c’è una legge fissa visto che, ripeto ancora una volta per non essere frainteso, esistono molte variabili nella scelta della pressione. Il mio consiglio è imparare a tastare le gomme con il dito: il “famoso” Ditometro. Perché in questo modo si ha subito la percezione di quanto la carcassa ci sostiene: ragionare sul puro numero può spesso trarci in inganno con copertone più/meno sostenuti.

GLI SVANTAGGI NELL’USARE UN INSERTO MTB
- Il punto di maggiore svantaggio è la MANUTENZIONE: per quanto ci si ingegni a ideare attrezzi e soluzioni di montaggio, l’avere un componente in più all’interno della ruota è sinonimo di maggiore manutenzione. Poi non tutti hanno la manualità necessaria per montarlo ed ecco che ci si ritrova ad imprecare il sabato sera in garage.
D’altronde, l’obiettivo del salsicciotto è non permettere lo stallonamento del copertone, questo sta a significare che non è facile poi togliere il copertone in caso di problema o semplice controllo del lattice al suo interno. Per manutenzione inseriamo anche il fatto che ha una durata limitata: nel senso che non sono infiniti e vanno controllati, sia per capirne lo stato (specie dopo averci girato in run-flat, cioè con ruota buca) sia per il lattice, visto che tendono sempre a berne un pochino e a consumarlo più velocemente (anche da questo lato, gli ultimi modelli, stanno migliorando molto).
- IL PESO: magari se giri in DH o e-bike, il peso non ha un aspetto molto rilevante, ma per l’agonista (specie cross country) è un punto fondamentale: si lavora tanto per avere dei cerchi leggeri e poi si inseriscono 2 inserti nelle 2 gomme (c’è da dire che nei nuovi modelli il peso si sta riducendo drasticamente).
QUINDI SALSICCIOTTI SI O NO?


Come in molti ambiti, non c’è nero o bianco, devi farti un esame di coscienza e capire se veramente ti possono portare più vantaggi che svantaggi, senza farti influenzare dalla moda, dalle esigenze (spesso diverse dalle nostre visti i percorsi) dei PRO o dalle cattive compagnie.
Come sempre, sarò duro ma sincero nel giudizio e proverò a darti una linea guida se hai le idee confuse.
ATLETA CROSS COUNTRY
AGONISTA – Se sei un agonista, i salsicciotti sono da valutare ma non fondamentali: danno dei vantaggi in percorsi particolarmente estremi (scassati e/o bagnati), dove la pressione bassa dei copertoni porta dei vantaggi e il salsicciotto ci salva da colpi accidentali sul cerchio. Inserendo i salsicciotti, il peso delle ruote aumenta, e questo porta ad usare gomme più leggere per mantenere inalterata la scorrevolezza (un cane che si morde la coda). Ecco perché, nella maggior parte dei casi, una gomma tubeless di sostanza (non extra-light) ti toglie da tutti questi fattori.
NON AGONISTA– Se sei un biker che non ha come priorità assoluta la performance, e spesso coincide con chi non fa gare, la semplicità di un tubeless ha la meglio sull’uso dei salsicciotti che migliorano si le performance ma portano una manutenzione maggiore.

ATLETA ENDURO
AGONISTA – Se sei un agonista, i salsicciotti sono utili perché migliorano il feeling di guida (grazie alle pressioni basse), limitano colpi pericolosi al cerchio (in gara, si sa, il ritmo e le sollecitazioni sono di gran lunga maggiori rispetto all’allenamento) e possono farti chiudere la gara, senza perdere posizioni, anche in caso di foratura. Gli inserti diventano fondamentali in un uso e-bike, visti i pesi in gioco (maggiori rispetto alla mtb tradizionale).
NON AGONISTA – Se non fai gare, dipende molto dal tuo stile di guida. Se sei leggero e/o non aggressivo nella guida, un copertone tubeless di sostanza è abbastanza. Se invece sei “frizzante” nella guida, potresti valutare il salsicciotto anche se non fai gare. Questo perché? Perché le sollecitazioni che si hanno con una e-bike o a livello Enduro/DH, sono elevate anche in un uso non racing. Specialmente con una e-bike: se giriamo in discese tecniche con una e-bike, avere un salsicciotto ti permette di girare con la tua pressione preferita senza avere sempre l’ansia di sbattere sul cerchio se commetti un errore.

ATLETA ALL-MOUNTAIN
L’atleta all-mountain è colui che sta nel mezzo: potrebbe essere un cross countrista in salita o un endurista in discesa (o entrambe le cose). Qui devi farti una bella analisi e capire se sei più da salita o più da discesa, o se il tuo stile di guida stressa tanto la mtb da aver bisogno di un inserto da inserire nella ruota. In linea di massima, un biker di questo tipo (non avendo velleità agonistiche), privilegia l’uso di un tubeless di sostanza senza l’uso di inserti particolari.
Perché ricorda: quello che non c’è, non si rompe.
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