Dopo l’articolo di saluto di Red Bull al mondo della MTB (saluto che, ricordiamo, riguarda gli eventi di Coppa del Mondo), gli utenti del web si sono scatenati contro il mondo delle Pay TV e del fatto che la MTB potrebbe non essere più gratis (da segnalare che non c’è stata ancora una comunicazione ufficiale sul fatto che sarà a pagamento). In questi articolo mi soffermerò sugli eventuali vantaggi (e svantaggi) che questo passaggio potrebbe scaturire, in modo da fare un giusto mix con gli svantaggi.
Se dovesse diventare a pagamento, comunque si parla di cifre intorno ai 50€ annuali per Eurosport player ad esempio, giusto per dare una cifra di massima.
ALCUNI COMMENTI RICEVUTI
COSA SUCCEDERÁ NEL 2023
Circa un mese fa, è stato pubblicato il calendario gare 2023 della World Cup e si sono notati i primi grandi cambiamenti, vale a dire il fatto che tutti i principali formati di mountain bike sono stati uniti, per la prima volta, in un calendario combinato. 15 round che coprono 34 gare in 10 paesi diversi. Anche l’Enduro entra spesso nel programma gare di DH e XC, dopo che in questi anni ha viaggiato parallelamente a tutto il resto.

Il raggruppamento nasce per massimizzare la sostenibilità, in modo da aiutare sia i team che tutto l’entourage che segue il circuito. Si lavora per unificare il tutto in una grande famiglia del fuoristrada, ridando importanza anche alle gara Marathon, le quali sembrano oramai da tanti anni distaccate dal cross country (ricordiamo che anche tale disciplina ha la sua Coppa del Mondo).
E hai visto il calendario dei Mondiali MTB 2023? Troviamo addirittura strada e BMX nello stesso programma mondiale. Questo significa che UCI e Discovery Sports/Eso Sports stanno lavorando bene in simbiosi.
OBIETTIVI DI DISCOVERY SPORTS / ESO SPORTS
Gli obiettivi sono chiari: portare la MTB ad avere lo stesso appeal della strada, visto che il fuoristrada ha superato in numero di praticanti la strada e porta indotti molto alti nel settore turismo. Per spostare le preferenze degli utenti, bisogna portare l’argomento nelle case di tutti: e questo ha un costo elevato!
Il fuoristrada ha delle potenzialità elevatissime ma in questo momento non vengono sfruttate a livello commerciale. In questi anni abbiamo visto anche come molti utenti del mondo strada abbiano rivalutato il mondo della MTB vedendo campioni del calibro di Tom Pidcock e Mathieu Van Der Poel sporcarsi nel fango.


Esempio, il budget delle squadre: Ineos Grenadier viaggia oltre i 50 milioni di budget per il proprio team (fonte Cyclingnews.com), Specialized Factory (uno di quelli più ricchi) è circa un 25 volte più basso. Da questa cifra si capisce che c’è una disparità troppo elevata e si cercherà di livellare questo aspetto portando parte dei fondi della strada anche nella MTB: altrimenti il fuoristrada rimarrà sempre uno sport di nicchia solo per noi appassionati.

Tornando in tema Ineos, ecco il perché di alcuni rumors riguardanti Ineos Grenadier addirittura su un eventuale acquisto di Ferrand Prevot: il team vorrebbe puntare forte anche sulla MTB e avere 2 stelle al via delle maggiori competizioni internazionali come Tom Pidcock e Pauline Ferrand Prevot, sarebbe un grosso colpo. Questa potrebbe essere una delle azioni concrete per portare un po’ di budget dalla strada al fuoristrada.
SPORT MAINSTREAM
Lo ammetto, anche io sono un nostalgico, uno di quelli che “una volta era meglio” “la musica di una volta non c’è storia” (però su questo aspetto come non darmi torto). E molto altro. Però non bisogna confondere la nostalgia con la miopia: se si vuole fare crescere uno sport a livello mediatico, questo è il prezzo da pagare, cioè il fatto che non tutti i contenuti saranno gratuiti e che l’ambiente potrebbe professionalizzarsi come mentalità.
Un po’ come il calcio: non riusciremo a vedere in diretta la finale di Champions League, ma poi non avremmo problemi ad avere tutte le informazioni sull’evento, differite, highlights etc.
EDIT

Anche per noi addetti del settore ci sarà una professionalizzazione, non potendo più creare contenuti con facilità (ma anche spesso con poca professionalità) ma sottostando a licenze più restrittive.
I CAMBIAMENTI FANNO PAURA

I cambiamenti fanno sempre paura, e nessuno ha la bacchetta magica per prevedere il futuro, ma dire a prescindere che “la MTB non la guarderà più nessuno perché sarà a pagamento” (ricordo sempre che non è stata fatta comunque comunicazione ufficiale del fatto che sarà a pagamento) mi sembra una frase campata in aria. Quanti di noi pagano per Netflix, Amazon, Spotify e molto altro? Se un prodotto merita, ed è fatto con qualità, la gente è disposta a pagare. Lo so, sarebbe bello un mondo completamente gratuito, ma qualcuno ci deve pur sempre mangiare. Il passaggio sotto l’ala di Discovery Sports ed Eso Sports porterà una visibilità nettamente superiore, su un altro livello, rispetto al già grande numero di contatti di Red Bull.
GRAZIE RED BULL

Dobbiamo tutti ringraziare Red Bull per l’ottimo lavoro che ha fatto e per aver offerto dirette streaming di qualità gratuite, senza voler ulteriormente guadagnare sul pubblico finale.
Hanno innalzato di netto il livello della MTB proponendo delle dirette che nulla avevano da invidiare ad altri sport definiti maggiori. Anche noi media dobbiamo dare atto all’ottimo livello di professionalità tenuto da Red Bull tramite il Red Bull Content Pool, dove gli addetti al settore potevano prendere vari contenuti e inserirli nei proprio articoli gratuitamente.
DIFETTI DI TALE CAMBIAMENTO
Come dicevamo, nessuno ha la bacchetta magica per dire che si andrà in meglio, ma la direzione è quella giusta per dare il giusto peso al mondo del fuoristrada: un mondo che merita molta più attenzione e non trovarci quindi a dire:”ma perchè la TV o i giornali non parlano della vittoria di Luca Braidot?”


Tutto questo porterà a una professionalizzazione del fuoristrada e, molte dinamiche tipiche degli sport minori, spariranno (penso alla disponibilità degli atleti verso il pubblico ad esempio). In seguito, se la MTB diventerà uno sport Mainstream, prepariamoci a sempre più persone in bici e ad una cultura finalmente sportiva.
Logico che tutto questo porterà a far perdere un po’ di magia al nostro sport, quella esclusività che solo gli sport di nicchia hanno, ma non è questo il tema principale di questo articolo. E la magia la possiamo creare noi nella nostra mente.

Ai posteri l’ardua sentenza.
