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Corso MTB – Come fare i DROP in Mountain Bike

Per non fare di tutta l’erba un salto, eccoci a parlare di Drop, con un’altra puntata del nostro corso MTB “smart” che va dritto al punto.

drop mtb finetto

Abbiamo affrontato la posizione base. Abbiamo affrontato le curve. Abbiamo affrontato i ripidi. Ora ci sono i drop.

Ora ci sono i drop: una tecnica importantissima perché guidare in un sentiero e sperare di non trovare mai un vuoto troppo alto dopo un gradone che ti farebbe fare il giro, non è bello. È come una gazzella che non sa mai se riuscirà a scappare dal Leone, no buono.
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Accenni tecnici per non sbagliare i termini: dicesi gradone quell’ostacolo molto ripido che però riusciamo a passare con una buona posizione di fuorisella (ripresa canyon sender). Il Drop invece è quando, per forza di cose, devo saltare perché ho appunto un drop (dislivello in italiano) che non mi consente di copiare. Oppure posso anche copiare ma Jhonny Impunto è sempre dietro l’angolo.

Per chiudere questa parentesi, il salto è quando troviamo la rampa in salita e richiede una tecnica totalmente diversa: su questo abbiamo già fatto un video che ti lascio in descrizione ma voglio dirti un segreto che potrebbe rallegrarti la giornata: puoi essere un ottimo biker senza saper saltare…. Ma droppare si però! Quindi partiamo con il video.

Questo è un drop e ci troviamo nella terra della TDM Academy School a Lugo di Grezzana (VR), luogo che vi consiglio se vi piace l’enduro. Però occhio agli abitanti del luogo: se li trovate da Mr Willy sono pericolosi. Cos’è Mr Willy? Va beh, vuoi sapere troppo.

TECNICA DEL DROP

Prima della rampa non dobbiamo farci intimorire, o almeno non diamo troppo a vederlo: prepariamoci in posizione neutra, quindi centrali con gomiti larghi. Appena la ruota uscirà dalla pedana (o dall’ostacolo naturale) si spinge in avanti verso l’atterraggio. Non avere paura se la spinta va verso il basso, va più che bene: spingendo verso il basso permetterai alla bici di atterrare leggermente di ruota davanti, che con un atterraggio leggermente in pendenza significa a ruote pari. La spinta deve essere decisa: con decisa non intendo un gesto estremo dove ti ritrovi con il sedere sulla ruota, ma più che altro secca, come una molla. Se non sei deciso, la bici rimarrà “impastata” sul terreno/pedana e c’è il rischio che ti sbilancerai in volo.

Prendiamo questo esempio classico che faccio sempre ai miei corsi. Togli di mezzo la bici e fai un classico salto: se salti in modo deciso riesci a staccarti da terra, se non sei deciso, rimani a terra. E questo non è dato dall’ampiezza del gesto ma dalla decisione/impulso che ci metti. Idem sul drop. Posso anche muovermi di poco ma se lo faccio con decisione arrivo allo stesso risultato disperdendo meno energia.

Io, per esperienza, sono solito non insegnare il drop pompando perché lo reputo pericoloso per 2 motivi: il 1° perché si innesca una fase di volo in stallo e non in velocità, che fa risultare l’atterraggio più pesante di quello che è (vedi questo video dove tutte 2 atterranno nello stesso punto ma il 2° rider, che ha pompato, si prende un bel rinculo).

Il 2° perché la paura (o qualche lacuna tecnica) ti potrebbe far pompare in modo non corretto e ti troverai nella fase aerea sbilanciato.

Sempre per questo ultimo motivo, ti sconsiglio di provare il drop alleggerendo il davanti con la tecnica del manual.

Pompare, o alleggerire il davanti, lo reputo conveniente solo in questi frangenti che ti elenco ora, facilmente evitabili finché non avrai acquisito più coscienza e sicurezza nel gesto:
-drop con atterraggio sul piano;
-drop con entrata in discesa;
-velocità lenta in entrata.

Nel drop con atterraggio sul piano può essere utile alleggerire il davanti perché innescare anche una leggera caduta dell’anteriore, può essere pericoloso. Ma sinceramente, i drop ignoranti sul piano lasciali ai 15enni, è a quell’età che bisogna fare queste esperienza, ora è tardi. Se invece hai 15 anni, dacci dentro boys!

Nel drop con entrata in discesa, l’alleggerire il davanti serve per tenere l’anteriore sulla stessa linea e non farla cadere più in basso del dovuto, altrimenti poi quando si innesca una rotazione pericolosa non la si riprende più.

E per finire velocità lenta in entrata: ricordati che bastano pochi metri di non frenata per avere la velocità corretta quindi nella maggior parte, le entrate lente nei drop, sono la conseguenza della paura e della relativa frenata. La velocità nel drop è nostra amica, quindi se arriviamo lenti meglio non farlo (sempre se non sappiamo quello che stiamo facendo).

Per chiudere il discorso, se stai imparando mettiti in testa che nel DROP NON SI POMPA ma devi cercare di far prendere meno aria possibile alla bici: inutile su un drop di 2 metri farlo diventare di 2 metri e mezzo perché si pompa sul culmine, almeno che tu non voglia fare trick o altro. Si pompa solo in situazioni di emergenza quando ti trovi molto lento su un drop inaspettato.

Mi difenderò dalle accuse nei commenti perché sono sicuro che qualcuno mi attaccherà, ma faccio una premessa: attaccami se sai quello che stai dicendo, non perché hai sentito dire al bar che il drop si fa così o perché sai fare, goffamente, solo quel tipo di tecnica.

Poi a ognuno la sua didattica. Con ragazzi giovani sicuramente si insegna a farlo in tutti i modi possibili ma con gli adulti bisogna scendere a compromessi visti i loro “vizi” e la difficoltà nel toglierli.

ERRORI COMUNI

Per fortuna esiste internet per farti vedere le conseguenze nello sbagliare un drop (non me la sentivo sinceramente di cadere svariate volte di faccia).

Non spingere affatto: la ruota anteriore, per la maledetta forza di gravità, cadrà verso il basso appena uscirà dall’ostacolo e nulla potrà evitare una bella facciata a terra, nemmeno il fuorisella che, anzi, amplificherà il tutto (più vado indietro, più la ruota davanti cadrà velocemente).

Arrivare sulla rampa impaurito già in fuorisella: questo è un problema perché non ti permetterà di spingere una volta che la ruota starà per uscire dalla rampa. Perché? Perché le braccia saranno già a “fondo corsa”.

Arrivare sulla rampa e non spingere verso l’atterraggio ma verso il vuoto assoluto o, peggio ancora, tirare su di forza il manubrio. Questo è uno degli errori più comuni. Se tiri su di forza il manubrio è molto facile che uscirai sbilanciato dalla rampa e, in caso di drop alti, sarà quasi matematico che la ruota anteriore prima o poi innescherà una brutta rotazione verso il basso perché il tuo corpo, tirando su il manubrio, si è sbilanciato in avanti. Se invece spingi verso l’orizzonte e non verso l’atterraggio, non darai una direzione fluida all’azione ma uscirai in stallo e sbilanciato.

E con questo si chiude il video sui drop. Mi raccomando: i salti e i drop devono essere l’ultimo step nella tua didattica perché richiedono molte skills che non si possono improvvisare: prima impara a stare bene sulla bici e a padroneggiare il bunny hop, poi se ne può parlare. Fammi sapere se devo approfondire altri aspetti e non esitare a fare domande e commentare il video. Alla prossima video lezione e che la mountain bike sia con te.



Scritto da

davide.finetto@365mountainbike.it Sono un appassionato di tutto ciò che ha 2 ruote: in età giovanile ho praticato agonisticamente il ciclismo su strada e su pista (campione Italiano Allievi). All'età di 18 anni sono passato nel cross country gareggiando a livello nazionale/internazionale come Under23. Passato Elite, ho fatto la scelta di prendere le cose più alla leggera dal punto di vista dell'allenamento, ed ecco che è nato l'amore per le discipline gravity, formandomi come maestro e guida FCI MTB. Ora ho fatto della passione la mia professione gestendo 2 centri MTB all'isola d'Elba (Bike Center Elba ed Elba MTB), creando il FANTAmtb e raccontando in modo ironico, ma professionale, tutto quello che ruota attorno alla MTB grazie a 365mountainbike e 365TV (YouTube 'PULITI dentro BIKER fuori').

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