La Val di Fassa da diversi anni ha intrapreso un percorso di crescita che la sta portando ad essere sempre più una meta riconoscibile all’interno dell’ampio mondo dell’outdoor.
E’ iniziato il countdown per l’inizio della nuova Coppa del Mondo di enduro, qui gli approfondimenti sulle bici dei rider e noi abbiamo voluto sentire William Basilico, punto di riferimento della tappa trentina e responsabile federale di settore, per avere conoscere meglio cosa è cambiato con il passaggio ufficiale all’UCI.
Ciao Willy, come stai? Come procedono i lavori per la tappa dell’EDR?
Tutto bene, grazie, il lavoro procede bene. Con il passaggio ufficiale all’UCI sono aumentate le responsabilità e gli incontri con i loro responsabili sono cresciuti in numero e meticolosità. Anche dal punto di vista comunicativo si percepisce il passaggio ad un livello superiore; vi è maggiore attenzione per tutti gli aspetti, i passaggi e i referenti con cui confrontarsi sono aumentati. Però questo è il ‘prezzo’ da pagare se si vuole crescere come evento.

Con quale spirito guarderai alle prime tappe della Tasmania?
con un pizzico di invidia perchè mi sarebbe piaciuto poter essere presente in loco; sia per verificare di persona le novità organizzative, sia per ‘toccare’ con mano quei trail, votati come i migliori in assoluto da una giuria di addetti ai lavori.
Tempo fa mi avevi parlato della realizzazione in Trentino di una società per i grandi eventi. Quanto vi è utile per questo appuntamento?
In effetti poter contare su una struttura terza che ci supporti dal punto di vista organizzativo è molto importante. Già solo per comprendere fino in fondo i termini del contratto ci siamo affidati ad un legale.
Oltre ad essere uno dei referenti per la Val di Fassa sei anche il responsabile dell’enduro per la F.C.I. , come si sta sviluppando dal punto di vista normativo? L’ingresso ufficiale di U.C.I. porterà certamente anche delle modifiche per quel che riguarda i regolamenti.
Per questa stagione non cambia nulla, è nato un primo progetto di Coppa Italia che stiamo osservando con attenzione. E’ probabile che già dal 2024 verrà adottato una schema simile a quello del Cross Country, con manifestazioni che daranno punti per poter partecipare alle tappe di Coppa del Mondo, ma per adesso non ci sono direttive chiare. Altro aspetto su cui speriamo di poter intervenire è quello dei raduni e dei collegiali. Con l’istituzione della maglia iridata anche la Federazione ha iniziato a guardare con più attenzione questo movimento. Questa potrebbe essere una bella opportunità per instituire dei collegiali per i più giovani, per intraprendere un percorso di programmazione e di avvicinamento all’agonismo professionale, utile alla crescita del movimento
Ogni volta che ci sentiamo hai sempre qualche novità da darmi; adesso cosa bolle in pentola?
Cerchiamo sempre di evolverci, allargando la nostra offerta e provando a migliorare quella esistente. Stiamo pensando ad un nuovo progetto di mobilità che porti a sfruttare meglio le strade bianche di mezza quota, questo perchè le nuove direttive regionali vietano di eseguire nuovi interventi in alta montagna. Contestualmente stiamo immaginando la creazione di un’area con le caratteristiche del Bike Stadium che riesca a raccogliere l’arrivo di più trail e quindi di più speciali, per dare più visibilità agli eventi. Sarebbe sicuramente un elemento importante per connotare ancora di più questo sport.
Dal punto di vista organizzativo siete sempre un passo avanti.
Ora non resta che aspettare l’inizio di questa stagione, segnandosi le date del week end del 23-25 Giugno, con la promessa di vederci di persona su vostri trail.
