Un nuovo format che prenderà il posto dei singoli articoli dedicati all’allenamento. Saranno diversi i professionisti che si alterneranno all’interno di questo spazio, dal mental coach al nutrizionista, passando per il tecnico della posizione in sella fino ad arrivare al sottoscritto che si dedicherà, come sempre, della preparazione, della prevenzione e dell’analisi della postura. Un’equipe che vi darà indicazioni su come allenarsi al meglio da ogni punto di vista.
Oggi un piano di allenamento deve prendere in considerazione diversi fattori, non solo quelli classici delle ripetute e via. Sarà possibile informarsi attraverso i nostri contributi, ma contestualmente sarà anche possibile realizzare dei piani di allenamento personalizzati, che partano dalla nostra esperienza e vengano cuciti addosso alle esigenze del singolo.
Perchè un mental coach
I motivi per appoggiarsi ad un mental coach possono essere moli, sicuramente potrà essere utile per darvi degli spunti per comprendere meglio le prestazioni dei top rider. Infatti dietro a grandi risultati c’è un lavoro che cura in modo maniacale ogni dettaglio. Questo significa che l’atleta è sottoposto a pressioni superiori rispetto ad alcuni anni fa, elemento che può schiacciarlo.
L’esempio più fulgido di cosa significhi essere forti di testa è sicuramente Nino Shurter. Non sappiamo se sia talento naturale oppure se sia seguito da un professionista, ma è risaputo che durante la sua lunga carriera sia riuscito a demolire almeno tre generazioni di atleti abili quanto lui. La sua capacità di resistere quel secondo in più nei momenti topici, spesso ha fatto la differenza fra vincere o piazzarsi. Inoltre è riuscito ad adattarsi agli stravolgimenti tecnici e di percorso come nessun altro. Ha iniziato con la 26′ e chiuderà su una 29′ full che assomiglia ad una trail bike; con percorsi che nel tempo si sono trasformati e tecniche di allenamento sempre differenti. Per fare tutto ciò serve una mente forte o una guida che ti aiuti nei cambiamenti., che spesso hanno contribuito al calo di molti rider.

Un bravo nutrizionista può metterti il turbo
Sapere cosa mangiare e quando farlo è importante per far si che il nostro corpo possa funzionare al meglio. Calibrare la miscela che diamo al nostro motore ci può permettere di andare più forte, di recuperare prima e di ridurre i traumatismi dell’allenamento, tutti fattori che possono garantire una maggior soddisfazione. Pianificare i pasti anche in funzione del tipo di allenamento che si è svolto, valutando come sostituire alcuni cibi che ci danno intolleranze è un elemento importante anche al di fuori dell’allenamento.

La posizione in sella
Dalla conoscenza del nostro corpo si passa alla realizzazione della giusta posizione sulla MTB. Vi sono regole base da cui partire, ma poi il nostro corpo è unico, così come le nostre misure antropometriche. Questo rende necessario aggiustare ogni elemento per cercare di ridurre i traumatismi scaricando le articolazioni nel modo migliore.

…e infine si pedala!
Ovviamente senza un buon piano di allenamento è difficile ottenere i risultati sperati. Sapere quando inserire un particolare strumento e come risolvere eventuali problemi fisici è ancora la base da cui partire. E’ chiaro però che potendo contar su un gruppo di lavoro tutto questo può essere più facile.
