La stagione agonistica sta volgendo al termine, entriamo in un periodo di transizione fra ciò che abbiamo fatto e quello che dovremo fare, vediamo ora come affrontarlo.
L’off season è un momento strategico per ogni atleta, sia professionista che amatore. E’ il periodo dell’anno dove rigenerare il corpo e la mente, analizzando quanto fatto, per programmare al meglio gli impegni futuri
Il riposo: attivo o assoluto?
Sono due componenti da valutare bene, ma la risposta potrebbe essere la seguente: tutti e due.
Infatti è importante un momento di stacco completo, dove smettere di allenarsi per lasciare che il corpo si rigeneri; la mente deve abbassare il livello di intensità a cui è stata sottoposta per diversi mesi, focalizzandosi su altro, che non lo sforzo fisico. Un periodo che può durare un paio di settimane a cui far seguire altre due o tre settimane in cui iniziare a mettere in atto le dinamiche di quello che potremmo definire riposo attivo.
Riposo attivo, di che cosa si tratta?
Tutti noi siamo persone a cui piace l’attività fisica, abbiamo bisogno dell’adrenalina che si sprigiona durante una lunga pedalata, oppure nella guida su un trail impegnativo; per questo motivo diventa difficile e a volte controproducente spegnere il motore per troppo tempo. quindi dopo le due settimane di stacco totale, è opportuno riprendere a muovere i muscoli.
Il significato di riposo attivo è proprio questo, riprendere ad allenarsi, diversificando gli stimoli, in modo da continuare il processo di rigenerazione mentale senza però abbassare troppo il nostro stato di forma. è possibile avvicinarsi a qualsiasi attività fisica, avendo ce unica attenzione quella di preservare le caratteristiche principali della nostra disciplina. per cui resistenza e capacità tecniche, doti ormai necessarie in ogni specialità della MTB.
Largo alla fantasia
Una partita a Basket con gli amici, sessioni di arrampicata, il tennis oppure le diverse attività di gruppo che si svolgono in palestra, sono tutte attività che possono trovare spazio in questa fase. Come vedremo più avanti, alcune di queste come potranno accompagnarci anche nel periodo di preparazione generale, ma per adesso limitiamoci a sperimentare nuove attività, che possano dare al nostro corpo stimoli coordinativi differenti e rinvigorendo in noi la voglia di fare sport, che spesso a fine stagione potrebbe venir meno.



In questo modo cerchiamo di metter sempre più spazio rispetto la stagione appena terminata, in modo da lasciar andare i suoi schemi mentali e le abitudini che ci siamo costruiti nei mesi di gare. Questo perchè una delle regole fondamentali dell’agonismo moderno è il costante cambiamento. Mutano costantemente i mezzi, e di conseguenza le tecniche di guida; vi è una costante evoluzione dei tracciati, delle soluzioni metodologiche di allenamento e degli strumenti da utilizzare. per questo motivo l’atleta deve avere una costante elasticità che gli permetta di adattarsi per continuare a vincere. L’off season deve avere anche questa funzione, interrompendo gli schemi di un anno per ristrutturarli per la stagione successiva.
L’esempio più vivido di questo continuo adattamento e sicuramente Shurter; capace di divorare almeno tre differenti generazione di atleti, forti come lui se no di più, ma incapaci di gestire lo stress per molti anni, oppure non sufficientemente elastici per adattarsi ai cambiamenti che il crosso country mondiale ha visto in questi anni.

Il rapporto con i propri collaboratori
E’ il momento in cui fare il punto della situazione con le persone che ti aiutano ad ottenere i risultati voluti. Dall’allenatore, al terapista, passando per il meccanico, il mental coach e il nutrizionista. Non né detto che ogni atleta abbia a disposizione un gruppo di lavoro completo, ma è chiaro che Fare il punto della situazione è fondamentale per proseguire. Cos’ come riveste un’importanza sempre maggiore cercare di realizzare un lavoro di equipe, dove ogni membro dialoghi con gli altri, come le parti di un puzzle in cui tutto deve combaciare.
Quanto allenarsi?
Difficile poter dare una risposta precisa; dipende molto dal livello di cui stiamo parlando e del tempo che possiamo dedicare allo sport. per i ragazzi più giovani, che abbiano però la possibilità di allenarsi anche in settimana, consiglierei di lasciare il sabato o la domenica liberi. Questo per potersi dedicare anche alle serate con gli amici senza il pensiero della seduta della mattina dopo. Per il resto consiglierei di non scendere sotto i tre allenamenti settima e di non superare le 5 sedute.
Riassumendo
- 2 settimane di riposo assoluto
- 2/3 settimane in cui riprendere l’attività fisica, magari inserendo sport alternativi ma sempre mantenendo un grado di resistenza minimo.
- mantenersi fra un minino di 3 allenamenti settimanili e non superare le 5 sedute
