Il trucco è semplice: vestirsi a strati! Come per la stagione invernale, anche qui il trucco è il medesimo. Anche se con capi più pesanti naturalmente. In MTB solitamente si tende a vestirsi meno rispetto alla strada, proprio per le velocità media più basse.
L’ANTIVENTO NON È LA SOLUZIONE DEFINITIVA AL FREDDO
Occhio a non fare l’errore di vestirti troppo ed usare giacche non traspiranti: questo è l’errore che ogni biker principiante fa, magari indossando giubbotti antivento poco traspiranti. Ok, sono perfette per la discesa, ma quando si cominci a spingere sui pedali (e quindi a produrre calore) il non poterlo espellere ti porterà a ritrovare le stesse sensazioni che provi durante la sauna nei weekend in montagna.
INCIPIT
Naturalmente è molto importante l’esperienza ed il nostro grado di allenamento: i biker più allenati (in genere) hanno meno freddo perché riescono a tenere l’intensità alta anche per svariate ore di allenamento. Ed ecco il perché di indumenti estivi anche in giornate relativamente fredde. Il biker principiante, invece, non riesce a tenere un ritmo alto (se non per alcune decine di minuti) ed ecco che quindi si raffredda. Come fare? Ecco i nostri consigli di abbigliamento per ogni parte del corpo.
TESTA/COLLO
La maggior parte della dispersione di calore avviene attraverso la testa. L’obiettivo è quindi quello di tenerla al caldo, anche per evitare spiacevoli raffreddamenti, specie in zona gola. Ma attenzione a non coprirsi troppo: il nostro consiglio è di usare un copri capo sottile, esempio il marchio BUFF (vedi foto sottostante). Estendendoli si possono andare a coprire anche le orecchie, altro punto molto delicato. Sempre presente il principio che, se ti vesti troppo, ti bagnerai e rischierai di prenderei freddo: il raffreddore in questi casi è dietro l’angolo! Nota: alcuni biker trovano fondamentale usare questi capi anche d’estate, per non avere il sudore negli occhi.
BUSTO
Ed ecco che arriva il principio del vestirsi a cipolla. In quest’area troviamo la regola de 3 strati: asciutto, caldo e protezione antivento/umidità.
INTIMO: indumento a diretto contatto con la pelle dove serve un capo traspirante. La traspirazione in questo primo strato è fondamentale: se indossiamo un indumento pesante, caldo e non traspirante, avrai l’effetto contrario appena comincerai a sudare (cioè l’aver freddo).
MAGLIA MANICA LUNGA: in questo secondo strato devi usare un capo giusto per quando sei sotto sforzo. Immaginati di essere sotto sforzo in salita: di sicuro non ti vedi bene con un termico addosso giusto? Quindi indossa un indumento che, sicuramente, ti farà sentire un po’ di freddo appena uscito in bici.
MANTRA: se, uscito dal garage di casa, stai bene e caldo, non hai un abbigliamento ideale ma sei vestito troppo! Avere un minimo di freddo (non troppo) non è sbagliato, anzi.
Sulla maglia, in questa stagione, si apre un mondo. Esistono 2 soluzioni di massima, entrambe consigliate:
- Maglia manica corta con tessuto leggermente più pesante (perfetta poi da abbinare a dei manicotti)
- Maglia manica lunga primaverile (perfetta poi da abbinare ad uno smanicato).
Deve essere una maglia tecnica primaverile, altrimenti rischiamo di avere troppo freddo. Però qui è difficile dare un consiglio universale: dipende dalla tua resistenza al freddo e dal tuo grado d’allenamento (vedi incipit iniziale). L’importante è mantenere bene a mente il MANTRA precedente.
GIACCIA / SMANICATO: ed ecco il capo finale, quello che ti salva se la situazione si fa più fredda, se c’è una discesa, se il ritmo cala o se ci si ferma al bar 2 ore 🙂 termica, impermeabile o antivento, questo strato esterno è progettato per proteggerti dagli elementi più fastidiosi e spesso non prevedibili al 100% (vento, pioggia). Da tenere nella tasca posteriore della maglia o da riporre in uno zainetto per essere tirata fuori all’occorrenza. Se pedali di notte e per la tua sicurezza, opta per un indumento con colori brillanti e riflettenti.
MANI
Le 2 estremità del corpo (mani e piedi), in alcuni soggetti, sono molto difficili da tenere calde senza sudare. Ma questo è un problema prettamente invernale (ne abbiamo parlato qui). L’importante è non esageriamo con la pesantezza sia per non sudare, sia per non rovinare il feeling di guida: in MTB, più il guanto è sottile, più abbiamo sensibilità sulle manopole.
LE GAMBE
Le gambe è il punto meno soggetto al freddo: sono sempre in continuo movimento e la circolazione sanguigna è sempre ottima. Qui non abbiamo molti consigli da dare, se non quello di scegliere pantalone lungo, o corto, in base alla temperatura e alla propria percezione del calore. Su questo capo di abbigliamento, si può osare sulla leggerezza, visto che si tratta di una parte del corpo molto attiva (esistono anche modelli lunghi e traspiranti).
Si possono prendere in considerazione i gambali, in caso di uso con pantaloni corti, anche se i gambali sono un po’ più ingombranti se tu li volessi togliere durante il giro. Se decidiamo di indossarli, conviene tenerli fino a fine uscita.
ACCESSORI FONDAMENTALI PER L’AUTUNNO
Gli accessori che non devono mancare nel tuo armadio sono:
- Manicotti: si possono tenere abbassati, alzati o in tasca. Molto pratici e veloci da indossare (senza fermarsi) quando la temperatura si abbassa. Ingombrano poco nelle tasche posteriori (o in un eventuale zainetto) una volta tolti.
- Gilet antivento smanicato: Ne abbiamo parlato durante l’articolo. Il gilet protegge bene dal freddo parti delicate come pancia, stomaco e bronchi. Può essere velocemente aperto mentre si affronta una salita e richiuso appena si inizia a scendere. Se le giornate non sono molto fredde, va benissimo un gilet leggero.
- Scaldacollo e sottocasco: anche per questo indumento, ne abbiamo parlato durante l’articolo. Avere un indumento tuttofare per collo e testa è fondamentale: prendere freddo su testa e collo è molto fastidioso. E l’ingombro è minimo.
- Mantellina antipioggia: se la giornata prevede rischio pioggia, una mantellina antipioggia è d’obbligo (e occupa anch’essa poco spazio).