Abbiamo avuto modo, tramite i canali di FANTAmtb, di scambiare 2 parole con Eleonora Farina, prima di essere messa alla prova nel famoso Quiz ‘Chi vuol Essere Biker Purosangue’.
Dove sei di bello?
Sono a Finale Ligure per allenamento: abbiamo fatto quattro giorni a Sanremo con la nazionale e abbiamo finito Sabato (3 giorni fa, ndr). Così mi sono fermata qualche settimana in più, fino a Pasqua.
Non hai casa a Finale giusto?
No, non ho casa ma qui si trova sempre qualche buon alloggio. E c’è sempre qualcuno che gira, è sempre bella e viva. Dovevo trasformare un po’ l’allenamento invernale e Finale è perfetta.

Quest’anno il CT Simone Fabbri lo vedo molto motivato. Raccontaci un po’ di retroscena.
Eh sì. Dall’anno scorso c’è Simone Fabbri come CT: il clima è molto giovanile. Secondo me è cambiato un po’ l’atmosfera, in meglio, basti pensare che ci sono state ben 6 ragazze convocate! Già questo è stato un primato. Non era mai successo: è molto bello e stimolante vedere giovani ragazze crescere. E poi abbiamo già fatto 2 ritiri: uno a Finale Ligure e uno a Sanremo. Abbiamo pedalato molto, fatto dei lunghi con l’enduro, abbiamo una rampa MTB Hopper, freelaps per prendere i tempi. Insomma, dai, siamo sul pezzo, ci siamo. Un bel gruppo.
Quindi niente Strava.
Ehm….no!
Non usi Strava?
Cronometro sul manubrio e via.

Quest’anno sto vedendo che ti sta allenando molto sulle fasi aeree: ti vedo sempre in salto nelle stories sui social. Ti senti un po’ deficitaria dal punto di vista dei salti?
Ma in realtà sono migliorata tantissimo negli ultimi anni. Se ricordo i primi anni di Coppa del Mondo, i salti erano l’aspetto che mi spaventava di più: questi doppi giganti quando invece i rock-garden non mi intimorivano così tanto. Mi ricordo quando guardavo le neozelandesi che whippavano nei doppi e poi le vedevo ferme vicino quattro sassi e pensavo:”ma cosa stanno guardando!?”.
Quindi stai lavorando molto su questo aspetto.
Si, come detto ci sto lavorando molto e negli anni ho migliorato tanto la tecnica di base nel salto. Ci lavoro tanto d’inverno: salti, pompare, prendere velocità negli atterraggi, in modo da essere sempre più scorrevole e veloce. E direi che ho fatto un ottimo lavoro e sono contenta.

Hai frequentato anche impianti di Pump Track?
Assolutamente, anche se purtroppo vicino a casa non ne ho di belle. Allora mi tocca fare qualche chilometro di qua e di là. Però è anche bello: così ho girato, ho visto diverse Pump e c’è stato un buon allenamento.
Quest’anno ti possiamo scegliere al FANTAmtb? Sei carica?
Di sicuro, sceglietemi!
Ma una curiosità: dopo le 4 vittorie al Campionato Italiano DH (dal 2017 al 2020), perché negli ultimi anni non sei più riuscita a ripeterti.
L’anno scorso non ho partecipato, purtroppo, perché era fra due due gare di Coppa del Mondo: la gara sarebbe stata la domenica e il martedì c’era già il giro a piedi a Washington. Insomma, per un discorso di coincidenze non sono riuscito a partecipare. Mentre l’anno prima (2021) Veronica era stata forte. Insomma, vediamo quest’anno: sembra collocato in un buon periodo, a metà luglio lontano da altre gare importanti.


Quest’anno oltre la Coppa del Mondo c’è posto per altri obiettivi?
Beh, hai detto Coppa del Mondo e io ci aggiungo Mondiale. Sento che ogni anno cresco sempre di più quindi perché non sognare in grande. L’anno scorso ho fatto dei buoni terzi posti, ho finito 5ª in classifica generale. Sono lì quindi speriamo in un bel risultato.
Toglimi una curiosità: i primi anni, quando eri meno esperta, come affrontavi la paura in un salto particolare? Ti mettevi dietro a qualcuno che sapeva farlo? Ci pensavi tutta la notte e non dormivi?
Direi un po’ e un po’, nel senso che me lo studiavo bene, quindi magari guardavo gli juniores farlo. Stavo lì, guardavo bene la velocità, me la giocavo, poi magari provavo senza farlo. Vedevo la velocità. Mi attaccavo dietro qualcuno e vedevo se la velocità era abbastanza per tirarlo su. Però tanti poi uscivano fuori da queste rampe pompando all’inverosimile e io mi dicevo:”ma non ho questa hollata fuori”. Ora l’ho allenata quindi è molto meglio ma all’inizio faceva paura. Quando ormai avevo deciso che era nelle mie capacità, cercavo di tranquillizzarmi vedendomi, visualizzandomi mentre lo facevo e poi passavo dei minuti prima del salto a fare dei grossi respiri e via, senza pensarci.


Come ti vedi dal lato teorico della mountain bike? Segui un po’ le notizie.
Esperienza ne ho fatta nel mondo però non sono per niente una nerd tecnologica, proprio per niente. Quindi le notizie le sento ma magari non vado nel dettaglio.
Ti alleni in Cross Country?
Guarda. L’inverno scorso Mondraker mi ha dato una bellissima down country. Mi diverto un sacco. Peraltro bi-ammortizzata.
In bocca al lupo ad Eleonora sperando sia un’annata ricca di soddisfazioni.
