“Nessuno nasce imparato”: chiunque ha dovuto mettersi in discussione per migliorare e mettere in pratica determinate skills o, semplicemente, per scendere bene da un single track. Ecco una lista di informazioni di cui farne tesoro.
1. LA FORMA FISICA
Al 1° posto la forma fisica: è quell’aspetto che consente di avere un approccio attivo allo sport che si pratica, in sostanza mettere bene in pratica certe tecniche grazie ad esplosività e flessibilità.
Lavorare sul tuo corpo, sia a livello di cardio che di potenza, gioca un ruolo molto importante visto che ti consente di rimanere composto durante la discesa e/o rendere la guida più piacevole, oltre che a non farti portare in giro dalla bici dopo 3 curve perché non hai più fiato.

“Non serve allenarsi, faccio discesa“. Molti biker mettono ancora in secondo (o in terzo) piano l’allenamento. Ok, ci sta arrivare a fine giro e lasciarsi andare, non ti sto chiedendo di mangiare uova crude al mattino o insalata al pomeriggio, ma un minimo di preparazione atletica alla base ci vuole: non sarà cool l’allenamento, alla faccia di altri atleti gravity, ma ci si può sempre allenare di nascosto (come fanno loro 🙂 )
Puoi avere la tecnica migliore del mondo ma, se non sei allenato, certi movimenti non potrai farli nei tempi corretti e sembrerai una balena, più che una molla, sul single track
Ultimo aspetto le cadute: essere sul pezzo a livello fisico diminuirà la probabilità di infortunio, sia perché cadrai di meno, sia perché sarà come avere una seconda pettorina (il tuo fisico) sotto quella vera e propria.
2. NON RINCORRERE LE TECNOLOGIE
Non dico che devi usare ancora la 26″ di Josè Antonio Hermida per fare Enduro, ma non devi rincorrere tutte quelle tecnologie futili che escono ogni mese. Valuta attentamente, e in modo critico, cosa veramente può aumentare il tuo livello di riding e cosa meno. Oramai siamo arrivati ad un livello tecnico dove, anche le soluzioni tecniche non top di gamma, raggiungono gli stessi risultati.



Le tendenze tecnologiche possono essere allettanti, promettendo di migliorare il tuo stile di guida in cambio però dei tuoi soldi. Ma la realtà è ben diversa: la vera differenza nella guida la puoi fare solo te! Non serve spendere migliaia di euro in componenti: i soldi risparmiati investili in corsi di guida o nel farti seguire da dei maestri mtb sul pezzo.
Fai più bella figura a guidare divinamente con una bici non all’ultimo grido che avere una bici ad 12k e piantarti alla prima curva (magari rompendo il cambio elettronico e facendo 700€ di danni in 100 metri)
3. MANGIA DURANTE IL GIRO
Se non sei dotato di e-bike che ti può salvare il sedere nei momenti più critici, con una mtb tradizionale devi mangiare, almeno che non sei dotato di un gran motore o conosci alla perfezione il tuo fisico. Le crisi nascono quasi sempre da mancanza di alimentazione o idratazione: se sei in una discreta forma fisica e non vai fuori giri (o fuori soglia per i più tecnici), il nostro corpo umano può andare avanti per ore se lo teniamo ben carburato.
4. GUIDA AL TUO RITMO
Quante volte ho visto le peggiori cadute perché cerchiamo di andare oltre il nostro 100%, facendo passaggi tecnici mai fatti, solo perché vogliamo tenere il ritmo del nostro amico. Giammai! Anche perché poi è un attimo perdere le mezz’ore per cadute, forature e altro.

Meglio guidare con il tuo ritmo e arrivare con 2 minuti di ritardo piuttosto che tenere un ritmo da PRO per 7 curve e poi fare 15 minuti fermo a riparare una foratura
Questo non significa che è vietato ingarellarsi, ma dobbiamo essere consci che i jolly possono stare su una mano, poi non esiste Dio in terra che ci protegga.
5. SEGUI LE COMPAGNIE GIUSTE
Sappiamo che le brutte compagnie portano sempre brutti vizi: in tutti gli ambiti. Quindi abbandona quegli amici che pensano di sapere tutto. Girare con biker di un certo livello aiuta sia dal lato tecnico, anche solo guardandoli girare, sia sul setup alla bici, esempio evitandoti di comprare una Fat Bike solo perché ha iniziato a nevicare.

E ora, buona MTB!
