Technomousse azienda leader da 60 anni nello stampaggio di materie plastiche crea nel 2015 il primo inserto antiforatura senza data di scadenza. Oggi con anni di esperienza affinata sui campi di gara, al fianco di rider professionisti, mette in campo un’evoluzione del Red Poison, il Red Poison EVO. Questa nuova evoluzione è stata migliorata nel rotolamento, precisione e nel run flat. I fianchi più arrotondati riducono notevolmente l’ingombro laterale liberando le spalle dello pneumatico dal contatto con la mousse, annullando la pressione esercitata sulle spalle, la gomma può lavorare al meglio rendendo la guida più fluida e precisa. Tubeless ready e adatto a tutti i tipi di liquidi di sigillatura, utilizzabile fino a pressioni di 0.7 bar.
Montaggio
A differenza della sorella Green Costrictor (leggi l’articolo test) montare il Red Poison EVO (DA SOLI) se non l’avete mai fatto non è un’operazione così semplice come viene descritta nella guida o nel tutorial, ma noi di 365 abbiamo pensato anche a questo e con ironia volevamo mostrarvi cosa NON fare.
Senza il sistema smonta gomme di Technomousse il montaggio di quest’inserto provocherà all’interno della vostra mente un’imminente sensazione di rabbia con conseguenti attacchi di ira, e dell’appassionante attività home made, rimarrà solo il ricordo di cerchi distrutti e mousse sbrandellate.
In mancanza dello smonta gomme Up&Down ho usato la scatola contenente il Red Poison. L’altezza e la morbidezza del cartone mi hanno permesso di distribuire la forza esercitata sul cerchio lungo i raggi, senza forzare i coni del mozzo o peggio rovinare il disco del freno.
Il nostro consiglio è chiamare un amico in modo che il montaggio risulterà nettamente più semplice.
VIDEO IRONICO
*il video ironizza sul montaggio degli inserti in generale che, da soli, non sono semplici se non siamo dotati di manualità. Rivolgersi ad un meccanico specializzato, chiamare un amico o attrezzarsi di attrezzi idonei.
Test technomousse
Quale posto migliore per il test se non i trail elbani: tracciati mozzafiato caratterizzati dalla grossa presenza di rocce e polvere, condizioni sfavorevoli solitamente, ma perfette per testare questo prodotto. Ho utilizzato i Red Poison per più di tre mesi, anche per il 3° appuntamento del Toscano Enduro Series all’Isola d’Elba. Un terreno impervio quello sul Perone, un fondo prevalentemente roccioso ricoperto da sabbia ha reso questo test una prova di forza.


L’inserto è stato montato su delle gomme 27.5×2.35: all’anteriore SCHWALBE Magic Mary Evo SnakeSkin Super Gravity Addix Soft, al posteriore Vittoria Martello trail tnt 4c graphene 2.0. Per la gara, anche se la costruzione del prodotto risulta solida e capace di resistere ad usi estremi non ho azzardato abbassare troppo la pressione, ma durante il periodo di test ho avuto modo di provare queste mousse anche a pressioni incredibilmente basse, del tipo: 1 bar all’anteriore e 1.2 bar al posteriore.
Questo tipo di valori incrementa eccezionalmente la trazione sui sentieri molto polverosi ed è un toccasana per le contropendenze ma attenzione alle compressioni! Quando si arriva velocemente con ruote troppo sgonfie su delle curve che hanno pendenze in positivo il feeling non è dei migliori.
L’inserto, però, svolge egregiamente il suo compito proteggendo il cerchio e impedendo al copertone di stallonare.


Conclusioni
Un prodotto che decisamente dona un bel vantaggio in termini di sicurezza e performance, una volta provato difficilmente un rider può pensare di ritornare a non utilizzarlo. Trovata la pressione ottimale non dovrete fare altro che mollare i freni e lasciare scorrere la bici.
Che siano curve senza appoggio su fondo sabbioso o delle discese dal fondo roccioso e sconnesso, con i Red Poison avrete la sensazione di guidare più fluidi e le paure per i vostri cerchi spariranno… si spera!
