Cannondale è un marchio storico nel mondo della MTB che si contraddistingue spesso per le sue scelte controcorrente e anticonformiste: vedere la forcella gambizzata Lefty e la garanzia a vita sui telai anche in tempi non sospetti.
Test presente nella puntata #14 di PULITI dentro BIKER fuori: https://365mountainbike.it/puliti-dentro-biker-fuori/14-cannondale-moterra-neo-la-miglior-e-bike-del-2020/
Angolo sterzo (°) | Tubo verticale (mm) | Carro posteriore (mm) | Interasse (mm) | Altezza BB (mm) | Reach (mm) | Escursione ant/post (mm) |
66° | 440mm | 450mm | 1221mm | 362mm | 448mm | 160mm |
La prima versione della Moterra è stata per lungo tempo criticata per il suo fattore estetico (anche se ho potuto constatare che ai motociclisti, più avvezzi a linee “pesanti”, non dispiaceva). Cannondale è corsa ai ripari presentando 2 anni fa presentando la Moterra NEO: look sicuramente migliorato ma una geometria non troppo estrema e una escursione modesta di 130mm al posteriore.
Ora finalmente abbiamo una bici da enduro aggiornata nel catalogo Cannondale. Andiamo a conoscerla.
CARATTERISTICHE
Ruote da 29″, escursione da 160mm e gommatura ottima. Stiamo parlando della Moterra Neo 3. Il telaio è composto da un triangolo principale in carbonio BallisTec e da un carro posteriore in alluminio. A livello estetico ci siamo ed è stato fatto un notevole passo avanti rispetto alle precedenti versioni. Il possente tubo obliquo che ospita al suo interno la nuova batteria da 652Wh. Molto curato il passaggio cavi: una guarnizione in gomma evita che lo sporco si insinui nel telaio e i cavi sono facilmente raggiungibile estraendo la batteria. Finalmente i magneti stanno trovando la giusta collocazione (in questo caso ancorato saldamente al disco posteriore). Il nuovo Bosch Performance CX è ben protetto da un paramotore in allumino che però lo lascia ben respirare ai lati. Ricordiamo che questa è una delle prime bici a montare il nuovo motore di Bosch 4 generazione. La batteria è protetta da una copertura in plastica (presente anche sulla precedente Moterra) facilmente estraibile a mano. Batteria da 625wh.
Componenti Cannondale con attacco manubrio, manubrio e reggisella telescopico. Quest’ultimo molto apprezzato: impeccabile nel funzionamento e nel comando manubrio molto ergonomico.
VERSIONI E COMPONENTI
La bici in test è la Moterra Neo 3 e viene proposta a 5.299€ (il montaggio completo lo trovate a fondo pagina).
La Moterra è disponibile in 5 versioni e in quattro taglie: le taglie S montano il formato ruota da 27,5” mentre le altre in 29”. Troviamo un versione speciale, Moterra SE, che monta una forcella a doppia piastra da 180mm di escursione.
MOTORE E BATTERIA
Il nuovo Bosch Performance CX è diventato molto più compatto e leggero con tanti rinnovamenti, a partire da un sistema interno che ora crea meno attriti e consente di essere pedalato agevolmente a motore spento o batteria scarica: merito di nuova ruota libera che produce il classico ticchettio quando si smette di pedalare (solo per alcuni istanti). Non sembra più di pedalare un Ciao degli Anni 80. Abbandonata anche la piccola corona in favore di una corona dalle dimensioni classiche. Le potenze rimangono le medesime dichiarate in 75Nm di coppia e potenza di 250W. Oltre a queste migliorie meccaniche, in Bosch hanno migliorato anche l’erogazione, ora molto più fluida e regolare. Insomma, un miglioramento notevole sotto tutti i punti di vista. Peccato solo per la rumorosità che non è calata rispetto al vecchio modello (anzi) rimanendo sempre ben udibile.
Le modalità rimangono 4: ECO, TOUR, EMTB (adattiva in base alla spinta che diamo noi sui pedali) e TURBO. Altra bella novità la batteria Powertube con una capacità di 625Wh: ora l’autonomia è veramente ottima che consente di fare giri di sostanza (sempre se il nostro peso non è anch’esso troppo di sostanza). La batteria è estraibile grazie alla classica chiave Bosch sul tubo obliquo (previa estrazione della plastica di copertura che non richiede attrezzi). Altrimenti rimane il classico attacco sul tubo senza dover estrarre la batteria.
Bosch mantiene la retro compatibilità del motore con tutte le batterie e i display in produzione.
GEOMETRIA E AMMORTIZZAZIONE
Schema ammortizzante leggermente modificato ma è stato tenuto un quadrilatero con giunto horst come nella precedente Moterra Neo. In questo caso troviamo un ammortizzatore Rockshox Deluxe Select R in misura 230×65 mm. L’ammortizzatore è dotato di un registro per controllare il ritorno e nient’altro.
Schema ammortizzante leggermente modificato ma è stato tenuto un quadrilatero con giunto horst come nella precedente Moterra Neo. In questo caso troviamo un ammortizzatore Rockshox Deluxe Select R in misura 230×65 mm. L’ammortizzatore è dotato di un registro per controllare il ritorno e nient’altro.
Questo tipo di cinematismo, come nella precedente Moterra e anche nella Jekyll, tende a dare il meglio di se con un SAG non troppo abbondante: intorno al 30% la bici tende a subire gli ostacoli e a impigrirsi. Meglio stare sul 25%: un pelo più reattiva ma nettamente più performante. Il cinematismo ha una curva classica che si fa via via più progressiva ma non in modo molto marcato quindi facilmente gestibile anche per i biker più tranquilli. Con un sag al 25% difficilmente ho fatto dei fondocorsa violenti, neanche nelle situazioni più estreme.
Le geometrie sono da Enduro classica: non troppo estrema ma pienamente fruibili per la discesa. L’angolo sterzo da 66° è aperto ma non troppo, carro posteriore contenuto in 450mm: non valore record ma sicuramente tra i più bassi. Il movimento centrale è molto alto (362mm) che aiuta certamente a non toccare per terra ma perde un po’ in aggressività. Le quote di reach (448mm) e tubo orizzontale riflettendo i valori standard della categoria.
IL RESPONSO DEL TEST
La Moterra, come molte Cannondale, si presenta da subito molto amichevole grazie a geometrie non esasperate, anche se per trovare pienamente il feeling richiede sempre un po’ di settaggi ad hoc. In questo caso ci sono volute alcune discese per capire che abbondare troppo di SAG non rende la Moterrà più performante.
In salita si pedala bene: la seduta non è estrema quindi la schiena rimane abbastanza distesa (logico che poi si può giocare con l’attacco manubrio per cambiare un l’indole). Il formato 29” e l’ottima unità motore fornita da Bosch (l’erogazione non ha niente a che vedere con la precedente generazione), rendono la Moterrà una eMTB molto polivalente, che permette di superare bene ostacoli e situazioni sdrucciolevoli. Il movimento centrale alto permette di osare nel superamento di eventuali gradoni/rocce in salita, che per una e-bike è un pregio non di poco conto.
Se in salita il responso è positivo, in discesa le sensazioni sono di una enduro stabile e abbastanza rapida. Se paragonata alle precedenti versioni (che conosciamo bene visto che nella nostra sede estiva all’Isola d’Elba abbiamo sempre avuto tra le mani delle Moterra), si rivela sicuramente la più azzeccata: ok, la prima versione risultava sicuramente più agile ma uscirebbe sconfitta a livello cronometrico dalla enorme stabilità che mette in campo la nuova Moterra NEO: di certo la Moterra LT era più giocosa e, per alcuni tipi di rider, più divertente, ma ora è maturata ed è diventata una ebike di maggior sostanza.
Tali geometrie richiedono una guida più decisa, come tutte le enduro moderne, ma non in modo esasperato e quindi affatica il giusto nella guida e risulta ben godibile anche dai biker non espertissimi. Nel ripido è ben piantata e prima di andare in fuorisella esagerati ce ne vuole Eccellente lo schema ammortizzante, molto rigido e “accondiscendente”: in curva è una freccia e mantiene la linea con estrema facilità. Unico neo, dovuto al formato ruota 29” e al peso (si tratta di una e-bike), l’abbiamo trovato nelle discese più lente e tortuose dove va un po’ cacciata dentro per mantenere la velocità elevata e non è semplice farla girare bene e veloce se non si è esperti.
La Moterra NEO è una bici che da il meglio di sé nei percorsi veloci e mediamente tortuosi: la rigidità del telaio e del carro sono ai massimi livelli e si guida veramente con facilità. I limiti, anche in caso di errore, sono alti. Nei single-track più lenti e tecnici, invece, paga il fatto del peso (è una e-bike) e delle ruote da 29”. Di sicuro non ne esce male ma non è un riferimento in questo frangente uscendo pur sempre a testa alta. Il movimento centrale è molto alto e con la sella in posizione si tocca veramente a filo per terra. In salita, come detto, è un plus mentre in discesa potrebbe guadagnare ancora di più in stabilità ma d’altronde sono scelte: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Dal punto di vista dell’autonomia ora ci si può veramente divertire: con il mio peso sui 75kg (scusate, ultimamente visti i tempi sono ingrassato) sono riuscito a stare su dislivelli intorno ai 2000m usando ECO e solo in sporadiche occasioni TOUR. I livelli di assistenza, come detto, sono ben 4 con la modalità E-MTB che, in molti frangenti, ti fa scordare le altre “potenze”: in base alla spinta che diamo il motore si adegua creando un flow con la bici eccezionale. Per i biker più esperti è una libidine mentre per i principianti (o per i meno allenati) magari preferiscono avere un motore che spinga a tutta fin da subito per togliersi ogni problema.
I freni SRAM Guide RE svolgono bene il loro lavoro e i dischi maggiorati (addirittura da 220mm all’anteriore) faranno felici i biker più pesanti. Nel mio caso non ho avvertito particolari vantaggi ma nemmeno svantaggi. Le ruote sono assemblate con mozzi formula e cerchi WTB ST i29 TCS: sono risultate molto robuste e affidabili. Piaciuto il reparto gomme con delle robuste DHF e DHR di Maxxis in mescola 3C e protezione EXO+. Sezione da 2.6”.
XC | TRAIL | ALL-MOUNTAIN | ENDURO | FREERIDE | DOWNHILL |
XXXX | XXXXX | XXX |
Segni particolari | PROPORTIONAL RESPONSE I ciclisti hanno diverse corporature. Proportional Response è l’unico design che tiene conto di questo aspetto, adattando il layout della sospensione alla misura ideale, offrendo, così, a ciascun ciclista le proprie geometrie ideali. |
€ 5.299 Euro | |
Prezzo telaio + ammo | n.d. | |
Distributore Italia: www.cannondale.it | |
Peso (senza pedali) | 24,0kg |
Forcella | ROCKSHOX 35 Gold RL 160mm |
Ammortizzatore | ROCKSHOX Deluxe Select R DebonAir, 15×110, tapered steerer, 51mm offset |
Ruote | Mozzi FORMULA con cerchi WTB ST i29 TCS, 32h, tubeless ready |
Gomme | MAXXIS Minion DHF e DHR 29×2.6″, 3C compound, EXO+, tubeless ready |
Guarnitura | BOSCH Gen4 w/ custom Ai offset, 34T |
Cambio posteriore | SRAM SX Eagle 12v |
Comandi | SRAM SX Eagle |
Freni | SRAM Guide RE 200/220mm |
Cassetta | SRAM PG-1210, SX Eagle, 11-50, 12v |
Motore | BOSCH Performance Line CX 250w |
Batteria | BOSCH Powertube 625wh |
Attacco | CANNONDALE 3, 3D Forged 6061 Alloy, 1-1/8″, 31.8, 0-degree ) |
Manubrio | CANNONDALE 3 Riser, 6061 Alloy, 15mm rise, 8° sweep, 4° rise, 780mm |
Reggisella | CANNONDALE DownLow Dropper, internal routing, 31.6, 100mm (S), 125mm (M), 150mm (L/XL) |
Sella | FABRIC Scoop Shallow Sport, steel rails |
Colore | Nera (test) |
Verdetto
e-MTB polivalente di ultimissima generazione
Un progetto davvero ben riuscito che monta un pacchetto motore/batteria di ultimissima generazione e che migliora il modello precedente sotto tutti gli aspetti. Adatta sia per biker principianti che esperti: questi ultimi si troveranno un mezzo aggressivo che potrà essere usato anche in ottica agonistica mentre i biker occasionali potranno gustarsi la polivalenza della Moterra sia in discesa che in salita.
+ | – |
• Garanzia vita telaio. • Erogazione motore (fluidità). • Rigidità del telaio nel complesso e schema ammortizzante funzionale. | • Rumorosità motore leggermente superiore ad alcune unità motore moderne. • Performance Rockshox Gold 35 RL |