Ho avuto modo di conoscere questo pendio grazie alle descrizioni del suo primo ideatore, quel Nini Barbieri, appassionato endurista con cui ho diviso diverse sfide negli anni pionieristici della disciplina.

L’ossatura di questa discesa è restata la medesima, così come lo splendore dei panorami nella parte iniziale. Quello che in parte è cambiato è il ritmo, perché Luca, il trail builder che apre il video, ha lavorato sugli anticipi, sui raggi di curva e in generale ha cercato di consolidare la struttura al fine di permettere un numero maggiore di passaggi.
Ne è uscita una ps veramente interessante, sicuramente molto fisica e dedicata ad un pubblico che apprezza i trail natural, dove le radici non sono un nemico ma una sfida per migliorare la propria guida. Chi deciderà di affrontarla senza sosta arriverà alla fine con il fiatone e con le braccia doloranti, ma con quella soddisfazione che solo le discese intense sanno dare. Questa è la vera sfida e questo è il bello di discese come la Colma.

E’ facile trovare il flow in una pista di biglie disegnata a tavolino, ma la soddisfazione è infinitamente più grande quando lo stesso sentimento lo si prova su tracce disegnate dalla natura.


Dai servizi sulla DH e sulla Colma si comprende che in Vigezzo hanno deciso di impostare il lavoro focalizzandosi sull’elemento naturale, rispettando i pendii e utilizzando gli elementi locali per creare i trail. Un ritorno alle origini della MTB, quando passerelle, sponde e serpentoni artificiali non esistevano ancora. Un’esperienza da assaporare, un viaggio nel tempo per riscoprire da dove tutto ha preso forma, immergendosi in quel mood fatto di avventura, scoperta e sfida con se stessi.
