Sebbene alcune biciclette con tecnologia simile fossero già state sperimentate in passato, questa è la prima volta in assoluto che viene creato un prototipo completamente funzionante di una E-MTB Full. Ciò include il giusto peso, rigidità e flessibilità.
Fonte: comunicato stampa
La novità è che non solo la tecnologia di sviluppo è una novità mondiale assoluta, ma anche il prodotto finale sarà qualcosa di mai visto prima nel catalogo di THOK: una E-MTB leggera, equipaggiata con il nuovissimo motore Bosch SX e la possibilità di scegliere tra diverse capacità di batteria (400 Wh, 500 Wh, 625 Wh, 750 Wh, più 250 Wh di autonomia extender) per meglio adattarsi alle esigenze del biker (si sta valutando se addirittura fare il tutto integrato nel telaio).

Un prototipo stampato in 3D ma perfettamente funzionale
‘Thok Project P4′ (P4 è l’abbreviazione in attesa della forma e del nome definitivo della bici) è l’embrione di quello che diventerà, presumibilmente nel 2024, la prima ‘e-bike leggera’ di THOK.
Lo sviluppo è in corso, con test sui sentieri tecnici di Finale Ligure, attualmente utilizzando proprio il telaio esposto ad Eurobike. Niente di tutto questo sarebbe concepibile con i tradizionali modelli in poliuretano o PC-ABS.
La stampa su alluminio replica le forme in fibra di carbonio
Molto probabilmente la bicicletta finale sarà realizzata in fibra di carbonio, ma realizzare prototipi con questo materiale sarebbe dispendioso in termini di tempo e denaro. La tecnologia di stampa 3D utilizza quindi altri materiali. In questo caso, una polvere di alluminio e silicio, che viene solidificata mediante un raggio laser. La struttura è a nido d’ape per ridurre il peso.

Il prototipo di THOK è composto da sei pezzi stampati in 3D, che vengono poi saldati insieme. Con questa tecnologia, tutto ciò che viene immaginato in carbonio può essere prototipato in alluminio.
Tempi di sviluppo estremamente rapidi
Il vantaggio della prototipazione rapida con la stampa 3D sta nella possibilità di testare sul campo geometrie e configurazioni, apportando modifiche e modifiche di progettazione su modelli sperimentali molto rapidamente.
La produzione di una bicicletta richiede normalmente almeno due anni di lavoro con incontri, studi di mercato, disegni, sviluppo, durabilità e stress test, discussioni con i fornitori e, soprattutto, la realizzazione di prototipi. Questo vale in particolare per chi, come THOK, non utilizza telai a stampo aperto ma progetta da zero le proprie e-bike.

Tecnologia, materiali e il partner giusto
Per un passaggio così delicato, THOK ha cercato un partner, un compagno di viaggio d’eccellenza. La scelta è ricaduta su Materialise, azienda belga con sedi in 20 paesi nel mondo. Sono specializzati nella stampa 3D per i settori aerospaziale, automobilistico e medico.
La tecnologia è il Selective Laser Melting (SLM): si tratta di una procedura di produzione additiva che utilizza i laser per fondere la polvere metallica.

È un materiale che permette di creare forme uniche, risolvendo problemi di complessità strutturale che, per una e-bike, richiederebbero numerose parti lavorate a CNC (un processo produttivo ‘sottrattivo’, che invece rimuove strati di materiale) e usa e getta muffe.
Con questa lega è anche possibile creare modelli più grandi rispetto a qualsiasi altro materiale utilizzato nella stampa 3D in metallo, motivo per cui viene spesso utilizzato nell’aerospaziale e nelle corse automobilistiche.
