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Uscire dalla confort zone


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Cosa significa uscire dalla Confort Zone quando si parla di training?

E’ sicuramente un tema vasto, che in alcuni casi potrebbe essere frainteso, ma andiamo con ordine e proviamo a sciogliere la matassa e vediamo cosa ne esce. Le abitudini consolidate sono molte, chi arriva da sport differenti spesso fatica ad adattarsi alle regole della disciplina dell’enduro, che è di suo già di difficile interpretazione. Anche chi esce in bici per diletto spesso trova difficoltoso andare un po’ più in là dell’ordinario. Quindi ognuno di noi si deve sentire parte in causa di questa attitudine.

Uscire dalla confort zone significa provare a fare giri più lunghi, con più dislivello

Allora uscire dalla confort zone significa allungare i tempi di allenamento, prepararsi mentalmente a pedalare un po’ più di quello a cui si è abituati, spesso facciamo i soliti giri, quelli che ci piacciono e che ci danno sicurezza, allora uscire dagli schemi è fare quella salita un po’ più lunga, osare 15 minuti in più di allenamento, poi 20 e poi 30, magari non sempre, ma alzare la propria asticella e abituarsi a pedalare più tempo. In beve ci si accorge che diventa naturale, che uscite che giudicavamo impossibili diventano la routine, che dislivelli che venivano ritenuti impossibili non lo sono affatto. Ecco come si riesce a uscire dalle proprie abitudini migliorando.

nell’abito Gravity significa andare più veloce

La confort zone però è anche altro, non entriamo nello schema puramente gravity, dove confort zone è andare più forte, provare a ritardare le staccate o fare quel passaggio che sembra così difficile, restiamo nell’ambito fisico. Per molti uscire dalla confort zone significa cambiare gli schemi di allenamento, lasciare un po’ da parte la bici da strada e concentrarsi sul mezzo da enduro, vedere la palestra come uno strumento di allenamento irrinunciabile e capire che la pump track non è solo un gioco divertente ma un utile schema allenante. Ecco tre esempi pratici di cosa voglia dire uscire dai propri schemi, cambiare le proprie abitudini per adattarle allo sport che abbiamo deciso di praticare.

Svisceriamo un po’ di più questi tre esempi e vediamo cosa significa cambiare attitudine. La MTB è cambiata molto dalle sue origini, son cambiati nello stesso tempo anche alcuni mezzi di allenamento, alcune convinzioni sono mutate, la scienza ci ha dimostrato che certi metodi possono essere migliori di altri e allora vediamo se è davvero così.

le ore di sella sulla bici di enduro son importanti per migliorare il feeling

Molti biker utilizzano tanto la specialissima, cambiare schema mentale significa comprendere che è importante stare in sella alla bici da enduro il maggior tempo possibile. Quindi molti degli allenamenti vanno svolti sulla MTB, soprattutto quelli specifici, per abituare il corpo al gesto atletico, alla posizione che si avrà poi in sella nelle gare. Ecco un primo tassello da mettere per uscire dalle solite abitudini.

un corretto lavoro di rinforzo muscolare è alla base di una guida più sicura

Il secondo riguarda l’importanza e l’utilizzo della palestra. Gli enduristi di alto livello sono muscolarmente ben strutturati, questo per tenere la bici, andare in crisi il meno possibile nei tratti più sconnessi e quindi guidate più veloci e sicuri. Per far questo bisogna spingere in palestra tutto l’anno, comprendendo che anche le gambe hanno una funzione importante nella guida del mezzo oltre che nella pedalata e quindi via di squot! Ecco un secondo aspetto che spesso viene interpretato in chiave diversa che può aiutare ad entrare nella dimensione di un moderno endurista.

Ultimo elemento che vorrei trattare riguarda pump track, bmx e linee da dirt. Abbiamo trattato pochi giorni fa questo tema, quindi ora sottolineeremo solo alcuni aspetti.Questi divertenti giochi possono essere strumenti importanti per affinare la tecnica di guida e migliorare anche l’atletismo generale. Vanno visti come sessioni vere di allenamento e non come diversivo.

La confort zone è molto più vasta di questi 3 esempi, ma come sempre l’obiettivo di questi articoli è informare, stimolare un ragionamento che possa aiutare a comprendere meglio il vasto mondo della preparazione



Scritto da

[email protected] Redattore ed esperto di viaggi in mountain bike. Chiropratico e personal trainer, da anni al seguito di alcuni dei più forti interpreti nazionali dell'enduro mtb.

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