Marco Melandri quest’anno correrà con il Team WeRide Fulgur con obiettivo ben figurare in Coppa del Mondo e-EDR (e-mtb): Marco sa che vincere sarà molto difficile ma è un cavallo di razza e ce la metterà tutta per conquistare i migliori risultati possibili.
1) Sembra che le gare e-mtb stiano facendo riemergere il tuo carattere agonistico.
Sì, decisamente sì. Il mio carattere agonistico emerge anche se è una gara regionale o di poco conto: una volta che sono al cancelletto l’adrenalina c’è, viene fuori lo spirito corsaiolo. Questo è fantastico: la passione della bici è arrivata quando ho smesso con le moto e ha colmato un vuoto che credevo di avere: cioè la mancanza di adrenalina. Non ho avuto nemmeno modo di pensarci e sono entrato in un mondo che è diventata la mia vita.

2) Com’è nata la partnership con WeRide Fulgur Factory Team?
Con Fulgur è nata l’idea per i comuni obiettivi agonistici, dall’altra perché mi sono trasferito in Svizzera a Lugano e il Team Svizzero WeRide (che è di Lugano, ndr) diventa Team Fulgur Polini ufficiale. É stato il destino a metterci assieme: da questa bella collaborazione è nata la e-mtb M33, che sarà il top di gamma da enduro di Fulgur. Sarà interessante perché diversi importatori di diverse nazioni hanno fatto richiesta per promuovere la bici: farò vari eventi in giro per l’Europa.
3) Hai già avuto modo di girare con i tuoi nuovi compagni del Team Fulgur? Chi vedi meglio?
Con i nuovi compagni abbiamo fatto una sorta di team building, photo-shooting e video di presentazione. Per la prima volta ho visto Nicolai (2° in EWS nel 2019 dietro Sam Hill) da vicino: è incredibile la leggerezza con cui porta la bici elettrica. L’eleganza e lo stile che ha sono unici, non per niente i risultati parlano chiaro. Con Mirco (Vendemmia, ndr) ci conosciamo da tempo, è stato uno dei primi che ho conosciuto quando sono entrato nel mondo bici. Lo vedo molto bene su questa mtb: quando giro insieme a lui mi piace guardare il suo stile di guida, cosa fa di diverso da me e cerco di imparare. A volte gli chiedo consigli mentre altre volte cerco di capire i particolari da solo però è uno stimolo e soprattutto una fortuna girare con gente di questo calibro per poter migliorare.


4) Stai prendendo seriamente l’annata 2023 a livello di allenamenti?
Si, la sto prendendo seriamente, nel senso che avendo la scusa del promuovere la Fulgur M33 e dovendo fare le gare ho la motivazione extra di allenarmi di più. É una cosa che ho sempre voluto fare, cioè essere in forma fisicamente, perché voglio vedere dove posso arrivare. Lato tecnico, invece, non è facile fare il salto di qualità, soprattutto nella stretto: questa “skill” un po’ mi manca e credo che non potrò più migliorarla più di tanto. Lato allenamento ho fatto un po’ di strada, messo su un po’ di gamba, anche se ora mi sto riposando visto che sono andato in overtraining: non ero abituato ad allenarmi con questa intensità in bici.
5) Coppa del Mondo E-EDR: prenderai parte a tutte le tappe? Ti senti già pronto per il confronto internazionale?
Si, farò tutte le e-EDR. Ancora sto cercando di capire un po’ la metodologia delle iscrizione per la PRO perché nel mondo elettrico non c’è un vero e proprio punteggio UCI. Però avendo vinto l’italiano di categoria e l’EWS Master 35 di categoria, spero che di diritto mi spetti il passaggio. Con l’arrivo della TV ci sarà più visibilità ma sicuramente daranno priorità alla PRO, non alle categorie amatoriali, ecco perché ho l’obiettivo di passare nella categoria superiore, consapevole che non posso andare la per vincere. Mi piacerebbe provare a correre anche in Scozia il formato cross country elettrico (mondiali) visto che ci dovrebbe essere anche Sagan, Colombo e altri nomi blasonati. Il mondo delle e-bike, a livello amatoriale, è un settore che sta avendo un boom pazzesco come vendite e quindi può essere che richiami ancora di più atleti forti per promuovere tale disciplina.

6) Quale sarà il tuo calendario corse per il 2023 oltre la Coppa del Mondo?
Il mio calendario sarà bello fitto perché farò diverse gare. Il mondo dei motori non lo abbandonerò totalmente (sono in forse per fare delle gare di automobilismo) quindi potrei saltare qualche tappa in bici per concomitanza però le e-EDR avranno la precedenza. Poi ci sarà l’italiano enduro (prova unica), il Toscano Enduro Series (TES) con l’Elba tra le mie preferite, la e-enduro e qualche prova del Senators Cup. La Swiss Enduro mi piacerebbe molto farla però non si capisce quante gare con l’elettrica ci saranno: potrebbe essere la scusa giusta per provare una muscolare però adesso non ce l’ho, ci penseremo.
7) Se guardi al Melandri del 2020, quello che sceso dalla moto è salito subito in e-mtb, noti tanta differenza a livello tecnico?
A livello tecnico la differenza è enorme! Sono nato con la bmx, anche se non era tecnica come adesso, quindi pensavo di partire da un livello più alto. Venivo dalla moto da strada mentre a livello fuoristrada ho sempre fatto motocross, ma solo per livello allenamento e divertimento. Volevo andare forte, solo andare forte, e cadevo anche molto forte, quindi mi sono calmato un attimo e ho iniziato a cercare di guidare meglio curando la tecnica. L’obiettivo era guidare meglio e mi sono trovato ad essere veloce senza cercarlo troppo. Piano piano adesso il mio obiettivo, ogni volta che esco in bici, è migliorarmi tecnicamente più che essere veloce. L’obiettivo di essere veloce deve essere una conseguenza: e poi l’animale da gara verrà fuori.
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