Tutto regolare in vetta
Dopo la vittoria del 2020 Jessie Melamed, da noi intervistato dopo la tappa della Val di Fassa, si conferma in vetta alla graduatoria globale. Con una stagione molto regolare e di altissima intensità riesce a vincere con un buon distacco. Alle sue spalle l’eterno Rude, che paga due gare sottotono; ma che ancora una volta è fra i protagonisti della disciplina. Al terzo posto un rinato Martin Maes, che grazie ed una stagione regolare riesce a tornare sui suoi standard di rendimento.
Dopo una stagione eclatante Moir si posiziona in quarta posizione. Un risultato ottimo ma sicuramente non all’altezza di quanto aveva fatto vedere nella scorsa stagione. Da segnalare anche il ritorno di Edward Master nelle prime posizioni della classifica.




Anche a livello femminile i nomi che si alternano in vetta restano pressoché identici. Non ci sono state novità di rilievo. Da segnalare la crescita di Gloria Scarsi, intervistata da noi qualche tempo fa, appena fuori dalla top ten. L’azzurra deve ancora crescere e siamo certi che avrà modo di salire nel ranking già dalla prossima stagione.


Nelle categorie gioviali è difficile poter fare un’analisi dettagliata, si conferma la nostra Sophie Riva, seconda alla fine della stagione. L’atleta valdostana sta proseguendo la sua maturazione agonistica, buon segno anche per le prossime stagioni. Molti i nomi nuovi che troviamo in alto nelle classifiche, che evidenziano il fermento presente in molte nazioni.

Chi scende
Purtroppo il primo nome che dobbiamo fare è quello di Mirco Vendemmia, che dopo gli ottimi risultati del 2021, in questa stagione non è riuscito a conferma re il suo talento. Altri nomi spariti dalla parti alte della classifica son Kevin Miguel in campo maschile e Katy Winton fra le ragazze. Stando ai suoi social l’atleta scozzese dovrebbe aver avuto alcuni problemi personali che le hanno impedito di trovare il giusto equilibrio agonistico.
Allarme Italia
Bene le ragazze, di cui abbiamo già parlato, malissimo il comparto maschile. Non abbiamo under nelle parti alte della classifica e nessuno dei rider più blasonati è mai stato della partita. Una debacle che dovrebbe far riflettere e che speriamo sia un passaggio a vuoto da recuperare.
Il Canada e i suoi giovani
All’esatto opposto c’è invece il Canada; nazione che evidentemente sta investendo molto sul settore giovanile. Nella dh Goldstone guida una pattuglia di tutto rispetto; nell’enduro oltre all’assoluta con Melamed la nazione della foglia d’acero è riuscita a vincere entrambe le classifiche under con Emy Lan fra le ragazze e Sherlock Seth fra i ragazzi, seguito dal connazionale Emmet Hancook. Un segnale importante che andrebbe analizzato in modo approfondito, per comprendere da dove nasce.



Ora l’attenzione sarà tutta per il nazioni di domenica a Finale Ligure, atto conclusivo della stagione enduristica, poi tutti a riposare per prepararsi per il 2023
