Che bello essere giovani e spensierati: Loris Revelli, Martin Maes, Massimino, me…
Ok, forse non è più il mio caso, nonostante la capigliatura folta e bionda naturale (…). Durante l’Elba Social Ride, presso la nostra sede estiva, di qualche settimana fa, dove era presente il grandissimo Marco Aurelio Fontana (ndr, Sabato 15 Settembre), molti partecipanti hanno avuto l’onore di conoscere Massimino, il ragazzino di 13 anni che come amore ha il casco integrale, la nostra mascotte che però rischia di essere atleta di punta per il 2019 (non chiamatela più mascotte). Spesso il suo nome è riecheggiato sulla rivista o sui nostri social ma d’altronde è normale (ma non ammissibile) che ad alcuni di voi questo nome dica poco o nulla.
E’ cresciuto insieme a noi negli ultimi 4 anni e ha imparato molte cose: tra trick provati e riprovati, tecniche di salto e curve, per Massimo l’estate sta a significare uno stage intensivo di 3 mesi al nostro bike center con la possibilità di usare qualsiasi bici gli arrivi a tiro, comprese le test bike da 5000 e passa euro: non importa se la taglia è una M mentre a lui andrebbe larga una XS. Impossibile fermarlo! Con questi presupposti, volente o nolente, i miglioramenti sono arrivati. Oltre all’abbigliamento (finalmente dei bei pantaloni arancioni Troy Lee Design hanno sostituito gli Adidas della tuta) anche la tecnica di guida ha raggiunto ottimi livelli. Ma quello di cui volevo parlare era la situazione che si è venuta a creare a circa metà giro dell’Elba Social Ride. Discesa della miniera o, per i più local, Poggio Polveraio: una discesa bellissima, teatro di sfide durante la Capoliveri Legend (prova di Coppa del Mondo Marathon) e nel corso dei nostri Bike Tour. Arriviamo alla fine del tratto denominato Poggio Polveraio, si ride e si scherza, con Marco Aurelio Fontana che ha imposto un ritmo da gara Enduro (alto per gli altri ma lui sembrava in controllo). Ecco che Marco si allontana dal sentiero e vede un bel drop ostico da poter fare (l’occhio di Marco è da atleta esperto visto che noi ci abbiamo messo un po’ di tempo per vedere quella linea, già spot per foto di test sulla rivista).
Mentre io e Marco saliamo per valutarlo, ci raggiunge anche Massimo: io credo molto nelle qualità di questo ragazzino ma lì per lì non ho pensato nemmeno lontanamente che potesse provare a farlo, anche perché giù di sotto si è creato uno stadio naturale con una quarantina di persone a guardare. Ma ecco che mentre si studiano le traiettorie, la giovanissima guida e capo assistente del Costa Dei Gabbiani Bike Center, sorprendendo un po’ tutti, si lancia e droppa da paura (Nell’edizione digitale il video)! Il tutto con una bici elettrica che, visti i suoi 35kg, quasi eguaglia il suo peso, subito seguito da Marco, che tra l’ovazione del pubblico, ha affrontato il drop sulla “polveriera” nonostante la sella alta e la bici da Xc! (chapeau). E quando Mauro, subito dopo avergli scattato questa foto e poco prima di svenire per l’inatteso gesto folle, gli ha chiesto: “Massimino ma che c***o ti è saltato in mente?”, la risposta è stata: “Mauro… è la mia vita!”.
