Il medico cinese Wang Shue, vissuto nel 200 D.C. era solito dire: “ Se il battito cardiaco diventa regolare come il ticchettio del picchio o il gocciolio della pioggia sul tetto, il paziente morirà entro quattro giorni”.
All’epoca il medico cinese sarà stato visto dalla sua comunità come l’uccello del malaugurio, ma con il suo detto ha anticipato un concetto che sarà poi sviluppato e studiato a partire dagli anni otta; ovvero, quello che ora tutti noi conosciamo come HRV
Ma di cosa si tratta e soprattutto, è davvero un valore importante per verificare lo stato di forma?
La risposta è si.
Ma andiamo a vedere nello specifico per quale motivo.
Un po’ di fisiologia
Facciamo un esempio, anche se il nostro cuore batte per 60 volte in un minuto, il tempo esatto tra un battito e l’altro non sarà sempre lo stesso. Questa minima variazione è un indicatore fondamentale della nostra salute cardiovascolare e del sistema nervoso autonomo e va sotto l’abbreviazioni di HRV
L’HRV riflette il bilanciamento tra due componenti del sistema nervoso autonomo:
- Sistema nervoso simpatico: è responsabile della risposta “lotta o fuga”, attiva il corpo per reagire a situazioni stressanti, accelerando il battito cardiaco.
- Sistema nervoso parasimpatico: gestisce la risposta “riposo e digestione”, rallentando il battito cardiaco e promuovendo il rilassamento e il recupero.
Queste due componenti devono collaborare in sinergia, mentre vi sono casi in cui una delle due prevale, come in caso di ipertensione arteriosa o scompenso cardiaco.
Perchè è importante?
Un HRV alto generalmente indica che il sistema nervoso autonomo è bilanciato, che il corpo è in grado di adattarsi bene ai cambiamenti, ed è un segnale di buona salute e recupero. Negli atleti un HRV alto significa che il corpo è ben riposato e pronto per un altro allenamento intenso.
Un HRV basso, invece, può indicare stress, affaticamento, mancanza di riposo, o che il corpo è sotto pressione e non sta recuperando adeguatamente.
L’HRV può essere misurato attraverso strumenti specifici come cardiofrequenzimetri o dispositivi indossabili, e viene spesso utilizzato per monitorare la salute generale, lo stato di stress e il recupero fisico.
In sintesi, l’HRV è un indicatore della tua capacità di affrontare lo stress e mantenere un buon equilibrio tra attività e recupero.
L’esperienza personale
Sto utilizzando da un anno circa un Garmin Instinct 2, scaricando costantemente tutti dati sulla loro applicazione, questo mi ha permesso di verificare nel tempo l’attendibilità di questi e la loro utilità.
La verifica mattutina dell’HRV è diventato un momento importante per capire quale fosse la mia condizione fisica. È utile verificare la media sui 7 giorni, ma secondo la mia esperienza è altrettanto valido analizzare i dati day by day.

Se una mattina i valori sono al di sotto della media sarà bene rallentare l’allenamento, oppure uscire sapendo che eventuali segnali di affaticamento dovranno essere presi in considerazione con più attenzione, per evitare di incorrere in situazioni di sovraffaticamento.
questo valore spesso è in grado di anticipare l’insorgere di stai influenzali ed è importante per verificare il modo in cui reagisce il corpo ad allenamenti intensi, competizioni o momenti di forte stress.
Conclusioni
Nello sport moderno ci sono strumenti molto utili sia per noi allenatori che per gli sportivi evoluti. Questi dati ci permettono di calibrare al meglio i piani di allenamento, di verificare se ci sono elementi che lo disturbano e conseguentemente trovare un percorso allenante più in sintonia con le nostra qualità.
A patto di seguirli con precisione.
