Quando ho iniziato a correre in MTB, l’unico modo per proteggere i piedi dal freddo erano le ghette in neoprene. Funzionavano… più o meno. Forse davano soprattutto una rassicurazione psicologica, ma quello c’era e bisognava farselo andare bene.
Poi le cose sono cambiate, lentamente prima e in modo impressionante negli ultimi anni: oggi freddo, neve e gelo non fanno più paura. Le tecnologie si sono evolute, i materiali sono migliorati e ciò che una volta era un compromesso oggi è una certezza.
Le nuove fi’zi:k Terra Artica GTX incarnano perfettamente questa evoluzione. Sono il risultato di anni di sviluppo, ricerca sui materiali e attenzione al comfort reale del biker. E sì: oltre a essere estremamente funzionali, sono anche super stilose, con combinazioni cromatiche davvero accattivanti.
Novembre: un mese intero di test sul campo
Ho dedicato tutto novembre a provare queste scarpe in ogni situazione possibile:
- pioggia battente
- uscite mattutine con gelate
- lunghe pedalate agili in pianura
- salite lente e fredde
- tratti tecnici da affrontare anche a piedi
In breve: tutto ciò che serve per capire se una scarpa invernale può davvero diventare la tua best friend dei mesi più ostici.
Il risultato?
La Terra Artica GTX ha già conquistato un posto speciale nella mia scarpiera: quello in alto a destra, che per me è la “prima scelta” per ogni uscita mattutina.

Suola rigida, efficienza massima
La suola offre la giusta rigidità per trasferire senza dispersioni la spinta sui pedali, mantenendo comunque quel minimo di flessibilità utile quando si deve camminare su terreni difficili.
Il grip è ottimo in ogni condizione: fango, neve, terreni umidi. Quando devi scendere perché la bici non avanza più, la scarpa continua a garantirti sicurezza e stabilità.

Chiusura perfetta: BOA + Velcro alla caviglia
La combinazione tra il serraggio BOA L6 e la fascia in Velcro nella parte superiore permette una regolazione immediata, precisa e stabile.
- Il BOA avvolge il piede in modo uniforme, senza punti di pressione.
- La chiusura alla caviglia garantisce libertà di movimento ma allo stesso tempo isolamento e protezione dal freddo.
Ormai questo sistema è una garanzia, ma su questa scarpa dà davvero il meglio.

Interno in pile spazzolato: calore e comfort
Uno degli elementi che mi ha colpito di più è l’interno in pile spazzolato:
- caldo senza essere soffocante
- morbido al punto da sembrare una coccola
- perfetto per mantenere la temperatura anche nelle uscite più lunghe
È il tipo di dettaglio che fa la differenza sul campo.

GORE-TEX Cirrus: impermeabilità sorprendente
La membrana GORE-TEX Cirrus è uno dei punti di forza della scarpa.
Durante tutto il mese di test:
- l’acqua non è mai entrata
- il vento rimane completamente fuori
- il piede resta sempre asciutto, anche a fine uscita
La cosa sorprendente è la traspirazione: anche dopo ore e ore, non ho mai avuto la sensazione di piede umido o sudato.


Soletta neutra: ottima base per la personalizzazione
Fi’zi:k ha scelto una soletta interna neutra, capace di adattarsi bene a diverse tipologie di piede.
Una scelta che ho apprezzato molto: permette al biker di utilizzare, se necessario, un proprio plantare personalizzato.
(Parentesi inevitabile: dopo le selle custom, di cui trovate QUI il test, quanto manca a un progetto one-to-one anche per il plantare ciclistico?)
Conclusione: una scarpa che merita un posto sotto l’albero
Dopo un mese intero di utilizzo, posso dire che la Terra Artica GTX è una delle migliori scarpe invernali oggi disponibili per MTB e Gravel.
Calda, impermeabile, comoda, precisa… e con un’estetica che non passa inosservata.
Questa scarpa starebbe bene sotto l’albero di ogni biker.
Caro Babbo Natale, hai preso nota?


