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Vincenzo Nibali parteciperà alla Sellaronda Hero

Vincenzo Nibali sempre più innamorato della MTB: parteciperà alla Sellaronda Hero e sicuramente non sarà al via solo per presenza.

Vincenzo Nibali Q36 MTB (8)

Dopo aver dato l’addio alle gare su strada, Vincenzo Nibali si diverte in mountain bike e ha deciso di partecipare alla BMW HERO Südtirol Dolomites del prossimo 17 giugno.

Fonte: comunicato stampa Sellaronda Hero

Sabato 17 giugno a Selva di Val Gardena si svolgerà la rinomata Sellaronda Hero e Vincenzo Nibali sarà al via: lo Squalo è ancora in forma e, dopo il 13° posto alla Cape Epic assieme a Samuele Porro, ha ancora voglia di fuoristrada.

Vincere una corsa a tappe, significa essere un ciclista di talento, ma rientrare tra i pochi professionisti su strada a vantare una vittoria in tutti i tre grandi giri, è un privilegio riservato solo ai campioni di razza. E Vincenzo Nibali, a pieno titolo, è uno di questi, soprattutto se aggiungiamo le vittorie nelle grandi classifiche come Il Lombardia e la Sanremo. Quindi, quando lo scorso anno, dopo 18 stagioni da professionista, lo Squalo di Messina ha deciso di chiudere la propria carriera, molti si sono chiesti “e adesso Vincenzo che farà?”.

Una cosa gli amici che lo conoscono bene erano certi che non avrebbe perso, ovvero il piacere di pedalare.

«Sì, per me la bici è vita, e mi diverto ancora, anche se non è più il mio lavoro – ci racconta Nibali – e in particolare mi piace la mountain bike, che ho sempre praticato come diversivo “allenante”, anche in inverno». L’ha usata in abbondanza durante il lockdown in Svizzera dove risiede, e poi l’ha mantenuta un paio di volte al mese.

© Freddy Planinschek

In realtà su internet si trovano foto di Nibali impegnato in gare di mountain bike: «Sì è vero, ho partecipato a una gara all’Isola d’Elba e quest’anno alla Cape Epic in Sudafrica. Perché? Continuo a frequentare la mtb perché mi diverte: una disciplina che richiede sempre molta attenzione, grande tecnica e sempre in spinta». Lo Squalo ha così sintetizzato in una frase l’essenza della disciplina, e ora che parteciperà alla HERO Dolomites tutto sembra amplificato.

«Ne ho sempre sentito parlare, e so che oltre ad essere molto bella è piuttosto impegnativa» ma quando gli facciamo notare che per rapporto tra distanza e sviluppo altimetrico è la marathon bike più dura al mondo, il silenzio telefonico dura qualche secondo «…sì ricordo che Aru me ne ha parlato come di una prova molto, molto dura» il collega Fabio Aru era infatti tra i partenti della scorsa edizione.

Sabato 17 giugno andrà in scena la 13esima edizione di HERO Sudtirol Dolomites nei tradizionali due percorsi di 86 chilometri (con 4.500 metri di dislivello) e 60 chilometri (con 3.200 metri) e Vincenzo ha scelto di sfidare la distanza più lunga e più impegnativa.

bmw hero sudtirol (1)
© Freddy Planinscheck

Diciamo che se la gara richiede così tanto sforzo, la domanda successiva non può che essere quella dell’allenamento: «Diciamo che ormai vivo un po’ alla giornata» che per uno come lui vuol dire non smettere di prepararsi a un impegno sportivo.

«Sì, e poi le salite e discese delle Dolomiti le conosco bene, anche se farle su asfalto non è la stessa cosa che pedalarle in mountain bike».

Gli allenamenti li dovrà incastrare con il suo nuovo ruolo di consulente del team Q36.5 di cui è ambassador: «Ecco, questo è un mestiere nuovo, dove invece devo imparare ad allenarmi» e lo dice ridendo, ma non troppo: «Mi piace lavorare con i ragazzi della squadra e star loro vicino, così come con le aziende e lo sviluppo dell’attrezzatura» e se chiedete ai suoi ex meccanici, tutti vi diranno quanto meticoloso era ed è Vincenzo nella messa a punto del mezzo: «Già, ho in garage un paio Spark di Scott, ma credo che la HERO non la farò con la front…».

La multidisciplina di cui anche Nibali sottolinea l’importanza, è un po’ anche questa: saper primeggiare in sella così come quando si scende dalla bici. E siamo certi che lo Squalo di Messina morderà ancora una volta le Dolomiti.



Scritto da

[email protected] Sono un appassionato di tutto ciò che ha 2 ruote: in età giovanile ho praticato agonisticamente il ciclismo su strada e su pista (campione Italiano Allievi). All'età di 18 anni sono passato nel cross country gareggiando a livello nazionale/internazionale come Under23. Passato Elite, ho fatto la scelta di prendere le cose più alla leggera dal punto di vista dell'allenamento, ed ecco che è nato l'amore per le discipline gravity, formandomi come maestro e guida FCI MTB. Ora ho fatto della passione la mia professione gestendo 2 centri MTB all'isola d'Elba (Bike Center Elba ed Elba MTB), creando il FANTAmtb e raccontando in modo ironico, ma professionale, tutto quello che ruota attorno alla MTB grazie a 365mountainbike e 365TV (YouTube 'PULITI dentro BIKER fuori').

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