Le pump track hanno una funzione sociale molto importante: rendono accessibile a tante persone l’attività sportiva e crea dei luoghi di aggregazione sani.
Velosolutions ha lanciato il programma Pump for Peace che ha portato varie Pump Tracks nelle comunità svantaggiate e nei paesi in via di sviluppo. Nel 2022 Pump for Peace ha facilitato la costruzione di pump track in Armenia, Ruanda, Nepal, Israele e Kenya e ha avviato un team supportando Faranak Partoazar dall’Iran e Tumelo Makae dal Lesotho.

Velosolutions è stata tra i primi attori per portare i mondiali pump track UCI dal 2018 insieme a Red Bull. Ricordiamo il sito con tutte le pump track costruite: pumptrack.com.
DOVE TUTTO E’ INIZIATO
Il primo tentativo è stato in cemento, a Jenaz, in Svizzera, nel 2009. Onestamente non avevamo idea di poter lavorare con il cemento. L’abbiamo fatto, ma l’asfalto ha funzionato meglio e il pump track di Coira, in Svizzera, è stato il nostro primo pump track in asfalto. Costruito nel 2012, ha superato la prova del tempo ed è ancora oggi un’ottima struttura. – Velosolutions

Il 25 maggio 2013 è stata inaugurata l’allora più grande bike park urbano del mondo: il bike park di 5900 m2 a Zurigo. Sils è stato il primo Pump Park, c’era anche Pontresina, ma non si fidavano ancora dell’idea dell’asfalto. C’era anche Lindlar in Germania, che in realtà era il nostro primo progetto tedesco e la nostra seconda pista asfaltata. Abbiamo fatto tutto da soli, solo 3 di noi. Claudio (Caluori) su quella pump ha dato l’anima lavorando a 35°C, stendendo l’asfalto su tutto il tracciato oltre che compattandolo. Era vicino ad andare in ospedale dopo aver finito la sera (non sarà la prima e probabilmente non l’ultima volta che Claudio sta per andare in ospedale) – Velosolutions
Sicuramente questo non è un punto di arrivo visto il successo che hanno (e avranno) le pump track: ricordiamo che una delle ultime piste costruite da Velosolutions è stata proprio in Italia con il Vittoria Park. Complimenti Velosolutions!
