Anche nella gara maschile si vede la vittoria del campione mondiale in carica di Short Track. Questo fa capire quanto era veloce il percorso: 120km con circa 1500m di dislivello. Ecco il motivo per cui molti atleti di cross country erano presenti e hanno dato del filo da torcere ai maratoneti. Media finale che si è avvicinata ai 30km/h.
La gara maschile ha visto un plotone numeroso in testa nelle prime fasi tra cui il campione europeo Fabian Rabensteiner (Italia). La media è talmente elevata, come detto quasi 28 km/h, che sembra una gara su strada, con Daniele Mensi che riesce a rientrare sul gruppo di testa assieme ad altri atleti.
Nel giro finale esplode la bagarre con Sam Gaze che spacca il gruppo e se ne va da solo. Nelle fasi finali Andreas Seewald riesce a rientrare da solo sull’atleta della Nuova Zelanda, il quale però riattacca e vince da solo con 16″ di vantaggio sul tedesco Seewald (iridato 2021). Dietro si giocano in volata la medaglia di bronzo con Simon Andreassen (Danimarca) che ha la meglio sugli altri.
ITALIANI IN GARA
Migliori dei nostri è Fabian Rabensteiner, che si piazza al 14° posto, in un percorso non adatto certamente alle sue doti da scalatore. Dietro di lui, 21° Daniele Mensi, 38° Riccardo Chiarini, 43° Andrea Siffredi,55° Nicolas Samparisi, 77° Lorenzo Samparisi, 118° Dario Cherchi. DNF per Jakob Dorigoni.
Leonardo Paez, oramai un’atleta che sentiamo un po’ nostro, si piazza al 32° posto in un tracciato non adatto alle sue caratteristiche:”Chiudo 32esimo questo mondiale un po’ strano, ero ben consapevole che un mondiale con solo 1500 mt di dislivello in 120km non era proprio tanto favorevole per le mie caratteristiche. Ho fatto un errore in partenza e in una gara cosi veloce ovviamente l’ho pagato. Non è andata come speravo ma ho dato tutto quello che potevo e ci ho messo tutto me stesso come sempre.“