Fabio Aru è tornato in MTB dopo aver lasciato il ciclismo su strada professionistico. È lo sport in cui ha iniziato a pedalare e ora potrebbe formare un “dream team” con Vincenzo Nibali per gareggiare nell’Absa Cape Epic 2023.
Cosa è la Cape Epic: si tratta della più importante corsa a tappe nel mondo MTB (di solito della durata di una settimana): l’ultima edizione misurava in totale 657km per 17000m di dislivello (quindi ogni giorno, in media, 2000m di dislivello per 90km circa). Si fa in coppia.
Vincenzo Nibali ha già dichiarato alla Gazzetta che gli piacerebbe gareggiare in MTB e alla Cape Epic 2023. Fabio Aru, invece, sta già partecipando a gare di MTB (ha partecipato alla BMW Sudtirol Hero anche se non risulta nelle classifiche) e c’è grande amicizia con Vincenzo. Fabio è diventato ambassador di Specialized Italia ed ha già dichiarato che sarà al via della Assietta Legend a Sestriere (TO).
LA CARRIERA DI FABIO ARU


Fabio Aru (San Gavino Monreale, 3 luglio 1990) è stato professionista dal 2012 ed è soprannominato il Cavaliere dei Quattro Mori (riferimento alla bandera della Sardegna). A soli 31 anni, Fabio Aru si è ritirato dal ciclismo professionistico su strada lo scorso anno con una carriera splendida i primi anni per poi spegnersi con il passare dell’età. Considerato da tutti un talento naturale, in grado di vincere la Vuelta Espana a soli 25 anni nel 2015, che però si è perso presto nel ciclismo professionistico. In pochi hanno saputo dare una spiegazione.
In carriera ha vinto anche una tappa al Tour de France, tre tappe al Giro d’Italia e due alla Vuelta a España e il titolo nazionale nel 2017. Nel Giro d’Italia 2015, a soli 25 anni, vinse la maglia di miglior giovane e si piazzò al 2° posto in generale dietro Alberto Contador. È il primo sardo (e quarto italiano assoluto dopo Felice Gimondi, Francesco Moser e Vincenzo Nibali) ad aver indossato la maglia rosa, la gialla del Tour e la rossa della Vuelta.
Il 2008 è stato l’anno che lo fece notare agli addetti al settore: in quell’anno è stato riserva ai Mondiali MTB 2008 in Val di Sole (mondiali Juniores vinti da Peter Sagan), piazzandosi nella top5 ai nazionali XCO MTB, e ha vestito la maglia Azzurra agli Europei MTB e ai Mondiali di Treviso di Ciclocross (25°).
LA CARRIERA DI VINCENZO NIBALI


Vincenzo Nibali (Messina, 14 novembre 1984) è stato professionista su strada dal 2005 ed è uno dei sette ciclisti (oltre a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome) ad aver conquistato almeno un’edizione di tutti e tre i Grandi Giri, avendo vinto la Vuelta a España nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016 e il Tour de France nel 2014. È inoltre uno dei soli quattro corridori (insieme a Merckx, Hinault e Gimondi) ad aver vinto i tre Grandi Giri e almeno due classiche monumento: il Giro di Lombardia, nel 2015 e nel 2017, e la Milano-Sanremo, nel 2018. A queste grandi vittorie si aggiungono due titoli italiani nella prova in linea, nel 2014 e nel 2015, due Tirreno-Adriatico, nel 2012 e nel 2013, e altri sette podi nei tre Grandi Giri.
Sicuramente non sarà facile puntare a vincere la Cape Epic 2023, più probabile un piazzamento, ma è sempre bello vedere grandi atleti di altre discipline avvicinarsi al fuoristrada con umiltà.
