26-27 Luglio 2021 – Tom Pidcock è medaglia d’oro! Secondo Mathias Fluckiger e 3° David Serrano, che toglie a Nino Schurter la medaglia di bronzo. Sin dal via tutti i migliori davanti tra cui il nostro Gerhard Kerschbaumer, che come preventivato ha sfruttato le fasi meno caotiche dell’evento Olimpico (meno partenti rispetto ad altri eventi) per non rimanere intruppato nel gruppo.
Anche Luca Braidot molto in spolvero nelle prime fasi di partenza mentre Nadir Colledani sempre in una giornata opaca e viaggia intorno alla 25^ posizione. Ma subito avviene la prima sorpesa di giornata: Mathieu Van Der Poel si impunta durante il 1° giro in uno dei drop più tecnici. Veramente un peccato e, se vogliamo mettere un po’ di pepe, sarebbe cambiato qualcosa se Van Der Poel avesse avuto il telescopico? A voi la risposta. CADUTA MATHIEU VAN DER POEL.
Nel corso della gara, Luca Braidot perde smalto, come pure Gerhard Kerschbaumer. Intanto davanti si accendono i fuochi con Tom Pidcock che aumenta e fa saltare un po’ tutti, a parte Fluckiger che rimane sempre a una ventina di secondi e prova il tutto per tutto per agguantarlo. Nel frattempo Cink buca ed è costretto al ritiro, come è costretto al ritiro pure Nadir Colledani. Lotta serrata per il bronzo tra Anton Cooper, Nino Schurter, David Serrano e Victor Koretzky.
L’inglese Pidcock va a vincere le Olimpiadi di Tokyo, davanti a Mathis Fluckiger e David Serrano. Peccato per Nino Schurter che deve accontentarsi del 4° posto. Primo degli Italiani Kerschbaumer che chiude in 20ª posizione. A seguire Luca Braidot, 25ª posizione.
La prova di cross-country femminile di mountain bike di Tokyo 2020 resterà scolpita nella storia dello sport svizzero: Jolanda Neff, Sina Frei e Linda Indergand hanno messo a segno un’esaltante e incredibile tripletta! La sangallese ha trionfato con ampio margine su tutte le avversarie partendo già al primo giro, mentre la grigionese e l’urana hanno saputo staccare le altre avversarie nel finale, e in particolare la favorita francese Pauline Ferrand-Prevot, andata via via sempre più in confusione sull’esigente percorso. Nulla da fare nemmeno per l’altra transalpina Loana Lecomte, dominatrice della stagione.
Un circuito diventato ancora più duro rispetto alla corsa maschile a causa della pioggia che ha reso sdrucciolevole il fondo, che ha permesso alla squadra femminile svizzera di salire sul podio olimpico di questa specialità per la prima volta dal 2000, quando Barbara Blatter conquistò l’argento.
Per la 28enne si tratta della prima medaglia olimpica dopo il deludente sesto posto di Rio di quattro anni fa. Nel suo palmarès individuale anche un titolo mondiale (2017), tre europei (2015, 2016 e 2018) e tre Coppe del Mondo (2014, 2015, 2018).
EL M | ||
1h25’14” | ||
20″ | ||
34″ | ||
4 | 42″ | |
5 | 46″ | |
6 | 46″ | |
7 | 49″ | |
8 | 1’19” | |
9 | 1’36” | |
10 | 2’07” | |
11 | 2’27” | |
12 | 2’50” | |
13 | 2’55” | |
14 | 2’59” | |
15 | 3’02” | |
16 | 3’19” | |
17 | 3’31” | |
18 | 3’53” | |
19 | 3’56” | |
20 | 4’34” |
EL W | ||
1h15’46” | ||
1’11” | ||
1’19” | ||
4 | 2’09” | |
5 | 2’35” | |
6 | 2’57” | |
7 | 3’23” | |
8 | 3’54” | |
9 | 4’27” | |
10 | 4’32” | |
11 | 4’32” | |
12 | 4’48” | |
13 | 5’11” | |
14 | 5’42” | |
15 | 6’33” | |
16 | 7’04” | |
17 | 7’31” | |
18 | 8’01” | |
19 | 8’13” | |
20 | 8’39” |