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Freni BCA HighTech Performance: eccezionali e Made in Italy

Abbiamo messo alla prova l’impianto frenante completo dell’italiana BCA Performance. L’elevata qualità costruttiva e l’attenzione ai dettagli si traducono anche in prestazioni di alto livello? Scopriamolo nel nostro test.

Freni BCA Elba MTB
Credits: Carlo de Santis

PesoOlioPistonciniPrezzo listino
700grDOT2930€ (senza dischi)
SITO UFFICIALE BCA

High Tech BCA Performance, azienda italiana con sede a Lecco, sta emergendo nel panorama italiano grazie alla sua eccellente qualità costruttiva. Specializzato nella produzione di impianti frenanti di alta gamma per biciclette e motociclette, BCA utilizza tecnologie all’avanguardia e materiali di primissima qualità. Forte di una lunga esperienza come progettista e terzista nel settore motociclistico, il brand si conferma un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo aver testato i dischi in passato, ora vi presentiamo la nostra analisi dell’impianto frenante completo.

logo-bca

La decisione di lanciare una linea di prodotti a proprio nome è stata presa da BCA non molti anni fa, dopo un periodo in cui l’azienda si era dedicata esclusivamente alla produzione per conto terzi. Nel catalogo di BCA, dedicato al settore delle biciclette, sono presenti sia dischi freno che l’intero impianto frenante, che include pinze e pompe. Questi prodotti sono raccomandati per un’ampia gamma di applicazioni, dal gravel all’ebike enduro, con dischi disponibili in varie dimensioni e spessori per adattarsi a diverse esigenze e stili di guida.

L’AZIENDA

BCA si distingue per un approccio controcorrente e purista: il freno BCA Performance non fa compromessi in termini di peso e prestazioni, proponendo un modello unico in continua evoluzione. Scegliere BCA significa non solo acquistare un freno, ma anche aiutare un’azienda totalmente Made in Italy con consigli su misura e un rapporto più umano tra azienda e consumatore.

BCA
Noi (a sx) con Andrea Brioschi (centro) e Gabriele (dx)

Naturalmente a livello di dischi vengono prodotti vari spessori e dimensioni: noi, usando tale impianto con un’ottica enduro, abbiamo usato dischi da 203mm con spessore da 2.1mm. La struttura del disco, tranne la pista frenante, è ricavata dal pieno da una lastra di lega di alluminio 6082 Anticorodal 100. Il mozzo in lega di alluminio garantisce una maggiore rigidità, la pista frenante è realizzata in acciaio AISI 420.

freni bca mtb (1)

CARATTERISTICHE

L’estetica di questi freni è decisamente accattivante, anche se è chiaro che i gusti sono personali: personalmente, apprezzo molto questo stile artigianale e di carattere. Come ho già accennato riguardo ai dischi, spesso prediligo la sostanza all’apparenza, ma BCA colpisce sicuramente con una colorazione che si ama o si odia, essendo l’unica disponibile. Questa scelta di colore può sembrare audace con alcune tonalità di bici, ma conferisce ai prodotti BCA una distintività e riconoscibilità uniche rispetto ad altri marchi. È importante sottolineare che tale colorazione deriva da una complessa procedura di anodizzazione. E comunque, tra parentesi, sulla mia Jekyll ci stanno veramente bene 🙂

PROVA SUL CAMPO

Ho testato questo sistema frenante per l’intero anno 2024, permettendomi così di fornire valutazioni dettagliate. I freni BCA si distinguono per una maggiore modulabilità rispetto alla concorrenza, offrendo una potenza che si manifesta in modo progressivo, evitando blocchi improvvisi. È importante sottolineare, e ti invito a proseguire nella lettura del test, che Andrea di BCA è disponibile a effettuare modifiche personalizzate, a seconda delle tue specifiche esigenze e aspettative dal sistema frenante se hai le idee ben chiare.

Ligonchio Finetto Davide
Photo credit: GammaFoto

L’accoppiata freni e dischi BCA ha dimostrato di essere un’eccellente combinazione: nessun problema di surriscaldamento né calo delle prestazioni dall’inizio alla fine delle discese. Durante una competizione, ci siamo trovati a consumare completamente delle pastiglie (le condizioni erano proibitive: fango e pioggia), ma i freni BCA hanno continuato a funzionare impeccabilmente e sono riuscito a chiudere bene la gara. Al termine, sono rimasto sorpreso dalla condizione disastrosa delle pastiglie, considerando che la leva del freno non si era allungata significativamente. Inoltre, è importante sottolineare che il disco non ha mostrato segni evidenti di usura dopo questo intenso utilizzo, testimonianza dell’ottima qualità costruttiva di questi componenti.

Impegnati in gara all’Italiano Enduro 2024 Isola d’Elba – credits: Carlo de Santis

Il sistema frenante è a 2 pistoncini ma non ho avvertito una potenza minore rispetto ai 4 di altri brand: c’è da dire che i 2 pistoncini BCA sono maggiorati rispetto ai classici 2 pistoncini di altri brand. Ricordo che BCA, oltre ai dischi, produce anche le sue pastiglie dedicate ad altri impianti frenanti e consigliate in connubio con i dischi BCA Yod4.

Tornando alle sensazioni di frenata, se vogliamo usare dei clichè, è una frenata che somiglia molto più a SRAM che a Shimano, una frenata che spesso troviamo nei sistemi con olio DOT. Prima di BCA, ho sempre usato modelli con frenate molto secche e poca corsa di leva: devo dire che dopo questa annata il mio modo di frenare è cambiato sensibilmente. Nella primissima discesa che ho fatto con tale freno, non riuscivo a percepirne pienamente i vantaggi: questa pastosità non mi attirava (ATTENZIONE: pastosità/modulabilità non significa mancanza di potenza frenante). Ma devo ammettere che tutto era dovuto a delle mie diverse abitudini passate.

Impegnato durante la prova percorso ai Campionati Italiani all’Isola d’Elba – credits: Carlo de Santis

Con il passare del tempo ho cominciato ad apprezzare i vantaggi di questa frenata modulabile e attualmente farei fatica a tornare indietro ad un freno ON/OFF (passatemi il termine): poter gestire la frenata anche in situazioni rognose, senza il rischio di bloccare, è una bella sensazione. Una sensazione un po’ più moto che bici.

Anche se quello che emergeva era una non prestazione ai massimi livelli nelle situazioni oltre la zona di comfort: pensiamo a terreni molto ripidi, sentieri da Nose Press o il ripido molto bagnato. Qui la modulabilità non è fondamentale ma, anzi, alle volte controproducente e inferiore a freni “ON/OFF” con i quali risulta più facile correggere all’ultimo o, più importante, innescare il Nose Press.

Ma perché parlo al passato in questo ultimo paragrafo? Perché ORA VIENE IL BELLO!

Dopo aver condiviso queste osservazioni con Andrea, lui mi ha risposto: “Davide, ho capito tutto, vieni in azienda così facciamo prima senza perdere tempo in chiacchiere”. Così ho fatto: sono andato a trovare Andrea in azienda e mi ha sostituito le due leve, cambiando il rapporto di leva (scusate il gioco di parole) e aumentando il roll back, ossia la distanza tra pastiglia e disco. Questo ha reso la frenata più immediata e secca. In sostanza, con un minore movimento della leva, i pistoni escono più rapidamente.

Da quel momento in poi, ogni discesa è diventata un motivo in più per sorridere: un freno performante, preciso e potente, con quella giusta dose di modulabilità che fa sempre la differenza. Cosa si potrebbe desiderare di più da un freno? Grazie ai feedback raccolti, inclusi quelli degli atleti seguiti da BCA come Nicola Bima e Andrea Colombo, i freni BCA possono essere considerati un punto di riferimento nel mondo della MTB.

MA VA TUTTO BENE?

Dal punto di vista delle performance sì, ma anche dal punto di vista della manutenzione, visto che per tutto l’anno non abbiamo mai avuto problemi. Il sistema a vaschetta facilita in un certo senso gli spurghi: i cambi di pastiglia sono più veloci (non dovendo collegare siringa/bicchierino per la paura di rompere le membrane all’apertura dei pistoncini) e non abbiamo mai fatto uno spurgo in tutta l’annata. Il freno ha sempre lavorato bene senza cali o problemi. Peccato per la vita sulla pinza che ha un sistema diretto sul foro dell’olio: risultato? Bisogna essere pronti ad entrare con la siringa altrimenti esce tanto olio.

credits: Carlo de Santis

Riflettendoci, un difetto è emerso: il peso dell’impianto, confrontato con altri prodotti top di gamma, è superiore. Il peso completo dell’impianto BCA (anteriore+posteriore senza i dischi) è di 700gr, contro i 560gr di un Shimano XTR Trail, il che potrebbe non soddisfare gli appassionati che privilegiano la leggerezza della bici alle prestazioni effettive del prodotto. E il prezzo di 930€ dell’impianto riflette la costruzione fatta interamente in Italia.

Segni particolari COLORAZIONE
L’anodizzazione particolare le dona una finitura molto ricercata. E, usando la bici spesso all’Elba (salsedine), ho apprezzato la colorazione simil ruggine 🙂
+ Modulabilità
Affidabilità
Potenza
Il prezzo riflette l’esclusività del prodotto
Peso superiore alla media

QUANTO COSTA L’IMPIANTO FRENO BCA?

L’impianto completo (senza dischi) viene proposto ad un listino di €930 ma in rete possiamo trovare prezzi inferiori.

IL VERDETTO

Un impianto frenante per intenditori

BCA Performance è una vera chicca per gli appassionati più esigenti, elevando al massimo livello le prestazioni dell’impianto frenante della tua MTB. Adatto sia ai principianti che ai rider esperti, questo sistema offre il meglio di sé nelle mani di chi sa sfruttarlo al massimo. L’abbinamento con i dischi BCA Yod4 completa un setup già eccellente, rendendolo una scelta altamente consigliata.

MAGGIORI INFORMAZIONI AL SITO UFFICIALE



Scritto da

[email protected] Sono un appassionato di tutto ciò che ha 2 ruote: in età giovanile ho praticato agonisticamente il ciclismo su strada e su pista con buoni risultati. All'età di 18 anni sono passato nel cross country gareggiando a livello nazionale/internazionale come U23. Passato Elite, ho fatto la scelta di prendere le cose più alla leggera dal punto di vista dell'allenamento, ed ecco che è nato l'amore per le discipline gravity, formandomi come maestro e guida FCI MTB. Ora ho fatto della passione la mia professione gestendo 3 centri MTB all'isola d'Elba (Elba MTB), creando il FANTAmtb e raccontando in modo ironico, ma professionale, tutto quello che ruota attorno alla MTB grazie a 365mountainbike e 365TV (YouTube 'PULITI dentro BIKER fuori').

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