Nino Schurter vince la sua prima Olimpiade dominandola davanti al Cieco Jaroslav Kulhavy. Subito dopo il via si è capito che era l’uomo da battere, con il nostro Marco Aurelio Fontana subito in prima posizione a dettare il ritmo. Dietro si lui Schurter e un grande Peter Sagan, partito ultimo ma già in terza posizione dopo pochi metri. Il ritmo è elevatissimo e i rimescolamenti sono continui. Julien Absalon paga forse il fatto di un percorso troppo moderno, vista la sua predilizione per salite più lunghe e percorsi meno nervosi.
Dopo il 1° giro ci sono già i primi colpi di scena: sia Fontana che Sagan forano e sono costretti a fermarsi, perdendo posizioni importantissime. Luca Braidot comincia la sua formidabile gara e si trova in testa insieme a Nino Schurter. Tutti gli altri favoriti sono poco dietro. Durante il secondo giro si comincia a capire che i 2 atleti che si giocheranno l’oro sono gli stessi di Londra: Nino Schurter e Jaroslav Kulhavy. Poco dietro si forma un gruppo con Braidot, Marotte e Coloma. Absalon è più attardato, si trova a circa 40” e sembra ormai tagliato fuori. Kulhavy continua a forzare in salita, ma Schurter tiene senza difficoltà.
A metà gara troviamo svariati tandem: Schurter-Kulhavy davanti, Coloma-Marotte dietro a 23” e Fluckiger-Botero Villegas a 50”. Più indietro Braidot insieme ad Absalon a 1’36” e questa situazione rimane pressochè stabile fino all’ultimo giro dove Nino Schurter attacca e nei tratti tecnici guadagna terreno. Andrà a vincere l’oro meritatamente dimostra una forza e una tecnica impressionante. Secondo posto per Kulhavy. Per il bronzo, grande lotta tra Coloma e Marotte con lo Spagnolo che sopravanza il Francese di pochi secondi.
Grande prova di Luca Braidot che chiude 7° davanti a Julien Absalon. Peccato per Peter Sagan che dopo la foratura non trova più il ritmo e la concentrazione ed è costretto al ritiro. Stessa cosa dicesi per Marco Aurelio Fontana che chiude in 20ª posizione a 6’57”, mentre Andrea Tiberi riesce a sopravanzarlo di una posizione, finendo 19º a 6’05” (anche lui rallentato da una foratura).
Classifica:
1 – Nino Schurter in 1h33’28” – Svizzera
2 – Jaroslav Kulhavy a 50″ – Repubblica Ceca
3 – Carlos Coloma Nicolas a 1’23” – Spagna
4º – Maxime Marotte a 1’33” – Francia
5º – Johnnatan Botero Villegas a 2’16” – Colombia
6º – Mathias Fluckiger a 2’24” – Svizzera
7º – Luca Braidot a 2’57” – Italia
8º – Julien Absalon a 3’15” – Francia
9º – David Valero Serrano a 3’32” – Spagna
10º Victor Koretzky a 3’59” – Francia
