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La Val d’Ega e il Rosadira Dolomiti Mountain Bike Days

Il Festival della Mountain Bike sulle Dolomiti, ai piedi del Catinaccio e al cospetto del Latemar, contornati da paesaggi mozzafiato

Kirsten-J- Sorries

Dal 6 al 9 giugno siamo stati ospiti al Rosadira Dolomiti Bike Days, un evento sportivo e multisensoriale.
Si è svolto nello stupendo scenario dolomitico della Val d’Ega, Eggental, per i local altotesini.
Una festa per gli amanti della Mountain bike, nata per promuovere lo sport e per far scoprire agli appassionati, la natura e i meravigliosi panorami che questa valle ha da offrire.

Il cuore del festival, si trovava alla stazione della cabinovia di Kònig Laurin a quota 1743 m proprio sotto alle vette del Catinaccio, da qui partivano i numerosi mtb tour organizzati.
Escursioni di tutti i livelli per scoprire la rete di itinerari di tutta la zona, dove eravamo guidati e affiancati dalle guide dell’Associazione Guide Mtb dell’Alto Adige, specializzate nell’accompagnamento di gruppi di tutti i livelli, potendo anche scegliere diversi corsi specifici, per aumentare la tecnica in mountain bike, per poi mettere in pratica le nozioni acquisite direttamente sul sentiero. Ospite dell’evento la pluricampionessa del mondo di biathlon Dorothea Wierer, che ha anche partecipato ad alcuni dei tour proposti.

Oltretutto, grazie alla collaborazione di marchi come Ghost e Norco, sono state messe a disposizione per test, mtb, baby mtb, e-bike e le innovative light e-bike come la “Ghost Patrioth” e la “Norco Fluid.

(Credits: Jens Vögele) Dorothea Wierer durante un tour, sullo sfondo il Catinaccio

Durante questo dolomitico bike festival, mi sono divertito ad esplorare gran parte dei sentieri della zona, single trails ben segnalati e con l’accompagnamento della guida, sono stati dei giri divertenti ed emozionanti, contornati da magnifici panorami e scorci di natura selvaggia. Eggental, è una valle stupenda e verdeggiante, patrimonio dell’UNESCO, dominata da un lato, dall’imponente Catinaccio/Rosengarten e dall’altro dal massiccio del Latemar, quest’ultimo che si specchia nelle limpide acque del caratteristico Lago di Carezza, anch’esso circondato da maestose foreste di abeti e prati verdi.
La Val d’Ega è attraversata da numerosi torrenti, passeggiando e pedalando attraverso i suoi boschi si assapora l’odore di libertà e si possono ammirare nel loro habitat naturale, scoiattoli, caprioli, camosci, cervi e puntando gli occhi verso il cielo, tra le cime più alte non è difficile scovare la maestosa aquila reale, che ci sorveglia dall’alto.

(Credits: Jens Vögele) Riders pronti per il bike tour, verso il massiccio del Latemar

Perchè l’ho definito “evento multisensoriale”?

Per valorizzare ancora di più il territorio ed esaltare il calore culturale che questa valle ha da offrirci, ogni sera sono state organizzate diverse esperienze per allietare i turisti, con degustazioni, musica e spettacoli.
Venerdi sera siamo stati ospiti nell’elegante ristorante “Tshien” ad assaporare i gustosi piatti tipici e le specialità della zona, riuniti ai media e ai fotografi invitati al festival e alla competente direzione, tutta al femminile, di Eggental. Ci hanno mostrato tutta la passione che mettono nel loro lavoro, molto disponibili nel darci informazioni inerenti alle tradizioni e ai progetti inerenti alla valorizzazione del turismo.

Dopo la cena ci siamo recati sulle rive di una delle perle della zona, il Lago di Carezza.
Dove una band formata da un trio di musicisti con arpa, piano, percussioni e contrabbasso, ha emozionato tutti, creando melodie sublimi su una terrazza proprio sulle calme acque del lago, dove si rispecchiava il grande Latemar, illuminato dalle ultime luci del giorno.

Sabato sera, una talentuosa blues band e da un bravissimo giocoliere del fuoco, ci hanno piacevolmente intrattenuti, presso il ristorante “Franzin Alm” ai piedi del massiccio del Rosengarten, mentre aspettavamo il tanto atteso fenomeno ottico chiamato “enrosadira”, dove, alle luci del tramonto, le dolomiti prendono un caratteristico colore rossastro e rosaceo, da qui deduco, provenga il nome azzeccato del “Rosadira Bike “.

(Credits: Jens Vögele) Il trio “Harpiano” sul Lago di Carezza

Ma torniamo al punto per noi più sentito e interessante. In questa valle circondata da giganti di pietra, ci sono oltre 500 km di sentieri e single track naturali che si intersecano per creare una rete sentieristica di tutto rispetto, ce né per tutti i gusti e tutti gli stili, un vero e proprio paradiso per il trekking e la Mountain Bike durante la calda stagione, per non parlare dello sci e gli altri sport invernali.

Molto interessante anche per chi ama pedalare con bici da strada o gravel attraverso le valli, scollinando per il “passo carezza” e il “passo costa lunga” proprio a metà, tra il confine della provincia di Trento e Bolzano che collega la Val d’Ega alla Val di Fassa.

(Credits: Jens Vögele) Divertimento anche per i più piccoli

Per le famiglie, si possono organizzare escursioni, pedalando assieme ai propri figli, lontani dal traffico per godersi i panorami e la natura circostante, attraverso le numerose strade bianche di collegamento che si snodano tra le foreste e i prati, tagliando dolcemente la valle, così permettendo gli spostamenti, anche per chi ha poca esperienza.

(Credits: Jens Vögele) Bikers in escursione ai piedi del Rosengarten

Per i bikers più esperti e goduriosi, gli amanti delle lunghe pedalate, patiti dei sentieri naturali, questo è il posto giusto, single trails tortuosi che si perdono tra le foreste di abeti, dove con il giusto livello di tecnica, ci si può gustare dei bellissimi tour ad anello pedalando e scendendo su sentieri naturali tipici di alta montagna con rocce, tante radici e passaggi tecnici, che vi faranno godere al massimo della natura che vi circonda.

 (Credits: Jens Vögele) Mountain bike tour su sentieri naturali

Per togliere la maggior parte del dislivello, la rete di impianti “Carezza Dolomites” ha in dotazione moderne cabinovie, dove al loro interno permettono il trasporto delle bici e in modo veloce e panoramico ci si può avvicinare alle cime del Catinaccio e partire già in alta quota per i nostri tour, come la cabinovia Konig Laurin di Nova levante e la funivia di Tires.

 (Credits: Jens Vögele) La cabinovia di Nova Levante-Konig Laurin

La Val d’Ega, come la Val di Fiemme e la Val di Fassa, nell’ottobre del 2018, purtroppo sono state profondamente colpite nel cuore delle loro foreste, dall’uragano Vaia, milioni di alberi abbattuti, sotto l’inarrestabile forza del vento.

Si sono create radure dove prima c’erano foreste, una devastazione impressionante…
Dopo 6 anni dall’accaduto il paesaggio è cambiato, quegli alberi abbattuti vengono accatastati per la vendita e pronti per una seconda vita, gli abitanti e gli enti regionali, con l’unione hanno creato la forza per reagire e la valle sta rinascendo, nuovi piccoli abeti spuntano dal terreno e dove prima non arrivava la luce per via delle fitte foreste, ora rinascono i mirtilli neri, fiori e svariate piante officinali, i rigogliosi torrenti ridanno vigore alla terra, cosi l’inarrestabile natura riprende vita.

Ricordiamoci che la montagna è di tutti, i sentieri sono condivisi e potreste incontrare degli escursionisti a piedi sul vostro percorso, quindi, portiamo rispetto, rallentando e prestando attenzione.

(Credits: Jens Vögele) Trasferimento dal versante del catinaccio, verso il labirinto di rocce del latemar

Per soggiornare nella valle, avete l’imbarazzo della scelta, per chi viaggia in camper o con mezzi camperizzati esistono ampi parcheggi attrezzati per soste panoramiche.
In alternativa, potrete scegliere tra alberghi caratteristici in pietra, all’interno di strutture d’epoca in pieno stile altotesino e per chi ama tutte le comodità, gli organizzatissimi e moderni sport e bike hotel.

Noi siamo stati ospiti dell’ “Hotel Passo Carezza” un nuovissimo sport hotel all’avanguardia, che si scosta dal tradizionale, per offrire un moderno servizio agli amanti di tutti gli sport e anche agli amici a 4 zampe, per gli sciatori nel periodo invernale c’è la comoda seggiovia “Passo Carezza” proprio dietro all’hotel. Per i bikers, si trovano appositi porta bici nel garage sotterraneo e i sentieri che partono direttamente fuori dalle porte, su richiesta c’è il servizio di noleggio mtb appoggiandosi ai vari bike rent della zona. Qui siamo stati viziati da Maria e il suo gentilissimo staff, con ricche colazioni dolci e salate, attenti e disponibili anche per chi ha intolleranze a glutine o latticini, ci hanno fatto passare un soggiorno rilassante e dotato di tutti i confort, con servizi speciali come la blue room, una Spa dotata di sauna finlandese e bagno turco.

(Credits: Jens Vögele) Funivia panoramica Tires-Carezza, al cospetto del Rosengarten

Eccoci arrivati al punto e alla domanda che vi starete chiedendo tutti…
C’è un Bike Park lavorato e pettinato come in altre località turistiche?

<..La risposta è… in parte!> Come in ogni località turistica che si rispetti, esistono alcune linee preparate, fondamentali per dare la possibilità a tutti di divertirsi secondo il proprio stile, infatti ai piedi della valle a Nova levante a quota 1182 m, potrete prendere la cabinovia “Konig Laurin 1” che vi porterà velocemente a quota 1743 m, centro nevralgico dell’evento Rosadira Bike Festival, prendendo poi un altra cabinovia la “Konig Laurin 2” proprio al termine dalla prima, potrete salire ulteriormente e raggiungere la stazione di mezzo a 1977 m, da qui parte il “Carezza Trails“e la “Pumpline”.

(Credits: Eggental) Drop del Carezza Trail

Due sentieri artificiali, divertenti e non banali, che costeggiano un torrente e partendo separate nella prima parte, per poi ricongiungersi a metà.
Scendono verso valle, con il classico stile flow da bike park con gobbe, panettoni, drop, doppi e salti, curve a sponda e wall artificiali, in più troviamo varianti divertenti, come una linea alternativa su una passerella di legno in stile “north shore”, sospesa a pochi centimetri da terra, munita di rete antiscivolo, che si snoda nel bosco attraversando un ruscello.

(Credits: Harald Wisthaler) Carezza Trail

Il fondo naturale del trail di terra è ricoperto in buona parte da ghiaia battuta, che a prima impressione ci porta a pensare che sia scivoloso, ma in realtà, rende il terreno compatto e sicuro, anche in caso di pioggia o di terreno umido, aiuta a drenare l’acqua e a far sì che il trail rimanga intatto più a lungo, dimezzando la manutenzione.
Ho percorso personalmente questo trail più volte a velocità sostenuta e devo dire che è fatto bene, con cognizione e nulla è lasciato al caso, distanza tra le gobbe adeguata, curve spondate, pendenza giusta per avere una velocità costante e mantenere il flow senza necessariamente frenare troppo, un trail facile, alla portatata di tutti e perfetto per migliorare la tecnica.

Condivido la scelta di mantenere la maggior parte dei sentieri con uno stile “wild”, dove i singletrails naturali la fanno da padrone, scostandosi dal classico stile pettinato di altri bike park, ma potendosi godere della natura, senza intaccare troppo il territorio.
Confrontandomi con le guide locali, traspare l’amore e la passione che ci accomuna in questo sport.

(Credits: Jens Vögele) Passione, divertimento e condivisione di emozioni. Lago di Carezza

Oltre a farci divertire, valorizza scenari magnifici e promuove il turismo sano e sostenibile di una valle in costante crescita e rinascita, dove noi siamo ospiti di una natura che va assaporata e vissuta con il massimo rispetto, quindi se amate l’esplorazione selvaggia e cercate un’avventura incontaminata, la Val d’Ega è sicuramente una meta imperdibile. #enjoyeggental



Scritto da

Sono un esploratore, fin da piccolo sono sempre stato un selvaggio amante della natura, mi arrampicavo ovunque, appena toccai la mia prima bmx capii che amavo pedalare e da allora continuo a farlo, amo stare a contatto con la natura e scoprire nuovi sentieri e paesaggi con l'ausilio della MTB come mezzo per raggiungerli, faccio parte della crew di ElbaMTB con sede a Lacona sull'Isola d'Elba, dove gestiamo un noleggio di E-Bike e pianifichiamo tour in MTB su tutta l'isola.

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