Martín Vidaurre entra in Specialized e Jordan Sarrou e Sina Frei se ne vanno: 1 corridore al prezzo di 2, potrebbe sembrare una perdita ma quando si parla di Vidaurre la posta in gioco è alto.
Il ragazzo cileno (vedi qui la sua storia) è l’atleta più ambito nel mondo cross country visto il suo dominio tra gli U23, anche se al mondiale la maglia iridata l’ha conquistata il nostro Simone Avondetto. In Coppa del Mondo ha dimostrato di avere nelle gambe i tempi dei migliori Elite ma attenzione: il passaggio nella massima categoria ha le sue dinamiche e spesso abbiamo visto giovani talenti perdersi.
Mistero sulle continue lusinghe di Scott Sram all’atleta cileno, con post social e trasferta assieme: che si stia tramando qualcosa? Se Martin Vidaurre, come sembra, non vada a Scott, il team di Frischknecht deve correre ai ripari e cominciare a pensare ad un successore di Nino Schurter, anche se sembra immortale.
JORDAN SARROU E SINA FREI


Jordan Sarrou, dopo 2 buone stagioni ma non all’altezza per un rinnovo del contratto, lascia Specialized e torna a casa presso BMC, la squadra con cui aveva vinto il mondiale nel 2020.
Stesso dicesi per Sina Frei, con una stagione 2022 opaca anche per via di vari problemi di salute che non gli hanno permesso di brillare come previsto: ma ai grossi team poco importa, contano i risultati. Ancora non si conosce la sua destinazione ma non rimarrà senza squadra: un team potrebbe essere BMC, vista la fuoriuscita di Pauline Ferrand Prevot.
I RITIRI DI GERHARD KERSCHBAUMER E STEPHANE TEMPIER


Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, due grandi attori della MTB smetteranno alla fine di questa stagione: vale a dire Stephane Tempier (leggi l’approfondimento) e Gerhard Kerschbaumer (leggi il suo post). Tempier libera un posto pesante nel Team Rockrider quindi aspettiamoci un acquisto di qualità del team Francese.
PAULINE FERRAND PREVOT

L’atleta francese ha dimostrato di essere un’atleta dotata di grande classe ma a cui piace stare da sola: sicuramente il correre in BMC con l’ex compagno Julien Absalon non ha aiutato, ma Pauline non ha problemi a gestirsi da sola sia nelle gare che negli allenamenti.
I suoi rapporti con il BMC MTB Racing sono incrinati da tempo e da inizio stagione sta correndo con un suo staff come fosse un team a se. Sicuramente avrà ricevuto le lusinghe del Team Rockrider, squadra tutta francese, ma Pauline sembra stia puntando a un team che la faccia correre da atleta privata di lusso senza pressioni ulteriori e con liberà di scelta di gare e preparazione (si è ventilato anche il nome della Ineos Grenadier).
HENRIQUE AVANCINI

Altro nome che non ha brillato quest’anno è Henrique Avancini: ci aspettavamo, dal brasiliano della Cannondale, un inizio di stagione brillantissimo con la prima tappa di Coppa del Mondo in Brasile ma invece non è mai riuscito a carburare.
Henrique Avancini è entrato a far parte del team Cannondale Factory Racing nel 2015, dopo aver corso con il team Caloi, marchio appartenente allo stesso gruppo aziendale di Cannondale. Avancini è migliorato anno dopo anno fino ad arrivare ad essere il numero 1 del ranking nel 2020, vincendo il mondiale marathon nel 2018, diventando un vero e proprio simbolo in Sud America. Vedremo se il fuoriclasse brasiliano opterà per un cambio di team per recuperare un po’ di quella motivazione che sembra perduta.
E GLI ITALIANI?

I top team italiani, Wilier e Santa Cruz, sembrano essere riusciti nell’intento di tenersi stretti i proprio pupilli: pensiamo a Daniele Braidot e Simone Avondetto. Ma un nome sta girando nell’ambiente, il quale potrebbe tornare in Italia: stiamo parlando di Nadir Colledani, atleta di grande talento che quest’anno ha conquistato buoni piazzamenti ma è mancato il salto di qualità, anche per colpa di vari problemi di salute (covid compreso).
