Valverde non ha perso la scimmia dell’agonismo: si presenta in forma per il mondiale e si permette di sfidare Wout Van Aert. Valverde ha già vinto nel Gravel, vale a dire la tappa UCI Gravel World Series a La Indomable, e sembrava chiaro che l’obiettivo finale del murciano poteva essere il Campionato del Mondo della specialità.
IL PERCORSO
Il percorso è stato svelato solo qualche giorno fa. La partenza verrà data a Le Bandie, mentre l’arrivo è a Pieve di Soligo, dopo aver toccato 26 comuni della provincia di Treviso. Gli uomini Elite gareggeranno su un tracciato da 169 km e 1.900 metri di dislivello, mentre le donne Elite affronteranno un percorso leggermente accorciato, da 140 km e 1.660 metri di dislivello.
“È un percorso impegnativo – ha detto Pontoni – per quella che è la categoria elite, quella dei professionisti, chi si porterà a casa la maglia iridata l’avrà davvero meritata. Sono due tracciati molto esigenti e ricercati nei minimi dettagli. Il primo punto cruciale sarà il tratto di sterrato che i corridori troveranno all’inizio: 21 km davvero complicati. Quel tratto l’ho paragonato alla Foresta di Arenberg alla Parigi-Roubaix: si trova lontano dal traguardo, ma creerà una prima grande selezione, dove si capirà chi non potrà vincere questo mondiale. Sarà necessario correre nelle prime posizioni fin dal via, per evitare di rimanere incastrati in fondo al gruppo con il rischio di cadere o fare molta più fatica del necessario. La parte decisiva, al fine di decretare il vincitore, sarà l’anello finale di 70 chilometri che vedrà quattro salite importanti: San Vigilio, Le Serre, Le Tenade e Collagù. Con l’ultima asperità posta a soli 7 km dal traguardo di Pieve di Soligo”.
Il duello Valverde-Van Aert sarà una delle grandi attrattive del Mondiale Gravel, staremo a vedere.
