Agosto, per chi ama la montagna e le due ruote, significa una sola cosa: salire di quota. Quest’anno la nostra meta è stata il Passo del Sempione, a cavallo tra Italia e Svizzera. Una località nota agli appassionati di sci alpinismo ed escursionismo, che però nasconde un’anima inaspettata e sorprendente anche per chi pedala.




Qui non troverete trail costruiti o bike park patinati. Al Sempione si gioca su un terreno diverso: sentieri naturali, selvaggi, da interpretare metro dopo metro. Serve tecnica, gambe, capacità di lettura del terreno e un pizzico di improvvisazione. In cambio, il Sempione regala emozioni autentiche e panorami che rimangono incisi nella memoria.



Sentieri che profumano di avventura
Le possibilità sono davvero molteplici. Dai passi alpini sopra i 2.500 metri, fino a tracce scorrevoli che ricordano un moderno XC. Non ci sono strade bianche o jeepabili a rovinare l’atmosfera: qui è tutto singletrack. Con buona condizione fisica (o con l’aiuto di una e-bike) ci si può togliere soddisfazioni enormi, anche in alta quota.



Il giro del Bistine Pass
Tra i percorsi esplorati, il primo è stato il giro che passa dal Bistine Pass, aggira il Galehorn e torna poi nella piana del Sempione attraverso una discesa a tratti quasi proibitiva in sella. La salita al passo è il cuore di questo itinerario: una rampa diretta, visibile da lontano, con pendenze che oscillano tra il 15 e il 17%. Una sfida vera, che porta a quota 2.400 metri, dove la montagna si apre in un vallone più dolce.

Da qui si continua in costa fino ai 2.600 metri del Sirwoltesattel, balcone naturale con vedute mozzafiato. La discesa è tecnica, impegnativa, in alcuni tratti da affrontare con prudenza o a piedi. Ma fino al passo, il percorso alterna salite dure e tratti pedalabili, con fondi compatti e panorami che ripagano di ogni sforzo.


La magia dello Spitzhorli
Il giro più emozionante, però, è stato quello che porta in cima allo Spitzhorli. Un itinerario classico invernale, che d’estate si trasforma in un vero paradiso all-mountain. La salita è più dolce e pedalabile rispetto al Bistine Pass, anche se non mancano i tratti da spingere con la muscolare. Con una e-bike, diventa un viaggio quasi lineare verso la vetta.

Dall’alto, il panorama è semplicemente indescrivibile: un mare di cime alpine, silenzio assoluto e la sensazione di trovarsi sospesi tra cielo e terra. Le possibilità in discesa sono molteplici: si può tornare dalla via di salita, scendere verso il Bistine Pass, oppure lanciarsi in una cavalcata epica di oltre 2.000 metri di dislivello fino a Briga. Trail naturali, tecnici, ma sempre guidabili con un ottimo ritmo, per chi ama il vero spirito della mountain bike alpina.



Conclusioni
Il Passo del Sempione svela così un volto all-mountain unico, fatto di sentieri naturali, discese infinite e panorami che tolgono il fiato. Non è una destinazione “facile” o addomesticata, ma è proprio questa la sua forza: qui la MTB torna a essere avventura, scoperta e libertà.
Un luogo che rimane dentro, e che ti fa venire voglia di tornare ancora, con la stessa voglia di esplorare e improvvisare che accompagna ogni vero biker.




