Dakotah Norton si è presentato super pimpante in questo 2024: nuovo team (Mondraker) e tanta velocità, visto il miglior tempo in semifinale a Bielsko-Biala. Poi però, in finale, una banale scivolata di anteriore gli ha tolto un ottimo risultato a favore del suo compagno di squadra Ronan Dunne.
Questo preambolo per parlare della strana scelta tecnica dell’americano, che ha corso con un rise da 75mm! Si, hai capito bene, un rise che strizza l’occhio più al BMX Racing che al DH.

PERCHÈ QUESTA SCELTA?
La teoria dice che un manubrio più alto fa si che il baricentro si alzi e si sposti all’indietro: si tende ad andare verso questa direzione nel caso di bici discesistiche perché riduce la tendenza della bici a ribaltarsi in avanti e ci permette di avere un assetto più comodo nei ripidi in discesa. Questo sta a significare che, su piste molto ripide, questo è un vantaggio: abbiamo visto spesso in Val di Sole atleti usare rise intorno ai 30mm, ma Norton è andato veramente oltre con questo 75mm!

La postura di Norton si nota subito: molto molto meno racing rispetto ai suoi avversari, meno caricata sul davanti ma più centrale. Eliot Jackson, nel suo interessato format su Red Bull TV, mostra proprio come Norton sia più centrale sui ripidi rispetto al compagno di squadra Dunne, dato proprio dal fatto di essere molto più alto di manubrio.
LA SPIEGAZIONE DI DAKOTAH NORTON
Ecco un video dove Norton spiega la sua scelta, la quale non è stata improvvisata ma testata. Il video inizia scherzando dicendo che ha più spazio per la mentoniera e quindi c’è meno il rischio di sbattersi il manubrio in faccia, cosa che gli è già capitata in Coppa per poi trovarsi ad affrontare la curva successiva con la maschera sugli occhi.
Entrando più nel tecnico, spiega come le sue braccia siano abbastanza corte rispetto al resto del corpo ma vuole comunque guidare una bici lunga. E non gli piace la sensazione di guidare davanti al movimento centrale e con il collo che sforza verso l’alto per vedere le curve successive. Insomma, Dakotah Norton sembra proprio un pioniere in questo nuovo assetto di guida, che si differenzia totalmente da tutto il circus di Coppa del Mondo.
Resta il fatto che un’altezza di questo genere rende veramente difficile caricare l’anteriore e bisogna ritarare il proprio stile di guida con dei cambiamenti sostanziali nella centralità sulla bici. E’ bello però vedere degli atleti che ragionano con le proprie sensazioni e non seguono la massa: lui mette sul piatto anche il fatto che la Mondraker ha un tubo sterzo più basso rispetto ad altri marchi, ecco il perché c’era bisogno di accentuare l’altezza manubrio.
LA CADUTA DI DAKOTAH NORTON
Ma poi sarà un caso che la sua caduta in finale sia stata proprio una perdita di anteriore? Ai posteri l’ardua sentenza.
