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Test Braking RM4: Il freno per andare veloci

Quest’estate ho avuto modo di testare in maniera approfondita i nuovi RM4 di Braking, un impianto che la casa lombarda posiziona come entry-level del proprio catalogo, ma che in realtà nasconde soluzioni tecniche interessanti e prestazioni di livello superiore.


Quest’estate ho avuto modo di testare in maniera approfondita i nuovi RM4 di Braking, un impianto che la casa lombarda posiziona come entry-level del proprio catalogo, ma che in realtà nasconde soluzioni tecniche interessanti e prestazioni di livello superiore.

Scheda tecnica

  • Pinza a 4 pistoncini: garantisce un’ampia superficie frenante e una maggiore gestione della potenza.
  • Serbatoio olio ruotabile: permette una regolazione più precisa del posizionamento, adattandosi meglio alle diverse geometrie del cockpit.
  • Rapporto idraulico ottimizzato: studiato per restituire un feeling diretto e potente, mantenendo stabilità e costanza anche sotto stress.
  • Regolazione corsa leva: tramite pomello dedicato, con blocco a brugola, per una personalizzazione fine e sicura.

Il test sul campo

Grazie alla disponibilità di Braking ho utilizzato gli RM4 per circa tre mesi, in scenari molto diversi: dai bike park (San Domenico e Lusentino) ai trail alpini più tecnici e lunghi, fino a discese oltre i 900 metri di dislivello.

Il montaggio è stato affidato a un centro specializzato, lo storico Cico Bike, ora gestito con competenza da Brian Poletti. Dopo una prima fase di adattamento e regolazione della corsa leva, ho iniziato a spingere davvero: discese veloci, staccate esasperate, trail prolungati senza pause per mettere a dura prova la stabilità dell’impianto.

Comportamento in discesa

Il verdetto è stato sorprendente:

  • Costanza: nessuna variazione di comportamento, nemmeno dopo lunghe discese continuative.
  • Stabilità termica: anche in alta montagna e con drop importanti, la risposta rimane identica dall’inizio alla fine.
  • Potenza: immediata e diretta, con un carattere spiccatamente on-off. Serve sensibilità per modulare, ma la sicurezza che trasmette è notevole.

Il discorso pastiglie

Ho avuto la possibilità di testare due tipologie di pastiglie Braking:

  • Oro (carbometalliche)
  • Blu (World Cup)

Carbometalliche (Oro)

  • Richiedono più forza sulla leva.
  • Non arrivano facilmente al blocco della ruota, anche pinzando al massimo.
  • Ideali per biker meno esperti o per chi preferisce una frenata progressiva e più gestibile, con un margine di sicurezza maggiore soprattutto sullo sterrato.

World Cup (Blu)

  • Decisamente più potenti e reattive.
  • Consentono una frenata più incisiva e una miglior modulabilità, a patto di avere sensibilità sulla leva.
  • In caso di pinzata decisa, la decelerazione è molto forte, richiedendo quindi precisione nel dosaggio.

Curiosamente, si potrebbe pensare che un freno più potente sia sempre la scelta migliore, ma la realtà è diversa: più si va forte, più servono componenti performanti, mentre per un biker medio pastiglie meno aggressive possono risultare più adatte, perché più “permissive” in caso di errori.

In entrambi i casi, la costanza di rendimento non cambia, anche dopo discese molto lunghe e impegnative.

Conclusioni

Il freno è uno degli elementi più importanti della MTB: oltre alla funzione tecnica, ha un forte impatto psicologico. Sapere di poter contare su un impianto affidabile e potente significa partire già con più fiducia, potendo spingere oltre i propri limiti.

Gli RM4 di Braking trasmettono proprio questa sicurezza: solidi, stabili, costanti e con una potenza che non cala mai, anche in discese lunghe e stressanti.
Con le pastiglie World Cup ho trovato la combinazione ideale per il mio stile di guida, grazie alla maggiore modulabilità e alla possibilità di giocare con più margini in situazioni delicate come le staccate su radici o i nose press.
Chi invece non ha grande confidenza nella modulazione, troverà nelle carbometalliche una soluzione più equilibrata e rassicurante.

In sintesi:

  • Un freno entry-level solo sulla carta, che si comporta come un top di gamma.
  • Sicurezza, stabilità e potenza sono le sue armi principali.
  • La scelta delle pastiglie incide fortemente sul carattere, permettendo di adattarlo sia all’amatore sia al rider più esperto.

Un freno che dà fiducia, pronto a tirarvi fuori dai guai quando la situazione si fa davvero difficile.



Scritto da

[email protected] Redattore ed esperto di viaggi in mountain bike. Chiropratico e personal trainer, da anni al seguito di alcuni dei più forti interpreti nazionali dell'enduro mtb.

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