Le e-bike all mountain stanno diventando sempre più popolari tra chi cerca un mezzo versatile, capace di unire salite divertenti a discese emozionanti. In questo test abbiamo provato una Haibike con geometria mullet, equipaggiata con componenti pensati per offrire affidabilità e divertimento. L’abbiamo portata sui sentieri tecnici del Cusio, mettendola alla prova su salite ripide e discese impegnative. Ecco come si è comportata.
La bici
La bici in prova è una taglia L, indicata da Haibike per biker alti dal metro e 78 in su. Con i miei 176 cm temevo di trovarmi “fuori misura”, invece la posizione in sella si è rivelata ben equilibrata: nessuna difficoltà di regolazione, buona sensazione di appoggio sui punti di contatto e busto in posizione confortevole. Un’osservazione utile per chi, pur non essendo molto alto, ha un busto lungo o preferisce una posizione distesa: la taglia L potrebbe essere una scelta da considerare.

Per l’allestimento Haibike ha scelto un allestimento concreto, puntando alla sostanza. La bici monta forcella e mono RockShox di fascia entry-level, ideali per un uso escursionistico: poche regolazioni, ma immediate e facili da settare anche per biker meno esperti.
Il cambio elettronico è preciso e ormai collaudato, mentre i freni Magura a 4 pistoncini garantiscono potenza e modulabilità, risultando sempre pronti anche nelle discese più impegnative.
Unico neo dell’allestimento? I copertoni Schwalbe Magic Mary, che si sono rivelati un po’ il punto debole soprattutto su terreni molto sconnessi e umidi.









Il test
Ho avuto modo di effettuare un test lungo e completo, che mi ha permesso di portare questa Allmtn in ogni tipologia di tracciato, compreso un trail epico sulle montagne di Quarna che potete trovare QUI. Questa opportunità mi è servita per conoscere meglio la geometria di questa E-bike e di abituarmi al suo comportamento, in modo da poter dare un giudizio sincero sul suo funzionamento
In salita
Amo partire dalle sensazioni in salita, anche su una e-bike con escursioni generose: è il momento in cui si capisce davvero come una bici riesce a combinare motore, geometria e distribuzione dei pesi.
Durante le nostre uscite sulle mulattiere del Cusio (zona Quarna), la posizione in sella si è dimostrata ottima: ben bilanciata, permette di spingere sui pedali integrando al meglio lo sforzo muscolare con l’assistenza del motore.

La geometria mullet (29” davanti, 27.5” dietro) si è fatta apprezzare nei tornanti più stretti e tecnici, dove la ruota posteriore più piccola regala agilità e facilita i cambi di direzione.
Qualche incertezza solo nei tratti più veloci o dove servirebbe maggiore grip, probabilmente più per colpa dei copertoni che della geometria stessa.
Anche dopo diverse ore in sella su lunghe salite tecniche, nessun dolore alla zona lombare: segno che la posizione è ben studiata per un utilizzo prolungato.



Il motore
Il supporto del motore è stato uno degli aspetti più convincenti. Le modalità Eco e Tour offrono una spinta progressiva e ben gestibile, ideale per affrontare salite tecniche senza strappi improvvisi.
In modalità eMTB e Turbo, la spinta diventa più decisa e brutale: ottima per chi ama accelerare o affrontare rampe ripide ma regolari.
L’autonomia è davvero notevole: su uscite di 4 ore con circa 1500 metri di dislivello positivo, restava ancora il 40% di batteria, un dato che farà felici chi ama le lunghe escursioni.
Infine, la batteria removibile è un plus per chi vive in zone a rischio furti.
In discesa
Con una bici all mountain ci si diverte in salita, ma la discesa resta il vero banco di prova.
La geometria mullet si conferma un punto di forza: la bici è agile nello stretto, rapida nei cambi di direzione e precisa nelle serie di curve spezzate.

Nelle sezioni più difficili – come rock garden intensi o ripidi impegnativi – ho notato qualche incertezza nella stabilità dell’anteriore, probabilmente legata sia alla taglia un po’ grande sia all’idraulica della forcella RockShox Lyric, che non è riuscita a sfruttare appieno la qualità del telaio.
Il carro posteriore, invece, ha lavorato in modo impeccabile: sempre reattivo e capace di assorbire bene gli urti, restituendo confidenza anche nei tratti più accidentati.

mi è piaciuto soprattutto nelle uscite dalle curve, dove ha i leveraggi ben progettati hanno dato quel plus di energia che mi ha permesso di pompare il mezzo accelerando anche senza pedalare
Conclusioni
Una bici divertente, agile e ben bilanciata, che esprime il meglio nei trail tecnici, grazie a una geometria che privilegia la maneggevolezza.
Il carro è un punto di forza per reattività e stabilità, mentre l’idraulica della forcella, seppur sufficiente per biker con abilità medie, potrebbe rivelarsi un limite su percorsi estremi.
Il motore offre un supporto modulabile e un’ottima autonomia, rendendo questa Haibike una compagna ideale per esplorazioni lunghe e impegnative.
Consigliata a chi cerca una e-bike all mountain con un carattere versatile e una guida divertente, senza rinunciare al comfort in salita.

