Ho dedicato parte delle mie uscite di giugno a testare le nuove CST Patrol. Una copertura pensata per l’XC con un’anima aggressiva e ottima per i tracciati più sconnessi
Come sempre, il mio approccio ai test prevede di spingere le coperture oltre il loro contesto d’uso previsto, così da capire davvero dove si collocano i limiti – e le sorprese – di ogni modello.
Caratteristiche tecniche: costruzione e mescola
Il CST Patrol viene presentato sul sito del produttore come una gomma versatile, pensata per chi pedala su terreni misti, con un buon equilibrio tra efficienza e tenuta.
Ecco le specifiche salienti:
- Tasselli centrali di media altezza, ravvicinati e sfalsati, per favorire la scorrevolezza e contenere la resistenza al rotolamento;
- Tasselli laterali più pronunciati e aggressivi, per offrire stabilità e grip in curva;
- Mescola a triplia densità densità, pensata per coniugare durata e aderenza;
- Carcassa da 120 TPI, con un inserto interno per la protezione da tagli e pizzicature;
- Configurazione tubeless ready, compatibile con le moderne ruote senza camera.
Dal punto di vista tecnico, la gomma strizza l’occhio al trail riding, ma le dimensioni contenute e la struttura snella la rendono molto appetibile per un utilizzo XC spinto o marathon, specie in contesti naturali e sconnessi.

Montaggio e prime impressioni
Va detto subito: il montaggio richiede un po’ di pazienza. La carcassa tende a non stallonare al primo colpo. Ho dovuto lavorarci più del solito per farla assestare, ma una volta montata, la gomma si è rivelata stabile, affidabile e ben piantata sul cerchio.
Dopo il primo gonfiaggio, non ho più riscontrato perdite d’aria o cali di pressione: sigillatura perfetta e nessuna manutenzione extra per oltre un mese. Un buon punto di partenza, considerando che l’ho montata sulla mia Commencal AM da enduro, quindi su una bici che mette le gomme davvero alla prova, soprattutto in discesa.
Comportamento in salita: sorprendente
Rotolamento
Pur essendo una gomma dal battistrada aggressivo la CST Patrol scorre in modo fluido e veloce, sia su asfalto che su sterrato. L’efficienza di rotolamento è notevole, complice la disposizione fitta dei tasselli centrali, che creano una sorta di “linea continua” a terra.
Nei tratti di trasferimento e nelle salite su sterrato compatto, la velocità di crociera è paragonabile – se non superiore – a quella di coperture da XC più blasonate.
La vera sorpresa arriva sulle salite sconnesse: radici, sassi, fondi smossi. Il grip è continuo e progressivo, con una trazione che ispira fiducia anche quando si forza in piedi sui pedali. Non ho mai avuto la sensazione di “slittamento imprevedibile”: ogni spinta viene restituita con stabilità e l’unico limite è legato alla forza delle gambe
Questo è un punto cruciale per l’XC moderno, dove i percorsi si fanno sempre più tecnici e la trazione in salita fa la differenza tanto quanto la leggerezza.

Comfort e assorbimento
Infine, da non sottovalutare la capacità di assorbire le vibrazioni e i piccoli impatti, che in salita si traducono in maggiore fluidità di pedalata e meno affaticamento. La carcassa da 120 TPI e la mescola ben tarata permettono di “copiare” bene il terreno, mantenendo scorrevolezza e comfort.
Discesa: affidabile e prevedibile
Quando si parla di coperture XC, il comportamento in discesa è spesso il tallone d’Achille. Non è questo il caso.
In questo caso l’utilizzo di una MTb da enduro spinto avrebbe potuto creare qualche problema di stabilità e tenuta, invece la CST Patrol, pur senza ambizioni gravity, si comporta bene anche nei tratti tecnici. La tassellatura laterale continua è la chiave: offre un appoggio solido e prevedibile in curva, anche a velocità sostenuta.
Nelle discese più scassate, la carcassa mantiene la forma e non si scompone, garantendo un buon assorbimento degli urti e una guida sempre “sotto controllo”. Ovviamente, non si può pretendere la reattività e l’aderenza di una gomma da DH, ma per una copertura XC-trail il risultato è nettamentesopra la media.
Frenata
Ottima anche la risposta in frenata: la bici si arresta con decisione, senza pattinare o perdere aderenza improvvisamente. Durante le staccate o le impostazioni di curve strette la gomma regala stabilità e sicurezza, permettendo di impostare la traiettoria nel modo preferito e alla velocità desiderata. Questo è stato vero anche su fondi misti, con passaggi su ghiaia, radici bagnate e pietre lisce.

Conclusioni: promossa (anche oltre le aspettative)
La CST Patrol è una gomma che riesce a sorprendere: scorrevole come una XC, stabile come un copertone da Trail, ottimo per chi affronta percorsi naturali, tecnici, e ama pedalare forte con un buon margine di sicurezza, è una delle soluzioni più convincenti che abbia provato quest’anno.
La consiglio a:
- biker che amano salite lunghe e tecniche;
- chi cerca una gomma da XC robusta ma scorrevole;
- chi fa lunghi giri alpini o marathon in ambienti naturali;
- chi vuole una copertura versatile e duratura, senza spendere cifre folli.
In gamma è disponibile anche la versione da 2.4”, che potrebbe rivelarsi la compagna perfetta per i giri più impegnativi in quota, dove grip e comfort diventano ancora più importanti.
Prezzo: 49.00 iva inclusa
