Un’area che conosco bene — letteralmente dietro casa — ma che, affrontata in modalità e-bike, mi ha permesso di superare i soliti limiti, di cercare linee in salita, visioni allargate, e nuove connessioni. Un viaggio che da semplice escursione si è trasformato in una vera avventura all-mountain, tecnica, panoramica, fisica e anche spirituale.
Il territorio: balcone naturale sul Lago d’Orta
Quarna si trova nell’Alto Piemonte, affacciata sulla sponda occidentale del Lago d’Orta. È un piccolo altopiano selvaggio e autentico, dove i trail si chiamano ancora “sentieri” e la natura detta legge. Un posto dove ogni curva può nascondere un cervo, e dove il silenzio viene interrotto solo dallo scricchiolio delle ruote sui sassi.

Qui, fra boschi di castagno, pinete e faggete, si apre un mondo di possibilità per l’all-mountain e l’enduro tecnico. Non mancano i panorami: a est la pianura padana, a nord-ovest la parete est del Monte Rosa e i ghiacciai svizzeri del Monte Leone e Weissmies.
Fontegno: la salita che mette alla prova
La nostra avventura parte da Omegna, in riva al Lago d’Orta. Da lì, la prima salita è quella del Fontegno: un lungo ciottolato, ripido e trialistico, che mette subito in chiaro il carattere del giro. L’ebike qui fa la differenza, ma la guida resta attiva, tecnica e coinvolgente.

A metà strada, una sosta alla chiesa del Fontegno — intitolata alla Madonna della Neve, affrescata nel ‘500 — diventa un piccolo viaggio nel tempo. Poi si riparte, e i tornanti si fanno più dolci, concedendo qualche respiro.

Monte Saccarello: tra rivalità e discese fluide
Arrivati a Quarna Sopra, storico rivale del vicino Quarna Sotto, si prosegue verso la Camasca e il Monte Saccarello. Non aspettatevi vette alpine: qui il “monte” è un crocevia boscoso, con una cappelletta e un sentiero che scende rapido e divertente.
La discesa del Saccarello è un mix perfetto di tecnicità e interpretazione: tornanti stretti, ripidoni, curve da anticipare e improvvisare. Niente di proibitivo, ma tutto da guidare — e da rispettare, perché i sentieri sono condivisi con gli escursionisti.

Camasca e Mazzuccone: il cuore dell’avventura
Si risale fino a Camasca e poi al Colle del Stobj, snodo centrale del nostro giro. Qui si punta al Monte Mazzuccone, la cima del giorno. La salita, inizialmente morbida, si fa durissima nel finale: metterà alla prova gambe e motori, ma in cima la vista ripaga ogni sforzo.

Davanti a noi, il Lago d’Orta con la sua isola. Dietro, le Alpi vere: roccia, neve, silenzio.
Discesa del Mazzuccone: visioni e radici
La discesa è pura adrenalina: tecnica, naturale, con radici, pietre e passaggi panoramici da togliere il fiato. Breve ma intensa, con tutte le caratteristiche di una PS enduristica, da affrontare con attenzione e rispetto per il sentiero.

Si rientra a Camasca, di nuovo al Colle del Stobj, ed è il momento della discesa finale.
Foglia e Fornero: il rodeo finale
L’ultimo trail è un viaggio nel viaggio. Si parte dolci, in un serpente di foglie e curve, ma presto la musica cambia. Il flow diventa rodeo, la guida si fa fisica, tra gradoni, passaggi trialistici e pietre da domare. Un trail da interpretare con il cuore e con i freni ben dosati.
Alla fine, si sbuca su una gippabile tranquilla che conduce alla piana di Fornero. Il rientro su asfalto chiude il cerchio… ma non prima di una tappa alla Funicolare, dove la sacher di un biker-pasticcere segna la fine (dolce!) di un’esperienza unica.

Conclusione: un giro, mille scoperte
Il Quarna Trail è tutto quello che un amante dell’all-mountain può desiderare: salite tecniche, panorami spettacolari, discese varie e una forte impronta naturalistica. Un territorio da rispettare, ma anche da vivere a fondo.
Che siate e-biker o muscolari, avventurieri solitari o escursionisti della domenica, qui troverete pane per i vostri denti. O meglio: rocce per le vostre gomme.
A presto, sentieri di casa.
Ci vediamo là fuori.









 
										
 
										
 
										