365:Ciao Claudia, prima di parlare di questo 2024, raccontaci cos’è successo lo scorso anno.
Claudia: Purtroppo a gennaio dello scorso anno ho iniziato a soffrire di una forte infiammazione al ginocchio che mi ha impedito di allenarmi fino ad aprile. Quando ho ricominciato, purtroppo, mi mancava la base per cui ho avuto diversi alti e bassi. Dopo Finale Ligure ho capito che avrei dovuto ripartire e quindi ho voluto concentrarmi sulla preparazione per gli italiani, dove avevo buone sensazioni, ma purtroppo ho rotto una ruota e ho dovuto ritirami, salutando così la maglia tricolore.
365: Hai fatto dei cambiamenti per questo 2024?
Inizialmente mi sono avvicinata ad un nuovo preparatore, per cercare nuovi stimoli, ma i piani di allenamento che mi aveva proposto non mi convivevano fino in fondo, per cui ho deciso di ritornare sui miei passi, tornando con il coach precedente. Abbiamo ripreso ad allungare le distanze e ora devo dire che sto trovando buone sensazioni che mi fanno ben sperare.
365: fra i diversi appuntamenti presenti in calendario, quali sono i più importanti nei tuoi piani?
Sicuramente mi piacerebbe indossare nuovamente la maglia tricolore. Mi ero abituata bene e mi è dispiaciuto molto doverla salutare. Il percorso si addice un po’ meno alle mie caratteristiche perchè sarà filante e senza tratti troppo tecnici, ma vorrà dire che dovrò pedalare forte in salita. Dopo gli italiani la mia concertazione sarà per europei e mondiali. eco questi in generale gli eventi clou della mia stagione.
.

365, come si struttura una settimana tipo di Claudia Peretti?
Lunedi riposo, martedì è la giornata dedicata alla forza, poi mercoledì si fanno i lavori specifici, sempre con uscite di 3h circa. Giovedì il lungo, dove inserisco comunque anche della qualità. Venerdì e sabato un paio d’ore e a seconda del periodo posso fare anche qualche lavoro specifico come dei 20’’40’’. Poi domenica si corre.
Con questo programma di allenamento sento che stò recuperando delle buone sensazioni che mi permetteranno di arrivare pronta per gli appuntamenti più importanti,

365: negli anni le MTB hanno avuto un notevole sviluppo, maggiori escursioni, angoli più aperti e in generale una diversa guidabilità. Come giudichi questi cambiamenti?
Le bici attuali hanno geometrie più moderne e permettono molto di più in discesa. A differenze del cross country, dove i tracciati hanno visto un evoluzione tecnica pazzesca, nel mondo Marathon , ancora di più in Italia, i tracciati sono molto facili; spesso sarebbe meglio utilizzare una front leggera per avere maggiori vantaggi in salita. Per poterlo fare dovrei alternare maggiormente le due tipologie di bici durante gli allenamenti, ma non è sempre possibile.
365 hai parlato di stili di guida, come è cambiato il tuo con le nuove bici?
In realtà ho iniziato ad andare i bici un po’ tardi, per cui lo stile di guida lo sto migliorando di anno in anno, quindi mi viene difficile dirti se con il cambiare delle bici ho adattato il mio stile di guida. Posso dirti che preferisco guidare una full, perchè mi piacciono le discese tecniche e con questa tipologia di mezzo mi diverto di più.

365 ti abbiamo visto all’Andalusia race, raccontaci un po’ questa avventura.
E’ stata un’ottima esperienza, 6 giorni di gare con tanti Km e un bel dislivello. Ho gareggiato con Marixtelle Garangou, una ragazza che non conoscevo, ma con cui ho avuto un ottimo feeling.
Per preparare la stagione è stata sicuramente valida, abbiamo dovuto mantenere un ritmo elevato per più giorni, con tappe relativamente lunghe.

