Porto 2 esempi lampanti: Tom Pidcock sta testando (e usando in gara) sospensioni elettroniche prodotte da SR Suntour mentre Loic Bruni vince il mondiale DH con un prototipo Ohlins (ricordate la lucina verde?). Le sospensioni non sono più teoria ma vincono, e convincono, sui campi gara.


Specialized, con il sistema Brain, ha da sempre creduto in una direzione automatica nella gestione delle sospensioni, però è innegabile che l’elettronica alzerebbe di netto la qualità e la velocità nelle risposte rispetto a un sistema meccanico come quello del Brain.
In alcuni di voi vedo già un’espressione perplessa come a dire:”Ma ce n’è davvero bisogno? Ecco la nuova trovata per spennarci”. Si, potrebbe starci come ragionamento, ma come al solito a nessuno è vietato di continuare a usare sospensioni “meccaniche”: i più scettici dovrebbero essere contenti che continuino a uscire queste nuove tecnologie, perché deprezzano il resto. Mentre per gli utenti più curiosi, andiamo a vedere che vantaggi può portare l’uso dell’elettronica nelle sospensioni.
Ma perché usare una sospensione elettronica?
La sospensione elettronica serve a leggere il terreno senza l’intervento dell’utente. All’atto pratico significa avere un sistema che sblocca e blocca in automatico, senza che il rider ci deve pensare. Una soluzione utile soprattutto nel cross country, dove i cambi di pendenza e terreno si susseguono velocemente. E questo toglierebbe un comando remoto (e relativo cavo) dal manubrio, vale a dire quello del blocco/sblocco. In soluzioni più avanzate e futuristiche ci potrebbe essere anche una taratura più fina a livello di ritorno e velocità di compressione, non solo un “semplice” blocco/sblocco come ora.
RockShox Flight Attendant
Rockshox è uscita quest’anno con il progetto Fligh Attendant, uno dei primi sistemi automatici ad essere disponibili per l’utente finale (ad oggi è disponibile su alcuni modelli di questi 4 marchi: Trek, YT, Specialized e Canyon). Il Flight Attendant utilizza una serie di sensori che leggono gli input del rider e del terreno per anticipare la perfetta chiusura delle sospensioni: Open, Pedal e Lock.

Una serie di sensori sulla vostra forcella, sull’ammortizzatore posteriore e sulla guarnitura lavora all’unisono per rilevare ogni urto, ogni movimento e ogni colpo di pedale. L’algoritmo del Flight Attendant è stato progettato per riuscire a rispondere in modo corretto agli input del terreno.


Nella modalità Auto Mode, il Flight Attendant calcola ogni input e manda i suoi ordini alla forcella e all’ammortizzatore posteriore compatibili AXS per farli reagire istantaneamente.
FOX LIVE VALVE

FOX Live Valve è un sistema di controllo elettronico presentato ufficialmente nel 2018 ma che non ha mai preso realmente piede, anche se quest’anno (forse su spinta dei concorrenti) Fox ha ripreso in mano seriamente il progetto e lo troviamo montato in bici di vari modelli, specialmente Giant. Fox sta lavorando con Bosch, in ambito e-bike, per creare un sistema chiuso di taratura tramite il display e con l’energia che viene presa direttamente dalla batteria della e-bike.
CONCLUSIONI
Sicuramente il futuro sarà elettrico, non solo dal punto di vista del motore: anche i puristi si troveranno di fronte alla scelta di montare delle forcelle tradizionali o elettroniche. Ma ci vorrà ancora un po’ di tempo perché arrivino all’utente finale con prezzi meno proibitivi quindi, al momento, lasciamole ai Pro oppure prepariamoci a fare dei discreti investimenti per avere tale tecnologia sulla nostra MTB.
