Per i più esperti, Julie Bresset è stata tra le atlete più forti a livello mountain bike in ambito femminile: nei suoi anni migliori risultava molto difficile da battere.
Ha raggiunto il top nel 2011 dove è riuscito a vincere il titolo iridato ed Europeo tra le Under23, nonchè la classifica di Coppa del Mondo Elite a soli 22 anni.
Al passaggio tra le Elite, Julie non si è fermata e conquista il titolo Olimpico a Londra 2012 mettendo dietro Sabine Spitz e Georgia Gould. Anche la maglia iridata è di nuovo sua ma stavolta a livello Elite e non più U23. Risultati eccezionali considerando che si tratta del suo 1° anno nella categoria Elite. In coppa del Mondo non esce mai dalle prime 5 ma per alcune defezioni, deve accontentarsi del 4° posto in generale.
Nel 2013 è ancora iridata vincendo anche il titolo Francese, conquistato anche l’anno precedente. Dal 2014 in poi si allontana dal mondo delle gare e, nonostante qualche bella prestazione, non riesce poi a conquistare vittorie prestigiose.

Dopo questi anni magici, inizia il momento difficile: la campionessa bretone conosce il punto più basso della sua carriera. Dopo essere stata il punto di riferimneto del cross country, negli anni successivi arriva la depressione. Lascia addirittura la sua amata Bretagna per trasferirsi a Besançon, dove ha praticato altri sport di Montagna. La sua storia ricorda un po’ quella di Jenny Rissveds, campionessa olimpica a soli 22 anni a Rio, la quale successivamente è caduta in depressione per avere delle stagioni molto altalenanti per via di risultati.

In tutte e 2 le storie, sembra che vincere da giovani sia una maledizione: non è facile poi tenere duro, fissarsi dei nuovi obiettivi e diventare dei fuoriclasse nel proprio sport. Dopo le difficili stagioni di Julie nel 2015 e 2016, e la delusione per la mancata convocazione alle Olimpiadi di Rio, annuncia uno stop cominciando a lavorare come ambassador per Scott e tornando agli studi laureandosi. Una pausa necessaria che gli ha permesso di intraprendere nuovi progetti.
Nel 2018 il passaggio a BMC

Nel 2018 torna nel mondo delle gare grazie anche alla fiducia di Julien Absalon, futuro team manager e consigliere del Team. Visto il suo percorso difficile e gli anni di stop, Julie si sfoga.
“Sono lieta di annunciare che riprenderò le competizioni nel 2018″ – ha detto Julie – “Lo scorso fine settimana ho sostenuto l’ultimo esame della mia formazione per la Federazione Francese di Ciclismo, un anno in cui ho pensato al mio futuro professionale, in cui mi sono anche ritrovata fisicamente. Naturalmente la voglia di correre è tornata e, grazie ai miei partner che mi hanno sostenuto quest’anno iniziamo questa bella avventura sportiva e umana. Per il momento è tutto in fase di costruzione, potrò dire di più in novembre“

“Essere un atleta di alto livello era una cosa meravigliosa” – dice Bresset – “Ma quando ho dovuto girare la pagina a 27 anni, dopo il crollo, ho pensato che fossi stata pazza a proseguire su un percorso così spinoso. Dietro i miei problemi fisici, la forza mentale è stata fondamentale, ho imparato a guardare dentro me stessa e questo mi ha permesso di trovare le chiavi per tornare“
L’ACCORDO CON IL TEAM MASSI
Dopo le stagioni 2018 e 2019 con il team BMC, dove arrivano solo piazzamenti, nel 2020 firma con il Team Massi con cui ha messo fine, proprio alcuni giorni fa, alla sua carriera con un post su Instagram che recita:” ?Cheers MTB’s Familly ?
