Angolo sterzo (°) | Tubo verticale (mm) | Carro posteriore (mm) | Interasse (mm) | Altezza BB (mm) | Reach (mm) | Escursione ant/post (mm) |
67.2° | 450mm | 439mm | 1181mm | 330mm | 449mm | 120mm |
Se ci fosse un concorso, sicuramente la RDR farebbe a gara per essere tra le bici più leggere al mondo. Il modello Ares 1.2 è la sorella (o fratello) della Ares Xtreme. Quali sono le differenze tra le 2? Le differenze sono che l’Ares 1.2 in test, è un modello con geometrie leggermente più rilassate e forcella da 120mm rispetto ai 100mm della Xtreme. Pieno stile Down Country. Ma, come vedremo nel test, il termine “geometrie rilassate” per RDR ha dei limiti sempre spostati verso il racing.
VIDEO TEST
Amiamo provare sul campo e scegliere ogni componente che proponiamo ai nostri clienti e per quanto possibile amiamo abbinare ai nostri prodotti, componentistica Made in Italy o comunque di alta gamma artigianale. Sulla base delle esperienze dei nostri atleti ed in seguito ai test effettuati abbiamo preparato due allestimenti, entrambi top di gamma, che crediamo concentrino il meglio di quanto proposto oggi sul mercato in termini di affidabilità, prestazione e leggerezza – RDR Italia

CARATTERISTICHE
Il triangolo principale della ARES è monoscocca in carbonio, ossia un pezzo unico che viene stampato nell’azienda Valdostana di RDR Italia: la progettazione, lo stampo e la produzione avviene totalmente in Italia. La spinta dell’ammortizzatore è abbastanza diretta con una leva, fissata al tubo piantone sella, che filtra leggermente la spinta del carro verso verso l’ammortizzatore. Come tutte le RDR non viene consegnata verniciata, bensì trattata con una finitura in resina nanotecnologica che la rende maggiormente “race” e resistente a graffi ed urti (risparmiando peso). Ad essa vengono applicate le decals personalizzate a scelta del cliente.


Il telaio viene consegnato al cliente con libretto di garanzia a vita. Tale garanzia viene assicurata dall’obbligatorio tagliando annuale che potrà essere effettuato direttamente dallo staff RDR Italia oppure presso uno dei Tech Point e Dealer convenzionati. Sospensioni, in questo montaggio, a cura di FOX con Float 34 all’anteriore e Float Factory al posteriore, entrambi tarati da Gallo Moto. Ricordo che un plus di RDR, è la collaborazione con Gallo Moto e quindi la possibilità di avere una bici cucita addosso, sempre se sappiamo dare i feedback giusti. Tale collaborazione è utile anche per avere una crescita in materia e riuscire a capire come regolare una sospensione, importante non solo in discesa ma anche in ambito Cross Country. Il bloccaggio a tre posizioni è unico e simultaneo per entrambe le unità: una soluzione molto racing e utile non solo nei contesti agonistici.

L’impianto frenante è a cura di SHIMANO con il modello XTR a 2 pistoncini. Abbinamento con dischi prodotti da RDR (dimensione 180mm all’anteriore e 160mm al posteriore). Trasmissione sempre a cura di SHIMANO, con il modello XTR 12v, e guarnitura/pacco pignoni Leonardi Racing. Il pacco pignoni di Leonardi, il famoso General Lee, ha una rapportatura di 9-48!


Il manubrio è un prototipo realizzato da RDR, largo 740mm con un attacco integrato da 70mm angolato a -22° (Backsweep 9°, Upsweep 4°). Anche le ruote sono costruite in casa, o per meglio dire i cerchi, con il modello RDR Italia Fibra Race Carbon rims 30,5 dotato di mozzi Tune Kong Boost


Cura dei dettagli con la aletta sul carro per evitare allo sporco di entrare nei leveraggi. Guarnitura LEONARDI Racing Capo 3 con lunghezza di 170mm e corona da 34T. La guarnitura tiene conto anche di gambe HORS CATEGORY con un passaggio corona molto ampio che permetta l’utilizzo di corone fino a 40T.

VERSIONI E COMPONENTI
RDR propone degli allestimenti esempio che possono comunque essere modificati e personalizzati in ogni loro componente, fermo restando che il brand valdostano consiglia sempre componenti testati sul campo: leggeri ma affidabili e, dove possibile, sempre Made in Italy. Non è per niente difficile costruirsi da 0 la propria bici, componente per componente.


I 2 allestimenti proposti sono il modello World Cup e il modello Prestige: entrambi i modelli stanno sotto i 10kg di peso! Un risultato fuori di testa per una bici full-suspension con escursione da 120mm e reggisella telescopico. Il modello World Cup propone sospensioni DT Swiss con comando remoto al manubrio, un reggisella telescopico (a scelta tra gli 80mm del modello Bike Yoke Divine SL e i 125mm del modello Revive), SRAM AXS, cassetta pignoni Leonardi Racing e impianto frenante Formula Cura.



La versione Prestige è la scelta per chi vuole “una Ferrari Full optional” dal peso record di categoria di 9100gr (+-5%) in Tg.M. Sospensioni sempre affidate a DT Swiss , dropper Yep Podio Carbon XC, Pedivella SRM in carbonio con misuratore di potenza SRM Origin, Freni Shimano XTR FM con dischi Carbon Ti, Nuova versione delle ruote Fibra Race Xtreme con raggi tessili e per finire la sella full carbon Alpitude.
A completare gli allestimenti, ruote e manubrio prodotti artigianalmente in casa da RDR: dei veri e autentici gioielli.
GEOMETRIA
Le quote geometriche della Ares 1.2, come detto ad apertura articolo, si differenziano leggermente dalla versione Ares Xtreme, più votata al mondo racing professionistico. Come si può notare, si tratta comunque di geometrie aggressive che possono essere usate senza problemi anche in ambito agonistico, mantenendo la bici maneggevole e racing. Possibilità eventualmente di modificare leggermente le geometrie tramite un rocker fornito da RDR, una sorta di Flip Chip, in modo da portare la Ares più verso il cross country che il down country.
Lo sterzo di 67.2° è in linea anche con le altre proposte racing xc sul mercato, l’angolo sella verticale (di 75.8°) risultano ben sfruttabile e non troppo in piedi per essere comunque in spinta sui pedali.

TEST SUL CAMPO
Non si fa in tempo ad uscire dal garage che si è già usciti: questo per dire che il peso superlight si fa sentire specie se, come nel mio caso, arrivo da 2 test di bici enduro. Ma quello che colpisce è la qualità di tutto l’insieme: non è solo un discorso di estetica e di peso che, ok, è tra i prodotti più leggeri sul mercato, ma è la contrapposizione al valore di rigidità che sorprende. Facile fare un prodotto leggero ma renderlo anche rigido non è cosa da poco.

RDR c’è riuscita con un prodotto poco sopra ai 10kg (con pedali, telescopico e copertoni da 2.35″) che risponde subito appena ci si alza in piedi sui pedali. Il fatto di poter bloccare simultaneamente anteriore e posteriore è molto apprezzato: il comando è intuitivo e si può azionare ogni qual volta ce n’è bisogno, senza perdere il contatto con il manubrio. Una volta bloccata, l’Ares è ferma e alzarsi in piedi sui pedali è una goduria.

In discesa lo schema ammortizzante lavora bene: sensibile nella prima parte anche se si usa poco SAG. Manca un po’ di resistenza al fondo corsa ma il bello di RDR è il poter lavorare a stretto contatto con Gallo Moto e quindi modificare a piacimento alcune caratteristiche dell’ammortizzatore. A inizio test mi era stato detto, da Cristina e Vincenzo di RDR, che la taratura era forse un pelo soft per i miei gusti. Quindi sono stati di parola.


Visto il suo peso di soli 10kg circa, in discesa non dobbiamo avere una guida da cinghiale maremmano altrimenti la bici soffre un po’. La guida deve essere pulita e non possiamo permetterci di sbagliare completamente una linea o un passaggio: la Ares non ci abbona troppi Jolly. Il suo dovere da Down Country, comunque, lo fa appieno e possiamo scendere molto forte con la tecnica giusta.

In questa bici test le pedivelle erano da 170mm ma, sinceramente, ero talmente inebriato dalle sensazioni positive in pedalata che non me ne ero accorto. Io ho un cavallo intorno agli 87cm quindi sicuramente le 170mm sono un po’ corte. Significa che con le 175mm avrei spiccato il volo! Feedback super positivo ai cerchi Carbon RDR in abbinamento ai mozzi Tune Kong: scorrevolezza ai massimi storici e pacco pignoni Leonardi 9-48 che permette di avere un grande range di rapporti, con il 9 finale che permette di spingere molto forte, senza andare fuori giri, in situazioni di terreni facili/asfalto.
XC | MARATHON | ALL-MOUNTAIN | ENDURO | DOWNHILL |
XXXXX | XXXXX |
Geometria | |
Taglie | XS/S, M (test) e L/XL |
Angolo sterzo | 67.2° |
Tubo verticale | 450mm |
Tubo di sterzo | 90mm |
Angolo Sella | 75.8° |
Carro posteriore | 439mm |
Interasse | 1181mm |
Altezza movimento centrale | 330mm |
Reach | 449mm |
Stack | 599mm |
Segni particolari | QUALITÀ Una qualità altissima del telaio in ogni suo minimo particolare. Un vero concentrato di design e tecnologia fatto in bicicletta con garanzia a vita* |
+ | Leggerezza e reattività. Made in Italy. Garanzia a vita. |
– | Il disco da 160mm al posteriore (con freno a 2 pistoncini) tende a scaldarsi parecchio se fai discese lunghe e tecniche. |
5.390,00 Euro (kit telaio) | Peso versione World Cup: 1580 grammi (senza ammortizzatore). Peso versione SL: 1490 grammi (senza ammortizzatore). |
Sito ufficiale: https://rdritalia.it | |
Peso (senza pedali) | 10,1kg |
Forcella | FOX Float 34 FIT4 120mm (3 posizioni) |
Ammortizzatore | FOX Float Factory Kashima 165*45 (3 posizioni) |
Remoto | Comando Remoto DT SWISS che blocca sia forcella che ammortizzatore simultaneamente |
Ruote | RDR Italia Fibra Race Carbon rims 30,5 con mozzo Tune Kong Boost |
Gomme | VITTORIA Mezcal 29×2.35 |
Dischi | RDR (180mm ant. e 160mm pos.) |
Guarnitura | LEONARDI Capo 3 – 170mm (34T) |
Cambio posteriore | SHIMANO XTR 12v |
Comandi | SHIMANO XTR 12v |
Freni | SHIMANO XTR 2 pistoncini |
Cassetta | LEONARDI General Lee 948 (9-48) |
Collarino | RDR Light Alu |
Manubrio | Fibra Race Carbon (manubrio e attacco integrato) |
Reggisella | FOX Transfer SL 100mm (34.9mm) |
Sella | SAN MARCO Shortfit |
Colore | Custom |
Il Verdetto
Una Down Country dal peso record
Con la RDR Ares vai sul sicuro: è una bici adatta sia all’agonista sia all’escursionista che vuole fare giri pedalati che presentano tratti in discesa single-track. Un missile terra-aria in salita e un mezzo sicuro in discesa. Il fatto di poter personalizzare la bici nella componentistica e seguirne la costruzione, oltre che ricevere consigli su settaggi o componenti in fase di scelta, è un plus che i marchi più blasonati non possono offrire.
