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Casco Endura MT 500 Helmet: il nostro test

Endura presenta la nuova versione del suo casco di punta per l’all mountain, vale a dire l’MT 500.

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A prima vista il nuovo Mt 500 si discosta di poco dalla versione precedente. Ma andando oltre la semplice immagine son diverse le differenze fra i due modelli.

La protezione M.I.P.S.

La prima e più importante innovazione riguarda i sistemi di protezione presenti su questo casco. oltre al già noto nido d’ape di Kororid ora è presente anche la calotta di M.I.P.S., che come noto ha la funzione di scaricare la forza degli impatti traumatici

L’inserto M.I.P.S. sul casco MT 500 è nella colorazione nera.

I dettagli che fanno la differenza

Se la novità più importante è focalizzata sulla sicurezza, vi sono alcuni dettagli che migliorano l’esperienza con questo casco. Per prima cosa le imbottiture, un po’ rigide sul modello precedente, ora rendono più confortevole indossarlo. in secondo luogo anche i lacci hanno un anello di congiunzione più ergonomico, che permettono di regolare con maggiore facilità la chiusura.

il nuovo anello di chiusura

Anche la parte posteriore del casco, quella dove posizionare l’elastico della maschera; invece di un fermaglio è ora presente una striscia di silicone, che permette di fermarla, ma contestualmente rende più immediato il suo alloggiamento.

La fascia di gomma per fermare l’elastico della maschera

Infine il dispositivo per inserire un’eventuale action cam, che grazie ad un forte adesivo ora ha un serraggio preciso. Trovo utile questo piccolo gadget, molto utile, con una forma minimal che si inserisce bene nella linea del casco.

Il serraggio per le action cam

La prova

ho utilizzato questo casco in alcune escursioni alpine di questa estate. fortunatamente non ho avuto modo di testare i dispositivi di sicurezza di cui è ricco. Ho apprezzato il confort delle imbottiture e la facilità di regolazione sia del cricchetto posteriore che soprattutto dell’anello per il laccio anteriore. Un casco ben areato che anche nelle giornate di forte caldo non infastidisce. Molto valido l’inserimento per l’action cam, che stabilizza al meglio la video camera dando una buona prospettiva alle immagini.

Unico elemento che manca è sistema che permetta di alloggiare gli occhiali, molto utile durante le salite più lunghe.

Conclusioni

Come accennato inizialmente l’aspetto esteriore potrebbe tradire l’uguaglianza con il suo predecessore; in realtà le migliorie son di sostanza, con più confort nella vestibilità e maggiore sicurezza nei suoi dispositivi.

per info: https://it.endurasport.com/



Scritto da

marco.tagliaferri@365mountainbike.it Redattore ed esperto di viaggi in mountain bike. Chiropratico e personal trainer, da anni al seguito di alcuni dei più forti interpreti nazionali dell'enduro mtb.

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