In un’intervista al magazine tedesco mtb-news.de, Nina Hoffmann si racconta.
Lo scorso fine settimana, la biker tedesca ha ottenuto la seconda vittoria in Coppa del Mondo della sua carriera (non dimentichiamoci che ha vinto a Maribor nel 2020). A Lourdes è andata bene ma non benissima: 7^ all’arrivo.


Penso che il problema a Lourdes fosse solo mentale. Non avevo la sicurezza per spingere, sono semplicemente scesa. Ecco perché questo ritardo in classifica. Per questa gara ho cercato di lavorare principalmente sui componenti: sospensioni e assetto in bici. Eravamo alla BDS (British Downhill Cup a Fort William, ndr) due settimane prima e ho avuto quattro giorni per abituarmi alla pista e regolare le sospensioni. Ti dà così tanta fiducia e sicurezza. Ho anche fatto molte discese in generale, e ho provato a stare molto in bici: ringrazio anche la squadra che rispetto agli anni scorsi mi perfetto di fare tutto questo. E poi ricevere i consigli e suggerimenti di Greg Minnaar vale tanto: la sua esperienza è immensa dopo 20 anni in pista… ti aiuta molto.


Poi l’intero weekend è andato bene. Tutto è iniziato con un buon allenamento. Potevo sempre basarmi su questo, mi sentivo bene sulla bici, mi sentivo al sicuro, non avevo stress con le linee, ero solo sicuro di me stessa. Ho pensato: “Sì, guiderò come so fare e funzionerà”.
Lavoro con Fred Abbou dall’inizio della stagione e l’allenamento tecnico con lui è stato fruttuoso. Abbiamo fatto un’altra sessione prima che volassi qui tre settimane fa. Si trattava di ripidi: abbiamo scoperto un grosso problema per me. Ci abbiamo lavorato e penso che sia stata una delle sessioni chiave che abbiamo fatto finora. Questo mi ha portato tanto in pista qui a Fort William. Continuerò a lavorare con lui. Sono stato molto con lui, ma non ho lavorato con lui solo tecnicamente: è più una cosa mentale.


Il rapporto con Greg Minnaar
Ho avuto una conversazione molto interessante con Greg Minnaar sulla filosofia delle corse e cose del genere. Mi ha raccontato come si avvicina a una gara e come organizza i suoi allenamenti. Questi insegnamenti me li tengo dentro: la sua compostezza, i suoi modi strutturati… anche se ha dormito durante la sessione di allenamenti ieri mattina : ))
Ma poi quando lavora sulla moto o sulla pista, è super pignolo e preciso. Ha una grande consapevolezza dei suoi mezzi. Anche la scelta delle linee è interessante, perché per me è sempre un po’ un problema: vedo tre linee e poi penso: “Woah, quale devi prendere?”.


Ora ho intenzione di godermi la stagione con la squadra! Ogni gara è una nuova gara e qualcosa può sempre succedere o andare storto… e poi improvvisamente sei da qualche altra parte. Ma ovviamente, quello che è successo nel fine settimana e sapendo ora che sono al passo con le migliori, ti dà sicurezza e fiducia in te stesso. Ora posso portarlo con me nella stagione, nelle prossime gare, e anche se le cose non vanno così bene, c’è una nuova consapevolezza..
